
Vita di città
L'idea di Gorgoni: a Trani un day hospital
Contraria FdS che ha avviato la raccolta firme. E Forza Trani prepara un manifesto nostalgico
Trani - lunedì 10 ottobre 2011
Il 21 ottobre del 1956 fu posta la prima pietra per la costruzione dell'ospedale di Trani. Lo ricorda Forza Trani attraverso un manifesto in cui trova spazio una foto dell'epoca. Nello scatto è immortalata la classe politica dell'epoca (i vari Pastore, Nunziante, Nuzzolese, Di Gieso, Mongelli), «un autorevole gruppo di politici – spiega Roberto Visibelli – che oggi non c'è più». «Anche per la vicenda dell'ospedale – prosegue il leader di Forza Trani - la nostra Trani paga lo scotto di non avere una autorevole classe politica. Dalla Regione, con qualsiasi governo, riceviamo calci in bocca. Prima Fitto e ora Vendola fanno i virtuosi sulla salute dei tranesi. Risparmiano a Trani per fare ciambotti con Tarantini (Giampy, ovviamente). Così a Trani veniamo ricompensati per i voti dati a chi, alla prima occasione, ci pratica la rettoscopia».

A partire dalle 8 di questa mattina, all'ingresso dell'ospedale, la Federazione della Sinistra di Trani ha avviato la raccolta firme che proseguirà fino a sabato, giorno in cui è prevista (alle 10) una riunione a San Luigi con Giovanni Gorgoni, direttore generale dalla Asl Bat. Gorgoni starebbe pensando ad una proposta: riconvertire l'ospedale di Trani in un day hospital con ricoveri che si attuano e concludono nell'arco di tempo compreso tra le 4 e le 12 ore, potenziando invece la struttura di Bisceglie.
La Federazione della Sinistra dice assolutamente no a questa proposta. «Trani – spiega Cosimo Nenna – dispone da tempo di spazi e sale operatorie attrezzate che attendono solo di essere messe a norma. A Bisceglie bisognerebbe costruire una terza palazzina in aggiunta alle altre due che compongono l'attuale plesso ospedaliero. Sarebbe più logico, dunque, pensare il contrario». La tesi di Nenna è condivisa da Rino Negrogno: «Bisogna ottimizzare i costi e non raddoppiarli. Non avrebbe senso un investimento di questo tipo, senza dimenticare le lungaggini burocratiche che penalizzerebbero l'utenza».

A partire dalle 8 di questa mattina, all'ingresso dell'ospedale, la Federazione della Sinistra di Trani ha avviato la raccolta firme che proseguirà fino a sabato, giorno in cui è prevista (alle 10) una riunione a San Luigi con Giovanni Gorgoni, direttore generale dalla Asl Bat. Gorgoni starebbe pensando ad una proposta: riconvertire l'ospedale di Trani in un day hospital con ricoveri che si attuano e concludono nell'arco di tempo compreso tra le 4 e le 12 ore, potenziando invece la struttura di Bisceglie.
La Federazione della Sinistra dice assolutamente no a questa proposta. «Trani – spiega Cosimo Nenna – dispone da tempo di spazi e sale operatorie attrezzate che attendono solo di essere messe a norma. A Bisceglie bisognerebbe costruire una terza palazzina in aggiunta alle altre due che compongono l'attuale plesso ospedaliero. Sarebbe più logico, dunque, pensare il contrario». La tesi di Nenna è condivisa da Rino Negrogno: «Bisogna ottimizzare i costi e non raddoppiarli. Non avrebbe senso un investimento di questo tipo, senza dimenticare le lungaggini burocratiche che penalizzerebbero l'utenza».
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