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Elezioni Regionali in Puglia: è ancora polemica a Trani sui criteri di nomina degli scrutatori

La Commissione Elettorale, riunitasi oggi, adotta un "fritto misto" per la selezione degli scrutatori riaccendendo il dibattito su trasparenza e spartizioni

La nomina degli scrutatori in vista delle prossime elezioni regionali del 23 e 24 novembre ha riaperto a Trani un acceso dibattito sui criteri di selezione. Oggi, alle ore 13:00, si è riunita la Commissione Elettorale, composta dal Sindaco Amedeo Bottaro e dai consiglieri Patrizia Cormio, Luigi Cirillo e Felice Corraro, ma le decisioni adottate non sembrano aver spento le polemiche che da oltre un anno attraversano la città.

La questione affonda le radici nel novembre 2024, quando il movimento civico "Etica e Politica", presieduto da Antonio Corraro, propose una soluzione per la nomina degli scrutatori. Il movimento suggeriva un sistema di "disponibilità preventiva" (su base volontaria tra gli iscritti all'albo), con eventuale sorteggio in caso di eccedenza di domande. Questa tempestiva proposta, rimasta inascoltata, mirava a risolvere due problemi:
  • Eticità: Evitare "scelte altalenanti e un sistema di nomina modificato a seconda della stagione politica."
  • Efficienza: Prevenire l'elevato numero di assenze riscontrato nelle precedenti tornate elettorali, che costringeva l'Amministrazione a un oneroso lavoro extra per la nomina e notifica dei sostituti.
La discussione riesplose in occasione del Referendum dell'8 e 9 giugno 2025 perché, nonostante avesse avuto ampio tempo per dotarsi di un regolamento condiviso, l'Amministrazione Comunale optò per una selezione contestatissima. Nel verbale della Commissione Elettorale del 12 maggio 2025, si leggeva la decisione di nominare i 166 scrutatori necessari tramite "designazioni dirette" da parte dei membri della Commissione stessa, in maniera unanime la decisione fu una spartizione quasi manualistica: "a ciascun componente sarà riservato un numero uguale di designazioni", con criteri chiacchierati mai esplicitati. La decisione scatenò forti reazioni e malumori: il consigliere di maggioranza Anselmo Mannatrizio (PD) dichiarò pubblicamente la sua dissociazione, Vito Branà (Movimento 5 Stelle) bollò il sistema come "clientelare." Il movimento Etica e Politica da subito si scagliò contro il criterio eticamente "discutibile," appellandosi formalmente agli Organi Istituzionali affinché legiferassero per evitare tale sistema per la terza volta consecutiva.

La Scelta di Oggi: Un "Fritto Misto" tra Sorteggio e Nomina
Per la tornata elettorale regionale di novembre, l'Amministrazione aveva mostrato un'apertura formale, recuperando una Circolare Prefettizia (n. 04/2025) per istituire un "elenco aggiuntivo" di elettori che dessero la "preventiva disponibilità" a subentrare in caso di defezioni. Una mossa che aveva fatto presagire ad un cambio di rotta. Tuttavia, la seduta odierna della Commissione Elettorale si è conclusa con una decisione che, secondo fonti di stampa locale (in attesa di pubblicazione del verbale ufficiale), non ha soddisfatto nessuno, optando per una via di mezzo salomonica e complessa che definiamo ironicamente un "fritto misto":
  • 50 scrutatori sorteggiati (pura estrazione casuale).
  • 170 scrutatori nominati con una "modalità di selezione sconosciuta" che richiama a criteri di discrezione che sanno di sola spartizione politica
Non conosciamo lo svolgimento dialettico della seduta odierna della Commissione Elettorale, quello che ci sarà scritto nel verbale sicuramente non conterrà di certo tutti i passaggi che rimarranno solo nella memoria dei presenti e del garante della seduta il Segretario Generale, dott. Francesco Angelo Lazzaro, fatto sta che le intenzioni del Sindaco Amedeo Bottaro di voler procedere per un sorteggio totale degli scrutatori, questa era la sua posizione, non è andata in porto, non è riuscito a convincere gli altri tre componenti della Commissione della "bontà politica" della sua proposta, per cui il Primo Cittadino non potrà in alcun modo ritenersi soddisfatto, malgrado gli sforzi che riteniamo abbia profuso, per un bicchiere che è pieno solo per un quarto: 50 i sorteggiati su 220 scrutatori.
La scelta finale, che mescola estrazione e designazione senza criteri oggettivi ma solo matematici, rischia di vanificare lo sforzo di etica e trasparenza richiesto dai movimenti civici e, ancora una volta, lascia la Commissione Elettorale al centro del fuoco incrociato delle polemiche, Sindaco compreso.
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