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Politica
L'assenza di politiche sanitarie locali a Trani: la città rischia di restare indietro
Irene Verziera (Azione Trani) critica l'immobilismo della politica tranese di fronte alle nuove strutture sanitarie in provincia
Trani - giovedì 6 marzo 2025
L'"Assenza" sulle scene - si legge in un comunicato di Irene Verziera (Azione Trani) - che contano da parte dei politici tranesi si delinea ogni giorno di più rispetto alle altre città di provincia.
Abbiamo appreso dalla stampa che a breve sarà validato il progetto del nuovo ospedale di Andria come allo stesso tempo è in programma una nuova struttura sanitaria, un noscomio nuovo di zecca tra Bisceglie e Molfetta.
Per noi tranesi tutto questo vorrà dire affrontare distanze maggiori, come minimo. Le Politiche sanitarie locali dove sono e quali criteri prendono in considerazione?
Nel nostro "organigramma" politico abbiamo nella Giunta regionale una cittadina tranese che esulta per i treni a due piani, abbiamo una amministrazione locale "distorta" rispetto al mandato elettorale ricevuto all'inizio,con una maggioranza Bulgara che è pronta alla "rissa" per un incarico nell'ottica dei futuri "cambi" nella stessa giunta, senza però aver apportato, in tutti questi anni, nessun beneficio ai cittadini e alla città.
Il fondamentale tema della Sanità pubblica del nostro territorio non viene mai messo in discussione, mai nemmeno preso in esame, senza mai un "sollecito", rispetto ai "piani alti", da parte dei nostri governanti comunali e da parte della nostra rappresentante regionale, eletti/a dai tranesi.
Come può il nostro Sindaco, dopo aver siglato la chiusura definitiva del nostro ospedale, aspirare,a fine mandato, ad un incarico alla Provincia? Trani è "Cappouogo di Provincia", ricordiamolo, con i suoi quasi 55.000 abitanti ed in virtù di questo avrebbe potuto e dovuto "battere i pugni" per una Sanità locale efficiente!
Abbiamo il diritto di ottenere gli strumenti ed i fondi come ad esempio quelli "di coesione" di cui non abbiamo beneficiato o dei fondi del PNRR che prevedono anche, tra le altre possibilità, gli ospedali di comunità (uno degli impegni non mantenuti dalla consigliera e assessora regionale "tranese".
Uno qualsiasi di questi "passi" che avrebbe potuto ridare dignità ad una struttura sanitaria tranese già esistente. Non ci sono mai stati progetti al riguardo e dobbiamo sopportare ancora una volta la ciclica propaganda elettorale ingannevole, mentre la realtà è ben altra.
Come Capoluogo di Provincia non abbiamo beneficiato di nulla mentre continuiamo a perdere pezzi.
Abbiamo appreso dalla stampa che a breve sarà validato il progetto del nuovo ospedale di Andria come allo stesso tempo è in programma una nuova struttura sanitaria, un noscomio nuovo di zecca tra Bisceglie e Molfetta.
Per noi tranesi tutto questo vorrà dire affrontare distanze maggiori, come minimo. Le Politiche sanitarie locali dove sono e quali criteri prendono in considerazione?
Nel nostro "organigramma" politico abbiamo nella Giunta regionale una cittadina tranese che esulta per i treni a due piani, abbiamo una amministrazione locale "distorta" rispetto al mandato elettorale ricevuto all'inizio,con una maggioranza Bulgara che è pronta alla "rissa" per un incarico nell'ottica dei futuri "cambi" nella stessa giunta, senza però aver apportato, in tutti questi anni, nessun beneficio ai cittadini e alla città.
Il fondamentale tema della Sanità pubblica del nostro territorio non viene mai messo in discussione, mai nemmeno preso in esame, senza mai un "sollecito", rispetto ai "piani alti", da parte dei nostri governanti comunali e da parte della nostra rappresentante regionale, eletti/a dai tranesi.
Come può il nostro Sindaco, dopo aver siglato la chiusura definitiva del nostro ospedale, aspirare,a fine mandato, ad un incarico alla Provincia? Trani è "Cappouogo di Provincia", ricordiamolo, con i suoi quasi 55.000 abitanti ed in virtù di questo avrebbe potuto e dovuto "battere i pugni" per una Sanità locale efficiente!
Abbiamo il diritto di ottenere gli strumenti ed i fondi come ad esempio quelli "di coesione" di cui non abbiamo beneficiato o dei fondi del PNRR che prevedono anche, tra le altre possibilità, gli ospedali di comunità (uno degli impegni non mantenuti dalla consigliera e assessora regionale "tranese".
Uno qualsiasi di questi "passi" che avrebbe potuto ridare dignità ad una struttura sanitaria tranese già esistente. Non ci sono mai stati progetti al riguardo e dobbiamo sopportare ancora una volta la ciclica propaganda elettorale ingannevole, mentre la realtà è ben altra.
Come Capoluogo di Provincia non abbiamo beneficiato di nulla mentre continuiamo a perdere pezzi.