
Cronaca
Guastamacchia, nominato il legale per il parere pro veritate
Incarico affidato dal Comune all’avvocato Ernesto Pensato. Si punta ad una soluzione transattiva della controversia
Trani - venerdì 5 agosto 2011
L'avvocato tranese Ernesto Pensato ha ricevuto l'incarico dal Comune per fornire un parere pro veritate finalizzato all'opportunità di arrivare ad una soluzione transattiva della controversia legale su villa Guastamacchia. L'incarico a Pensato è giustifcato dal fatto che «è l'unico legale a cui si possa fare con obiettività riferimento in quanto a conoscenza della situazione in relazione alla sua complessità».
La proposta di nominare un legale per l'ottenimento di un parere era stata decisa dalla giunta comunale nei mesi scorsi. Secondo i nostri amministratori, la strada più agevole da percorrere sarebbe quella di convincere gli eredi di Luigi Guastamacchia a non ricorrere in cassazione, cedendo a questi ultimi il terreno situato in contrada Monte d'Alba a fronte di un versamento economico in favore del Comune di Trani.
Condannato in primo grado al rilascio dell'immobile nel 2003, il Comune aveva avuto ragione in secondo grado (nel 2007). La Corte d'appello (con sentenza numero 450/07) di fatto, aveva riformato in toto la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Trani in favore dell'erede di Guastamacchia. A seguito della decisione del nipote di impugnare la sentenza davanti alla corte di Cassazione, l'amministrazione, anziché attendere la decisione della suprema corte ha deciso di voler risolvere in modo diverso la controversia, cedendo il suolo agli eredi in cambio della rinuncia degli stessi al ricorso a fronte di una cifra che sarebbe ancora da stabilire.
«L'acquisizione di un qualificati parere legale - spiega il dirigente nella determina - è assolutamente ineludibile in virtù del fatto che, il prolungamento del contenzioso, al di là dell'esito incerto, può determinare il congelamento dei suoli edificabili i quali, fino alla definitiva risoluzione della controversia, non potrebbero essere destinati né a scopi sociali e né potrebbero essere messi a frutto con innegabili danni alle casse comunali».
La proposta di nominare un legale per l'ottenimento di un parere era stata decisa dalla giunta comunale nei mesi scorsi. Secondo i nostri amministratori, la strada più agevole da percorrere sarebbe quella di convincere gli eredi di Luigi Guastamacchia a non ricorrere in cassazione, cedendo a questi ultimi il terreno situato in contrada Monte d'Alba a fronte di un versamento economico in favore del Comune di Trani.
Condannato in primo grado al rilascio dell'immobile nel 2003, il Comune aveva avuto ragione in secondo grado (nel 2007). La Corte d'appello (con sentenza numero 450/07) di fatto, aveva riformato in toto la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Trani in favore dell'erede di Guastamacchia. A seguito della decisione del nipote di impugnare la sentenza davanti alla corte di Cassazione, l'amministrazione, anziché attendere la decisione della suprema corte ha deciso di voler risolvere in modo diverso la controversia, cedendo il suolo agli eredi in cambio della rinuncia degli stessi al ricorso a fronte di una cifra che sarebbe ancora da stabilire.
«L'acquisizione di un qualificati parere legale - spiega il dirigente nella determina - è assolutamente ineludibile in virtù del fatto che, il prolungamento del contenzioso, al di là dell'esito incerto, può determinare il congelamento dei suoli edificabili i quali, fino alla definitiva risoluzione della controversia, non potrebbero essere destinati né a scopi sociali e né potrebbero essere messi a frutto con innegabili danni alle casse comunali».
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