Politica
Contratto di quartiere, il «j'accuse» di Forza Trani
Visibelli: «Prezzi troppo alti ed al Comune fanno finta di niente»
Trani - giovedì 26 agosto 2010
Da oltre sei mesi il movimento politico Forza Trani sta interrogando l'amministrazione sul Contratto di quartiere. Lettere, manifesti e articoli di stampa finora sono rimasti lettera morta. Nei giorni scorsi, però, il Comune di Trani ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, («Citt, citt» sottolinea Roberto Visibelli) alcuni nuovi documenti relativi proprio al Contratto di quartiere. Di questo e di altro ancora si parla nel manifesto di accusa firmato da Visibelli, suddiviso in capitoletti. Ecco il testo:
Determinazione del prezzo di cessione degli alloggi in edilizia residenziale convenzionata - «Sebbene nell'avviso pubblico a suo tempo pubblicato fosse stato fissato un prezzo massimo di vendita delle abitazioni pari a 954,00 euro al metro quadrato (comprensivo dell'incidenza costo acquisto suoli ed oneri aggiuntivi), pari all'allora vigente prezzo per l'edilizia sovvenzionata, anziché mantenere lo stesso criterio, fissando quindi il prezzo aggiornato a 1.300,62 euro al metro quadrato, è stato invece deciso di fissare il nuovo prezzo di vendita in 1.641,30 euro al metro quadrato, giustificando tale maggior costo proprio con l'incidenza degli oneri per acquisto suoli ed aggiuntivi! Tuttavia tali oneri erano già noti ai soggetti attuatori, i quali all'epoca hanno evidentemente ritenuto congruo il prezzo di vendita originale. Inoltre tali oneri sono cresciuti solo del 31%, a fronte di una variazione dei prezzi per edilizia sovvenzionata pari al 36%: perché allora il Comune ha aumentato il prezzo di vendita del 72%?».
Determinazione prezzo di vendita terreni di proprietà comunale - «La stessa società Finepro (che, lautamente retribuita, fornisce al Comune il servizio di supporto ed assistenza tecnica-amministrativa) dichiara in quanto pubblicato sul web che "effettivamente il costo dell'area è stato dimensionato per difetto su 115.734 metri quadrati, mentre più correttamente dovrebbe essere valutato su una superficie convenzionale pari a 120.386,53 metri quadrati (teorica derivante dall'applicazione dell'indice 1 mc/mq)". Chi compenserà il minor introito nelle casse comunali, pari a 368.852,58 euro?».
Ripartizione oneri per acquisizione terreni - «Sempre la società Finepro ha ammesso che il costo di acquisizione suoli è stato integralmente posto a carico della quota di edilizia residenziale (anziché nella misura del 61,96%, corrispondente al rapporto tra volumetria residenziale e volumetria totale), nell'intenzione di abbassare i costi di realizzazione della parte non residenziale. In pratica: gli acquirenti delle abitazioni pagano il terreno ed i costruttori risparmiano sul costo di costruzione di uffici e negozi. Per inciso, questo giochetto costa agli acquirenti degli appartamenti un extra costo pari a 94 euro al metro quadrato. E scusate se è poco!».
Oneri di finanziamento - «La società Finepro riconosce ai soggetti attuatori ben quattro anni di interessi passivi sul costo di acquisizione delle aree, in ragione dell'anticipazione da parte dei soggetti attuatori, delle somme per acquisizione aree ed oneri aggiuntivi, dal momento della sottoscrizione delle convenzioni al momento del recupero dell'investimento. Tale benevola elargizione è priva di fondamento per almeno tre motivi: 1) finora i soggetti attuatori hanno solo prodotto delle polizze fideiussorie, il cui costo è significativamente minore del tasso di interesse su un'anticipazione di pari importo; 2) i soggetti attuatori, ancor prima di stipulare le convenzioni con il Comune di Trani, hanno incamerato dai cittadini interessati all'acquisto, cospicui acconti, per cui, finora, per i suoli non hanno anticipato di tasca loro nemmeno un euro; 3) i soggetti attuatori hanno dichiarato, in sede di convenzione, di avere la disponibilità dei suoli, per cui non possono esservi tempi morti dovuti alle procedure espropriative, a meno che i soggetti attuatori non abbiano dichiarato il falso…».
