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Politica
«Gli italiani chiedono un Paese diverso»
Elezioni, Marinaro: Basta con i partiti-aziende. Dopo Udc e Repubblicani, tocca a Futuro e libertà commentare le elezioni
Trani - mercoledì 1 giugno 2011
10.53
Dopo Udc e Repubblicani, tocca a Futuro e libertà commentare l'esito delle elezioni. Dino Marinaro si sintonizza sulla stessa lunghezza d'onda dei precedenti interventi «Il giro dei balletti è concluso, ormai si intravede il tramonto di Berlusconi. Chissà cosa succederà tra i suoi sostenitori che già si stanno dividendo il suo mantello. Le sconfitte a Milano e Napoli per il PdL sono pesanti, soprattutto Milano dove lo stesso Berlusconi aveva politicizzato le elezioni che pur erano amministrative. Il risultato negativo nazionale è frutto soprattutto dell'uscita dal partito dei finiani che hanno messo a nudo l'inconsistenza del PdL».
«Ora – prosegue Marinaro - gli italiani stanno cercando una vera e propria alternativa valida di centrodestra, quell'alternativa che il presidente Fini ha indicato. Noi di Futuro e libertà siamo pronti ad accogliere questa nuova sfida. Il futuro a cui guarda Fli è la fondazione di un partito di tipo europeo, basata sul principio guida del popolarismo (Prima di tutto la persona) e sul recupero di una visione diversa della politica: non solo raccolta del consenso ma forza di trasformazione della realtà e della polis, aperta alla partecipazione di tutti. La libertà è il sogno di una società più equa e giusta, dove ai doveri corrispondano diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente: libertà di poter scegliere la propria strada e veder riconosciuto il proprio merito senza privilegi, caste e rendite di posizione. Infine, l'idea di Italia. Un'idea al tempo stesso semplice e rivoluzionaria: una nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità, una patria orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente, intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie, che promuova la legalità, l'etica pubblica e il senso civico».
«E' nel nome di questa visione – prosegue Marinaro - che Futuro e libertà rivolge un appello a tutti gli italiani che credono nella politica, oltre ogni antico steccato, perché scelgano la via dell'impegno in un momento in cui il Paese ha bisogno di uno scatto d'orgoglio collettivo per rimettersi in moto e uscire dalla palude in cui è impantanato. Futuro e Libertà crede che l'Italia possa diventare un Paese come gli altri, dove il confronto tra i partiti non è rissa quotidiana, dove le precondizioni della politica (il rispetto della legalità, delle regole, delle istituzioni) sono largamente condivise. Quest'anno molte città hanno dimostrato di voler tendere ad un cambiamento radicale, il nostro obiettivo è quello di voler dimostrare anche alla nostra città, che può risalire, anzi deve rinascere per ritornare al vecchio splendore di un tempo. Ribadisco un vecchio concetto che racchiude i nostri ideali: il partito non è un'azienda ma un'associazione che cura gli interessi altrui e della società, il partito non è una proprietà privata, ma è di chi partecipa, di chi ha progetti e visione per la città del domani. E noi siamo pronti per una città del domani».
«Ora – prosegue Marinaro - gli italiani stanno cercando una vera e propria alternativa valida di centrodestra, quell'alternativa che il presidente Fini ha indicato. Noi di Futuro e libertà siamo pronti ad accogliere questa nuova sfida. Il futuro a cui guarda Fli è la fondazione di un partito di tipo europeo, basata sul principio guida del popolarismo (Prima di tutto la persona) e sul recupero di una visione diversa della politica: non solo raccolta del consenso ma forza di trasformazione della realtà e della polis, aperta alla partecipazione di tutti. La libertà è il sogno di una società più equa e giusta, dove ai doveri corrispondano diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente: libertà di poter scegliere la propria strada e veder riconosciuto il proprio merito senza privilegi, caste e rendite di posizione. Infine, l'idea di Italia. Un'idea al tempo stesso semplice e rivoluzionaria: una nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità, una patria orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente, intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie, che promuova la legalità, l'etica pubblica e il senso civico».
«E' nel nome di questa visione – prosegue Marinaro - che Futuro e libertà rivolge un appello a tutti gli italiani che credono nella politica, oltre ogni antico steccato, perché scelgano la via dell'impegno in un momento in cui il Paese ha bisogno di uno scatto d'orgoglio collettivo per rimettersi in moto e uscire dalla palude in cui è impantanato. Futuro e Libertà crede che l'Italia possa diventare un Paese come gli altri, dove il confronto tra i partiti non è rissa quotidiana, dove le precondizioni della politica (il rispetto della legalità, delle regole, delle istituzioni) sono largamente condivise. Quest'anno molte città hanno dimostrato di voler tendere ad un cambiamento radicale, il nostro obiettivo è quello di voler dimostrare anche alla nostra città, che può risalire, anzi deve rinascere per ritornare al vecchio splendore di un tempo. Ribadisco un vecchio concetto che racchiude i nostri ideali: il partito non è un'azienda ma un'associazione che cura gli interessi altrui e della società, il partito non è una proprietà privata, ma è di chi partecipa, di chi ha progetti e visione per la città del domani. E noi siamo pronti per una città del domani».
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