Politica
Franzoni Filati di Trani, nuova assemblea: riprende la protesta?
Dall'1 novembre scattano i licenziamenti. Il sindacato Uilta Uil si prepara
Trani - domenica 17 ottobre 2010
Si avvicina il 31 ottobre e per i lavoratori Franzoni Filati di Trani si prospetta la fine di ogni speranza di lavoro poiché dall'1 novembre scatta l'efficacia del licenziamento per tutte le unità lavorative (147 lavoratori). La Uilta Uil di Bari e della Bat hanno diffuso una nota, annunciando la convocazione di un'assemblea dei lavoratori e simpatizzanti in programma martedì 19 ottobre alle ore 18 presso la sede del sindacato in via Amedeo 65 a Trani. «L'assemblea - si legge nella nota servirà a fare il punto sulla vertenza evidenziandone le responsabilità anche politiche che pur incombono indirettamente su questa emblematica vicenda. Noi, lo si sappia, lotteremo, come sempre abbiamo fatto, con tutte le nostre forze al fine di scongiurare le ipotesi nefaste».
«L'assemblea - si legge - deciderà sul da farsi, per dire no con tutta la nostra caparbia volontà ai licenziamenti, per chiedere al Ministero della Sviluppo di convocare urgentemente le parti in campo, sindacati e azienda. Alla Regione Puglia chiediamo di esprimersi con chiara e formale determinazione sulla richiesta di estensione dell'accordo di programma al Tac (tessile, abbigliamento e calzaturiero)».
Poiché le leggi che attengono alla contrattazione programmata sono mutate dando ruolo prioritario alle Regioni ed avendo la Regione Puglia già esteso l'accordo di programma per la reindustrializzazione ed il reimpiego dei lavoratori ex Filanto ai lavoratori Adelchi, la Uilta Uil chiede che il provvedimento sia esteso anche per i lavoratori Franzoni Filati di Trani. «In tal senso - dice il sindacato - è quanto mai opportuno poiché i lavoratori della Franzoni Filati hanno operato nel medesimo comparto. Non v'è più tempo per continuare a restare nel vago. Ognuno faccia ciò che deve per evitare che il territorio diventi ancor più povero. Per questo le istituzioni che hanno la possibilità di intervenire, la Regione Puglia in primis, ma non da meno la Provincia Bat e l'amministrazione comunale di Trani lo facciano ora. Il Presidente Vendola che ha visitato la nostra tenda ha ora la possibilità di offrirci quel contributo che siamo certi che non ci farà mancare. E' tempo che tutti si assumano le proprie responsabilità».
«L'assemblea - si legge - deciderà sul da farsi, per dire no con tutta la nostra caparbia volontà ai licenziamenti, per chiedere al Ministero della Sviluppo di convocare urgentemente le parti in campo, sindacati e azienda. Alla Regione Puglia chiediamo di esprimersi con chiara e formale determinazione sulla richiesta di estensione dell'accordo di programma al Tac (tessile, abbigliamento e calzaturiero)».
Poiché le leggi che attengono alla contrattazione programmata sono mutate dando ruolo prioritario alle Regioni ed avendo la Regione Puglia già esteso l'accordo di programma per la reindustrializzazione ed il reimpiego dei lavoratori ex Filanto ai lavoratori Adelchi, la Uilta Uil chiede che il provvedimento sia esteso anche per i lavoratori Franzoni Filati di Trani. «In tal senso - dice il sindacato - è quanto mai opportuno poiché i lavoratori della Franzoni Filati hanno operato nel medesimo comparto. Non v'è più tempo per continuare a restare nel vago. Ognuno faccia ciò che deve per evitare che il territorio diventi ancor più povero. Per questo le istituzioni che hanno la possibilità di intervenire, la Regione Puglia in primis, ma non da meno la Provincia Bat e l'amministrazione comunale di Trani lo facciano ora. Il Presidente Vendola che ha visitato la nostra tenda ha ora la possibilità di offrirci quel contributo che siamo certi che non ci farà mancare. E' tempo che tutti si assumano le proprie responsabilità».
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