
Politica
Dimissioni o azzeramento? Trani si prepara a un "nuovo ciclo"
Bottaro medita le mosse e intanto potrebbe cambiare anche l'assetto del Consiglio
Trani - mercoledì 5 aprile 2017
8.31
Azzeramento o dimissioni? Questo è il dilemma. Due parole che saranno passate nella testa del sindaco di Trani Amedeo Bottaro migliaia di volte e la decisione sembra tutto fuorché facile. Allo stesso tempo però il tempo passa e bisogna tirar fuori dal cilindro la soluzione migliore per salvare la faccia.
Le dimissioni rappresenterebbero la naturale conseguenza a quanto accaduto nei giorni scorsi in consiglio comunale. Un vero e proprio atto d'orgoglio di un sindaco tradito dalla sua stessa maggioranza, o almeno da buona parte di questa. Ma siamo sicuri che sarebbe la cosa migliore per Trani? Arriverebbe un Commissario per due anni e la città rischierebbe lo stallo totale, con le "vicine" che continuano a crescere e rafforzarsi.
L'alternativa, più plausibile, è un "nuovo inizio". Azzeramento della Giunta e nuovi accordi con i partiti di maggioranza, che potrebbero anche cambiare. Si perderebbe qualche consigliere e se ne acquisterebbero altri. Il tutto solo dopo l'approvazione del bilancio previsionale. Anche se proprio il Pd sembrerebbe che abbia fatto sapere a Bottaro che non accetterà questa condizione: l'accordo deve arrivare prima o non se ne fa nulla.
Intanto però gli assessori cambierebbero ancora una volta, quasi tutti. Molto probabilmente resteranno solo Di Gregorio, Di Lernia e Lignola, a condizione che quest'ultimo decida di restare visto le pressioni subite proprio nell'ultimo periodo e che lo avevano fatto traballare già prima del consiglio.
Insomma per l'amministrazione Bottaro si prospetta un nuovo ciclo, l'ennesimo.
Le dimissioni rappresenterebbero la naturale conseguenza a quanto accaduto nei giorni scorsi in consiglio comunale. Un vero e proprio atto d'orgoglio di un sindaco tradito dalla sua stessa maggioranza, o almeno da buona parte di questa. Ma siamo sicuri che sarebbe la cosa migliore per Trani? Arriverebbe un Commissario per due anni e la città rischierebbe lo stallo totale, con le "vicine" che continuano a crescere e rafforzarsi.
L'alternativa, più plausibile, è un "nuovo inizio". Azzeramento della Giunta e nuovi accordi con i partiti di maggioranza, che potrebbero anche cambiare. Si perderebbe qualche consigliere e se ne acquisterebbero altri. Il tutto solo dopo l'approvazione del bilancio previsionale. Anche se proprio il Pd sembrerebbe che abbia fatto sapere a Bottaro che non accetterà questa condizione: l'accordo deve arrivare prima o non se ne fa nulla.
Intanto però gli assessori cambierebbero ancora una volta, quasi tutti. Molto probabilmente resteranno solo Di Gregorio, Di Lernia e Lignola, a condizione che quest'ultimo decida di restare visto le pressioni subite proprio nell'ultimo periodo e che lo avevano fatto traballare già prima del consiglio.
Insomma per l'amministrazione Bottaro si prospetta un nuovo ciclo, l'ennesimo.

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