Politica
I Verdi invitano i cittadini a partecipare al referendum
«Andiamo a votare: è un gesto di civiltà». I due consiglieri prendono atto della posizione assunta dall'Arcivescovo
Trani - lunedì 6 giugno 2011
«L'importanza dei temi trattati dai quesiti del prossimo referendum impongono a tutti i cittadini il dovere morale di recarsi alle urne per esprimere il proprio parere, qualunque esso sia. Il diritto di voto è uno strumento potente nelle mani dei cittadini che, se utilizzato, incide direttamente sulla qualità della vita di ognuno, anche se tanti continuano a ritenere le tematiche oggetto del referendum distanti dalle vere esigenze quotidiane. In realtà così non è, se non ci si ferma ad una lettura superficiale dei quesiti». A dirlo sono Michele Di Gregorio e Francesco Laurora, consiglieri comunali dei Verdi.
«Voteremo quattro si - dicono Di Gregorio e Laurora - perché è importante che i nostri territori non vivano l'incubo di un incidente nucleare o con il timore di dover convivere per migliaia di anni con le scorie radioattive, mentre tutto il resto del mondo industrializzato chiude i propri impianti perché consapevole dei danni certi e dei vantaggi incerti e decide che l'energia si produce sfruttando il sole. Per noi è importante sapere che i cittadini non dovranno messere costretti a comprare l'acqua, sottostando alla richiesta di massimo profitto dei gestori delle reti idriche o dei concessionari dei bacini idrici. Per noi è altrettanto importante sapere che le leggi sono uguali per tutti i cittadini politici e non politici che temporaneamente si trovano a ricoprire incarichi istituzionali».
I due consiglieri comunali prendono atto «con molto piacere» della posizione assunta dall'Arcivescovo che ha sensibilizzato i cittadini alla partecipazione civica, ritenendo che i temi in discussione investano anche il proprio sentire religioso.
«Voteremo quattro si - dicono Di Gregorio e Laurora - perché è importante che i nostri territori non vivano l'incubo di un incidente nucleare o con il timore di dover convivere per migliaia di anni con le scorie radioattive, mentre tutto il resto del mondo industrializzato chiude i propri impianti perché consapevole dei danni certi e dei vantaggi incerti e decide che l'energia si produce sfruttando il sole. Per noi è importante sapere che i cittadini non dovranno messere costretti a comprare l'acqua, sottostando alla richiesta di massimo profitto dei gestori delle reti idriche o dei concessionari dei bacini idrici. Per noi è altrettanto importante sapere che le leggi sono uguali per tutti i cittadini politici e non politici che temporaneamente si trovano a ricoprire incarichi istituzionali».
I due consiglieri comunali prendono atto «con molto piacere» della posizione assunta dall'Arcivescovo che ha sensibilizzato i cittadini alla partecipazione civica, ritenendo che i temi in discussione investano anche il proprio sentire religioso.