Elezioni 2012, il terzo polo lancia la sfida

Dall'auditorium di San Luigi, Carlo Laurora lancia la sfida del terzo polo. Il leader dell'Udc predice uno stravolgimento del sistema politico e candida la sua coalizione ad un ruolo di primo piano nel panorama locale. «Il bipolarismo è malato, il berlusconismo invece è ormai defunto» attacca Laurora. «Qualcuno pensava che potessero bastare due partiti per guidare il Paese, adesso tutti comprendono che non è così. Il PdL naviga in uno stato di semi incoscienza. Finora si è retto su una convenzione tra eletti che ha funzionato finché si è vinto. Adesso che i risultati elettorali sono nefasti ci sarà una disgregazione sempre più marcata. Nel centrosinistra c'è un tentativo di ristrutturazione organica ma lo schema finale lo abbiamo già visto in passato ed è stato fallimentare. Ecco perché il terzo polo rappresenta più di un'alternativa per i cittadini».

Laurora auspica una riforma della legge elettorale, il ritorno al proporzionale ed al voto di preferenza. «Non so se il governo nazionale cadrà. Oggi nessuno vuole occuparsi dei problemi del Paese, né il centrodestra e né il centrosinistra. Noi invece siamo già pronti, sia in ambito nazionale che locale. Sento ancora troppi discorsi su candidature e leadership. La politica deve essere meno leaderistica e più contenutistica. A Trani stiamo lavorando da due anni per le amministrative. Abbiamo liste forti pronte a supportare attivamente questa voglia di cambiamento».

A Trani, l'Udc si sta attrezzando per una corsa in solitario anche se, un'alleanza col centro, sarebbe vista di buon occhio sia nel centrodestra che nel centrosinistra. «Noi abbiamo un programma e dei temi valoriali da quali non possiamo prescindere. Ascolteremo le proposte politiche e valuteremo il da farsi. Oggi non sussiste alcun presupposto per far comunione con alcuno schieramento. Il centrosinistra si sta rigenerando ma, dopo anni di opposizione, deve fare i conti con uno spirito di rivalsa che può rivelarsi un pericoloso boomerang. Nel centrodestra nulla è cambiato rispetto ad altre precedenti interviste. Non c'è ancora un interlocutore che rappresenti il partito, al suo interno vedo solo guerre tra bande per il primato. Qual è la proposta per il 2012? Se non cambieranno gli attori sarà molto complicato confrontarsi».