Manto di Maria
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Religioni

Il manto di Maria dal carcere femminile di Trani a Roma

Il progetto portato a termine da una detenuta. Ecco la sua testimonianza

Radio Maria ha contattato il cappellano della Casa di Reclusione Femminile di Trani, don Raffaele Sarno, al cui interno opera una sartoria per conto del brand "Made in Carcere", per la realizzazione di un manto lungo m. 20 e largo circa m. 2, da esporre in una manifestazione, a giugno, in Piazza San Pietro, alla presenza del Pontefice. Sull'enorme tessuto doveva comparire la scritta "Tutti sotto il tuo manto", in onore della Vergine Maria, in segno di devozione nei confronti della Madonna. Ottenuti i permessi del caso, la stessa emittente ha fornito il materiale per la realizzazione di questo progetto, portato a termine nei tempi prestabiliti, da una detenuta, entusiasta per la collaborazione che ha potuto fornire.
Questa la sua commossa testimonianza:
«Sono M., sono donna, figlia, nonna, madre e, soprattutto, figlia di Dio. Nella mia vita ero credente, ma in questo posto ho trovato la vera fede che mi ha donato felicità e amore…L'amore è l'arma di Dio.
Soffro per la lontananza dei miei cari e per il dolore che ho provocato alla mia mamma; questo mi ha portato a pensare continuamente a Maria, al dolore atroce che ha dovuto sopportare per il suo figlio Gesù ed ho pregato, pregato e pregato con tutta me stessa.
Poi, improvvisamente, è accaduta una cosa bellissima: il mio "don", don Raffaele, mi ha chiesto se potevo realizzare il Manto per Radio Maria ed io, senza esitare, ho accettato, perché ho sentito i brividi sulla mia pelle, il mio cuore emanava pulsazioni che sentivo essere carezze della Madonna; sì, la mia Mamma mi accarezza nel profondo, Lei non era ferma davanti alla mia sofferenza, mi conforta, mi consola. Io ho gioito e Lei ha gioito con me, l'ho sentito nel profondo del mio cuore.
La Madonna arriva ovunque e in qualsiasi momento io la sento vicina, il suo manto è amore e misericordia.
Mi sono chiesta: perché io? Perché proprio io? E ho sentito la sua voce che mi sussurrava: "Bambina mia, io ti amo, sei importante e sei il mio tesoro".
Per me questa è stata un'esperienza meravigliosa e non è un caso che per vivere questa opportunità e avere queste sensazioni avrei dovuto essere qui.
Dio l'ha voluto per dare luce alla mia vita. Io per tutto questo e per tutte queste sensazioni ringrazio don Raffaele, l'Ispettore, il Direttore e tutti quelli che mi hanno dato la possibilità di realizzare il manto. E grazie a Radio Maria. Davvero grazie a tutti per avermi donato questa immensa felicità». (M.G.)
  • Carcere di Trani
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