Territorio
La Baia del Pescatore, un luogo che incanta per i rifiuti
Tutta la litoranea sino al monastero di Colonna è in completo degrado
Trani - domenica 29 giugno 2014
7.43
Dopo tanta attesa per la nomina della giunta, è ora di mettersi serialmente al lavoro. Tutti, compresi quelli fino ad ora delusi, sperano che qualcosa cambi finalmente in città: perché non iniziare, allora, proprio dal tratto di costa che va dalla Baia del Pescatore al Monastero di Colonna?
È uno scempio vedere come un luogo denominato "baia" (immaginato spesso come un posto idilliaco) possa essere lasciato in questo modo. Sembra una spiaggia abbandonata, ma in realtà ci si trova in uno dei posti più frequentati della città, soprattutto in estate. Sedie rotte, bottiglie di vetro vuote, una carriola arrugginita e cataste di oggetti di ogni tipo ammucchiati lungo le mura. Ci lamentiamo tanto perché non abbiamo una spiaggia "decente" per passare una giornata al mare e poi cosa facciamo per migliorare la nostra costa? Che l'Amministrazione in tema stia procedendo a rilento è una cosa ormai risaputa, ma è anche vero che siamo noi cittadini per primi a non impegnarci: non si spiegherebbero altrimenti le lattine di alluminio e le bottiglie di vetro o plastica abbandonate lì come se non fosse nostro compito, dopo averle consumate, gettarle negli appositi cassonetti.
Ma i casi di degrado lungo quel tratto di litoranea non sono finiti: a pochi metri da questa catasta, dove un tempo sorgeva un ristorante/pizzeria, i ragazzi utilizzano il terrazzino pericolante per giocare o ripararsi non curanti del pericolo in cui si incorre. Anche in questo caso, gli organi di competenza stanno temporeggiando: non vi è, infatti, recinzione o un divieto che avvisi del pericolo.
Un impegno, dunque, che deve partire dai cittadini ma ciò non toglie che ora, con la Giunta finalmente al completo, l'Amministrazione si mostri più sensibile e più tempestiva nella pulizia e la sistemazione del litorale tranese.
È uno scempio vedere come un luogo denominato "baia" (immaginato spesso come un posto idilliaco) possa essere lasciato in questo modo. Sembra una spiaggia abbandonata, ma in realtà ci si trova in uno dei posti più frequentati della città, soprattutto in estate. Sedie rotte, bottiglie di vetro vuote, una carriola arrugginita e cataste di oggetti di ogni tipo ammucchiati lungo le mura. Ci lamentiamo tanto perché non abbiamo una spiaggia "decente" per passare una giornata al mare e poi cosa facciamo per migliorare la nostra costa? Che l'Amministrazione in tema stia procedendo a rilento è una cosa ormai risaputa, ma è anche vero che siamo noi cittadini per primi a non impegnarci: non si spiegherebbero altrimenti le lattine di alluminio e le bottiglie di vetro o plastica abbandonate lì come se non fosse nostro compito, dopo averle consumate, gettarle negli appositi cassonetti.
Ma i casi di degrado lungo quel tratto di litoranea non sono finiti: a pochi metri da questa catasta, dove un tempo sorgeva un ristorante/pizzeria, i ragazzi utilizzano il terrazzino pericolante per giocare o ripararsi non curanti del pericolo in cui si incorre. Anche in questo caso, gli organi di competenza stanno temporeggiando: non vi è, infatti, recinzione o un divieto che avvisi del pericolo.
Un impegno, dunque, che deve partire dai cittadini ma ciò non toglie che ora, con la Giunta finalmente al completo, l'Amministrazione si mostri più sensibile e più tempestiva nella pulizia e la sistemazione del litorale tranese.