Scuola e Lavoro
Crisi del comparto ittico, la Provincia chiama la Regione
L'assessore Tonia Spina scrive a Stefàno. «Apriamo un tavolo di confronto»
BAT - martedì 24 gennaio 2012
22.26
Un tavolo di confronto istituzionale per individuare le misure più idonee in grado di supportare il settore ittico. E' quanto ha richiesto l'assessore alle attività produttive ed alle risorse marine della Provincia di Barletta Andria Trani, Antonia Spina, all'assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefano, in seguito ad un incontro con gli operatori del comparto, tenutosi questa mattina in Provincia.
«Lo stato di crisi che attanaglia la marineria locale - ha scritto l'assessore Spina - merita attenzione e sostegno sinergico da parte di tutte le istituzioni, anche in considerazione della gravità delle problematiche che da tempo gli addetti ai lavori e le associazioni di categoria stanno evidenziando. In particolare, i problemi vanno dalla minore pescosità dei mari al forte aumento dei costi di produzione legati all'incremento del costo del gasolio e della manodopera, cui si aggiunge l'entrata in vigore, nel secondo semestre del 2010, del regolamento numero 1967 del 2006 della Comunità europea in merito alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo».
«A rendere ancor più critica la situazione - prosegue la nota a firma dell'assessore provinciale alle risorse marine - è sopraggiunta la crisi economica che ha causato una forte caduta delle vendite e la presenza sul mercato globalizzato di specie provenienti da altri Paesi, vendibili a costi decisamente più bassi. Inevitabile, dunque, che gli operatori, a fronte di un aumento dei costi della produzione, non hanno potuto innalzare il costo del proprio prodotto, che altrimenti non sarebbe mai stato acquistato. Ancora, la notevole crescita del costo del gasolio accade in una fase particolarmente delicata per il settore ittico con conseguenze disastrose su numerose famiglie che, tramandandosi il mestiere di generazione in generazione, traggono da questo lavoro il proprio sostentamento. Per questo, ritengo necessario un tavolo di confronto istituzionale per individuare le misure più opportune per supportare il settore».
«Lo stato di crisi che attanaglia la marineria locale - ha scritto l'assessore Spina - merita attenzione e sostegno sinergico da parte di tutte le istituzioni, anche in considerazione della gravità delle problematiche che da tempo gli addetti ai lavori e le associazioni di categoria stanno evidenziando. In particolare, i problemi vanno dalla minore pescosità dei mari al forte aumento dei costi di produzione legati all'incremento del costo del gasolio e della manodopera, cui si aggiunge l'entrata in vigore, nel secondo semestre del 2010, del regolamento numero 1967 del 2006 della Comunità europea in merito alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo».
«A rendere ancor più critica la situazione - prosegue la nota a firma dell'assessore provinciale alle risorse marine - è sopraggiunta la crisi economica che ha causato una forte caduta delle vendite e la presenza sul mercato globalizzato di specie provenienti da altri Paesi, vendibili a costi decisamente più bassi. Inevitabile, dunque, che gli operatori, a fronte di un aumento dei costi della produzione, non hanno potuto innalzare il costo del proprio prodotto, che altrimenti non sarebbe mai stato acquistato. Ancora, la notevole crescita del costo del gasolio accade in una fase particolarmente delicata per il settore ittico con conseguenze disastrose su numerose famiglie che, tramandandosi il mestiere di generazione in generazione, traggono da questo lavoro il proprio sostentamento. Per questo, ritengo necessario un tavolo di confronto istituzionale per individuare le misure più opportune per supportare il settore».