Politica
Il Pd e il problema della sanità: «Trani ancora penalizzata»
Il partito vuole chiarezza anche sulla "Casa del parto"
Trani - domenica 13 aprile 2014
10.16
Nelle scorse settimane il Sindaco di Trani si è rivolto al Direttore Generale della ASL BAT per segnalare l'insufficiente erogazione delle prestazioni sanitarie in ambito ginecologico, a fronte della notevole richiesta da parte della cittadinanza tranese, che impone in molti casi, anche alle fasce più deboli, il ricorso a prestazioni private.
Su questo problema si è espresso anche il Pd di Trani: «Nell'offerta clinica pubblica si registra una sperequazione tra le varie città della Bat, che vede Trani ancora una volta particolarmente penalizzata. Il Sindaco ha, inoltre, rappresentato l'esigenza del Reparto di Ginecologia, a nostro avviso esigenza ben condivisibile, di essere dotato al più presto di un Dirigente Medico Responsabile, specialmente nell' ottica della riapertura del Day Surgery di ginecologia. Sulla grave situazione della sanità a Trani è recentemente intervenuto anche il Presidente del Consiglio Comunale, il quale ha denunciato che lo spostamento di un ecografo dal Consultorio di Trani al reparto di "Ostetricia e Ginecologia" di Bisceglie ha di fatto lasciato la nostra Città con un solo ecografo, del tutto insufficiente a far fronte alle esigenze dell'utenza. Va, in effetti, evidenziato che l'unico ecografo attualmente disponibile a Trani è quello ubicato nel reparto di "Ginecologia", con annesso servizio di "Medicina pre-natale", utilizzato anche dall' adiacente reparto di "Medicina Generale».
Il Segretario, Nicola Amoruso, ed il consigliere comunale Carlo Avantario, esaminano la situazione della sanità a Trani: «Purtroppo non è la prima volta che a Trani si sottraggono risorse strumentali ed umane a favore di altre città a discapito dell' utenza tranese. In questo modo, per sopperire ad una situazione di emergenza del Nosocomio di Bisceglie, si è determinata una situazione di emergenza a Trani, senza farsene carico. Una conduzione più attenta di questa vicenda, che avesse tenuto conto delle peculiarità e delle esigenze dell'utenza che afferisce alla Medicina Prenatale di Trani, avrebbe evitato attriti ed incomprensioni tra i diversi presidi sanitari».
Arriva puntuale anche una proposta: «Per evitare di scaricare le emergenze di un presidio su altre città o su altri utenti sarebbe bastata una programmazione più oculata: sarebbe bastato in particolare acquistare almeno un altro ecografo e sostituire i due ecografi di Trani e Bisceglie, di fascia medio-alta, acquistati nel lontano 2006, con nuovi ecografi. La cittadinanza tranese negli ultimi anni ha dovuto prendere atto, suo malgrado, del processo di riorganizzazione delle strutture sanitarie del Territorio. Tuttavia, come abbiamo più volte detto, affinché tale cambiamento possa essere accettato dalle comunità locali, deve essere attuato favorendo un'osmosi tra i reparti ospedalieri e le strutture territoriali, tra gli operatori ospedalieri e quelli territoriali, nell'interesse esclusivo dei pazienti, che meritano attenzioni, in egual misura, in tutte le città della BAT».
Critiche anche per il nulla di fatto della "Casa del parto": «A proposito di tali attenzioni, si evidenzia che in merito all'apertura della "Casa del Parto" a Trani, strutturalmente pronta ormai da anni, continua a registrarsi un silenzio imbarazzante ed incomprensibile. In particolare, non si comprende se il progetto sia stato ormai archiviato e, nel caso, da chi e perché. Su questo il PD di Trani chiede alla Direzione Generale della ASL BAT di fare, una volta per tutte, chiarezza».
Su questo problema si è espresso anche il Pd di Trani: «Nell'offerta clinica pubblica si registra una sperequazione tra le varie città della Bat, che vede Trani ancora una volta particolarmente penalizzata. Il Sindaco ha, inoltre, rappresentato l'esigenza del Reparto di Ginecologia, a nostro avviso esigenza ben condivisibile, di essere dotato al più presto di un Dirigente Medico Responsabile, specialmente nell' ottica della riapertura del Day Surgery di ginecologia. Sulla grave situazione della sanità a Trani è recentemente intervenuto anche il Presidente del Consiglio Comunale, il quale ha denunciato che lo spostamento di un ecografo dal Consultorio di Trani al reparto di "Ostetricia e Ginecologia" di Bisceglie ha di fatto lasciato la nostra Città con un solo ecografo, del tutto insufficiente a far fronte alle esigenze dell'utenza. Va, in effetti, evidenziato che l'unico ecografo attualmente disponibile a Trani è quello ubicato nel reparto di "Ginecologia", con annesso servizio di "Medicina pre-natale", utilizzato anche dall' adiacente reparto di "Medicina Generale».
Il Segretario, Nicola Amoruso, ed il consigliere comunale Carlo Avantario, esaminano la situazione della sanità a Trani: «Purtroppo non è la prima volta che a Trani si sottraggono risorse strumentali ed umane a favore di altre città a discapito dell' utenza tranese. In questo modo, per sopperire ad una situazione di emergenza del Nosocomio di Bisceglie, si è determinata una situazione di emergenza a Trani, senza farsene carico. Una conduzione più attenta di questa vicenda, che avesse tenuto conto delle peculiarità e delle esigenze dell'utenza che afferisce alla Medicina Prenatale di Trani, avrebbe evitato attriti ed incomprensioni tra i diversi presidi sanitari».
Arriva puntuale anche una proposta: «Per evitare di scaricare le emergenze di un presidio su altre città o su altri utenti sarebbe bastata una programmazione più oculata: sarebbe bastato in particolare acquistare almeno un altro ecografo e sostituire i due ecografi di Trani e Bisceglie, di fascia medio-alta, acquistati nel lontano 2006, con nuovi ecografi. La cittadinanza tranese negli ultimi anni ha dovuto prendere atto, suo malgrado, del processo di riorganizzazione delle strutture sanitarie del Territorio. Tuttavia, come abbiamo più volte detto, affinché tale cambiamento possa essere accettato dalle comunità locali, deve essere attuato favorendo un'osmosi tra i reparti ospedalieri e le strutture territoriali, tra gli operatori ospedalieri e quelli territoriali, nell'interesse esclusivo dei pazienti, che meritano attenzioni, in egual misura, in tutte le città della BAT».
Critiche anche per il nulla di fatto della "Casa del parto": «A proposito di tali attenzioni, si evidenzia che in merito all'apertura della "Casa del Parto" a Trani, strutturalmente pronta ormai da anni, continua a registrarsi un silenzio imbarazzante ed incomprensibile. In particolare, non si comprende se il progetto sia stato ormai archiviato e, nel caso, da chi e perché. Su questo il PD di Trani chiede alla Direzione Generale della ASL BAT di fare, una volta per tutte, chiarezza».