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Da Trani a Roma il filo invisibile del Bene: quando la maglia scalda l'anima e raggiunge il Papa
L'associazione "I Folletti Laboriosi 2.0" trasforma l'artigianato in speranza per la Giornata Mondiale dei Poveri, dimostrando che il vero amore si intesse nelle piccole cose
Trani - domenica 16 novembre 2025
C'è un'energia che nasce dal cuore e si traduce nel calore delle mani: è la forza del bene disinteressato. In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, l'associazione "I Folletti Laboriosi 2.0 ODV" ha saputo trasformare un'arte antica, la maglia, in un progetto di solidarietà dal profondo valore umano e spirituale. Nei mesi scorsi, le volontarie si sono dedicate con una pazienza infinita alla realizzazione di coperte e cappelli fatti a mano, destinati non a un freddo anonimato, ma all'Elemosineria Apostolica, l'organismo del Santo Padre incaricato di portare aiuto e conforto ai più bisognosi.
Ogni punto, un gesto d'amore. "Questo progetto non è stato solo un lavoro manuale – ha dichiarato Angela Maria Contento, presidente dell'associazione - ma un vero e proprio cammino condiviso di servizio, fraternità e preghiera. Non si è trattato di produrre oggetti, ma di infondere calore e attenzione in ogni creazione. Ogni punto di maglia, ogni filo intrecciato – ha concluso - ha rappresentato un gesto d'amore concreto, un impegno personale a tessere i fili di una società più giusta e solidale." Queste parole senza dubbio sono la dimostrazione che l'azione politica più vera non si svolge nelle aule del potere, ma nelle piccole cose quotidiane, dove la determinazione di un cuore puro può contrastare l'indifferenza.
L'abbraccio di San Pietro: riconoscenza e missione. Il suggello di questa meravigliosa impresa è arrivato con un momento di straordinaria emozione: la consegna dei manufatti all'Elemosineria e la successiva partecipazione all'Udienza Papale. "Essere presenti in Piazza San Pietro, al fianco di tanti altri pellegrini – ha detto una volontaria - è stato il culmine di un viaggio, un segno di profonda gratitudine e un rinnovo di impegno." "Non è la riconoscenza che cerchiamo – ha sottolineato un'altra Folletta Laboriosa - ma la conferma che l'attenzione verso chi vive in situazione di povertà e fragilità è al centro della missione cristiana e civile, una missione che abbiamo abbracciato."
Accanto al dono materiale, l'associazione "I Folletti Laboriosi 2.0" ha compiuto un ulteriore gesto simbolico e poetico: ha creato piccoli cuori che ha lasciato in diverse zone di Roma. Questi cuori, semplici e pieni di significato, sono un invito silenzioso e potente rivolto a chiunque li trovi: quello di rivolgere un pensiero e un gesto di bene verso chi soffre. "Il progetto si conclude oggi – ha detto infine Angela Maria Contento - non come un punto di arrivo, ma come un nuovo, entusiasmante inizio, nella consapevolezza che la gioia più grande risiede nel dono gratuito e nell'attenzione costante verso il prossimo. L'amore autentico si manifesta nelle mani che lavorano per scaldare non solo il corpo, ma anche l'anima." Come non essere d'accordo!! Ad maiora allora e subito al lavoro per il prossimo entusiasmante "follettoso" progetto.
Ogni punto, un gesto d'amore. "Questo progetto non è stato solo un lavoro manuale – ha dichiarato Angela Maria Contento, presidente dell'associazione - ma un vero e proprio cammino condiviso di servizio, fraternità e preghiera. Non si è trattato di produrre oggetti, ma di infondere calore e attenzione in ogni creazione. Ogni punto di maglia, ogni filo intrecciato – ha concluso - ha rappresentato un gesto d'amore concreto, un impegno personale a tessere i fili di una società più giusta e solidale." Queste parole senza dubbio sono la dimostrazione che l'azione politica più vera non si svolge nelle aule del potere, ma nelle piccole cose quotidiane, dove la determinazione di un cuore puro può contrastare l'indifferenza.
L'abbraccio di San Pietro: riconoscenza e missione. Il suggello di questa meravigliosa impresa è arrivato con un momento di straordinaria emozione: la consegna dei manufatti all'Elemosineria e la successiva partecipazione all'Udienza Papale. "Essere presenti in Piazza San Pietro, al fianco di tanti altri pellegrini – ha detto una volontaria - è stato il culmine di un viaggio, un segno di profonda gratitudine e un rinnovo di impegno." "Non è la riconoscenza che cerchiamo – ha sottolineato un'altra Folletta Laboriosa - ma la conferma che l'attenzione verso chi vive in situazione di povertà e fragilità è al centro della missione cristiana e civile, una missione che abbiamo abbracciato."
Accanto al dono materiale, l'associazione "I Folletti Laboriosi 2.0" ha compiuto un ulteriore gesto simbolico e poetico: ha creato piccoli cuori che ha lasciato in diverse zone di Roma. Questi cuori, semplici e pieni di significato, sono un invito silenzioso e potente rivolto a chiunque li trovi: quello di rivolgere un pensiero e un gesto di bene verso chi soffre. "Il progetto si conclude oggi – ha detto infine Angela Maria Contento - non come un punto di arrivo, ma come un nuovo, entusiasmante inizio, nella consapevolezza che la gioia più grande risiede nel dono gratuito e nell'attenzione costante verso il prossimo. L'amore autentico si manifesta nelle mani che lavorano per scaldare non solo il corpo, ma anche l'anima." Come non essere d'accordo!! Ad maiora allora e subito al lavoro per il prossimo entusiasmante "follettoso" progetto.



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