«Su questi punti - conclude Visibelli - e su altro, a nome di Forza Trani ho inoltrato ai SS.RR.CC. un'articolata nota di contestazione. Ad oggi, come al solito, non c'è stato riscontro. Se al Comune non possono rispondere, devono abbassare i prezzi. Chi ha commesso un errore e non si corregge, commette un altro errore. Ai cittadini il giudizio».
Determinazione del prezzo di cessione degli alloggi in edilizia residenziale convenzionata - «Sebbene nell'avviso pubblico a suo tempo pubblicato fosse stato fissato un prezzo massimo di vendita delle abitazioni pari a 954,00 euro al metro quadrato (comprensivo dell'incidenza costo acquisto suoli ed oneri aggiuntivi), pari all'allora vigente prezzo per l'edilizia sovvenzionata, anziché mantenere lo stesso criterio, fissando quindi il prezzo aggiornato a 1.300,62 euro al metro quadrato, è stato invece deciso di fissare il nuovo prezzo di vendita in 1.641,30 euro al metro quadrato, giustificando tale maggior costo proprio con l'incidenza degli oneri per acquisto suoli ed aggiuntivi! Tuttavia tali oneri erano già noti ai soggetti attuatori, i quali all'epoca hanno evidentemente ritenuto congruo il prezzo di vendita originale. Inoltre tali oneri sono cresciuti solo del 31%, a fronte di una variazione dei prezzi per edilizia sovvenzionata pari al 36%: perché allora il Comune ha aumentato il prezzo di vendita del 72%?».
Determinazione prezzo di vendita terreni di proprietà comunale - «La stessa società Finepro (che, lautamente retribuita, fornisce al Comune il servizio di supporto ed assistenza tecnica-amministrativa) dichiara in quanto pubblicato sul web che "effettivamente il costo dell'area è stato dimensionato per difetto su 115.734 metri quadrati, mentre più correttamente dovrebbe essere valutato su una superficie convenzionale pari a 120.386,53 metri quadrati (teorica derivante dall'applicazione dell'indice 1 mc/mq)". Chi compenserà il minor introito nelle casse comunali, pari a 368.852,58 euro?».
Ripartizione oneri per acquisizione terreni - «Sempre la società Finepro ha ammesso che il costo di acquisizione suoli è stato integralmente posto a carico della quota di edilizia residenziale (anziché nella misura del 61,96%, corrispondente al rapporto tra volumetria residenziale e volumetria totale), nell'intenzione di abbassare i costi di realizzazione della parte non residenziale. In pratica: gli acquirenti delle abitazioni pagano il terreno ed i costruttori risparmiano sul costo di costruzione di uffici e negozi. Per inciso, questo giochetto costa agli acquirenti degli appartamenti un extra costo pari a 94 euro al metro quadrato. E scusate se è poco!».
Oneri di finanziamento - «La società Finepro riconosce ai soggetti attuatori ben quattro anni di interessi passivi sul costo di acquisizione delle aree, in ragione dell'anticipazione da parte dei soggetti attuatori, delle somme per acquisizione aree ed oneri aggiuntivi, dal momento della sottoscrizione delle convenzioni al momento del recupero dell'investimento. Tale benevola elargizione è priva di fondamento per almeno tre motivi: 1) finora i soggetti attuatori hanno solo prodotto delle polizze fideiussorie, il cui costo è significativamente minore del tasso di interesse su un'anticipazione di pari importo; 2) i soggetti attuatori, ancor prima di stipulare le convenzioni con il Comune di Trani, hanno incamerato dai cittadini interessati all'acquisto, cospicui acconti, per cui, finora, per i suoli non hanno anticipato di tasca loro nemmeno un euro; 3) i soggetti attuatori hanno dichiarato, in sede di convenzione, di avere la disponibilità dei suoli, per cui non possono esservi tempi morti dovuti alle procedure espropriative, a meno che i soggetti attuatori non abbiano dichiarato il falso…».
«Su questi punti - conclude Visibelli - e su altro, a nome di Forza Trani ho inoltrato ai SS.RR.CC. un'articolata nota di contestazione. Ad oggi, come al solito, non c'è stato riscontro. Se al Comune non possono rispondere, devono abbassare i prezzi. Chi ha commesso un errore e non si corregge, commette un altro errore. Ai cittadini il giudizio».
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