Politica
Lavoro e giovani, la Cgil Bat si mobilita per la manifestazione di Roma
Sabato partiranno 21 pullman
Trani - mercoledì 24 novembre 2010
La Cgil della Bat si mobilita per la manifestazione nazionale in difesa del lavoro e dei giovani. Dalla nuova provincia, destinazione Roma, partiranno 21 pullman ed oltre 1000 persone per portare all'attenzione del Governo i problemi di un intero territorio e per rivendicare maggiore attenzione da parte dell'esecutivo verso tutto il mezzogiorno. Questo il manifesto di presentazione dell'iniziativa trasmesso dall'ufficio stampa del sindacato:
«Il tasso di disoccupazione, che già tocca livelli preoccupanti, aumenterà nei prossimi anni se nell'agenda dell'esecutivo non verrà data priorità ad una politica seria di interventi per lo sviluppo e per la crescita del Paese. Questo Governo ha tolto qualsiasi speranza ai giovani sul loro futuro andando a colpire perfino il precariato che, al momento, è l'unica possibilità lavorativa delle nuove generazioni. È arrivato il momento che a Palazzo Chigi si cominci davvero a pensare all'Italia del domani, mezzogiorno compreso.
Il piano per il sud si è rivelato una scatola vuota. Si pensi al territorio della nuova provincia un tempo oasi felice del tessile, dell'abbigliamento e del calzaturiero. Di fronte alle migliaia di lavoratori in cassa integrazione ed alle decine di aziende che chiudono i battenti anche a causa della mancanza degli ordinativi e della concorrenza sleale, la politica cosa ha fatto?
Il premier, Silvio Berlusconi, e il ministro, Giulio Tremonti, rispondono alle difficoltà dei lavoratori e delle famiglie con una manovra economica iniqua e antisolidale, priva di qualsiasi prospettiva e che va a gravare pesantemente sul pubblico impiego bloccando i contratti nazionali di lavoro per 3 anni. Colpisce tutti: sposta di un anno l'accesso alla pensione intervenendo sulle finestre di uscita e mette a repentaglio la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori con un provvedimento che prevede la soppressione di un istituto come l'Ispesl che rappresenta uno dei centri più avanzati di ricerca per le misure antinfortunistiche nei posti di lavoro. Non solo, non c'è traccia di un progetto o una semplice proposta che possa riguardare i giovani ed il loro futuro. L'unica idea che il primo ministro abbia in questi anni avuto è consigliare alle ragazze o ai ragazzi in difficoltà di sposare uno dei suoi figli.
Con lo slogan Il futuro è dei giovani e del loro lavoro, anche la Cgil Bat sfilerà, in occasione della manifestazione nazionale del 27 novembre a Roma, in corteo verso piazza San Giovanni per chiedere una politica di redistribuzione in favore dei lavoratori e dei pensionati avanzando delle proposte. L'inserimento, per esempio, di una tassazione unica sulle rendite finanziarie da portare al 20% o l'istituzione della quattordicesima per i pensionati, tanto per citarne qualcuna.
Bisogna invertire la marcia prima che sia troppo tardi – dice Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – e per questo anche noi della Cgil Bat con 21 pullman e oltre 1000 persone provenienti da tutta la provincia di Barletta – Andria – Trani saremo nella capitale sabato per difendere il lavoro, le pensioni ed il welfare. Chiederemo attenzione verso i problemi del sud e ci faremo portavoce delle istanze della nuova provincia. Per questo – conclude Antonucci – invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori, i giovani, i pensionati ed i disoccupati ad essere con noi, anche se non fisicamente, sabato mattina perché le fasce più deboli della società non debbano essere le sole a pagare il prezzo della crisi. Noi della Cgil Bat non accettiamo che si tolga la speranza ai giovani sul loro futuro».
«Il tasso di disoccupazione, che già tocca livelli preoccupanti, aumenterà nei prossimi anni se nell'agenda dell'esecutivo non verrà data priorità ad una politica seria di interventi per lo sviluppo e per la crescita del Paese. Questo Governo ha tolto qualsiasi speranza ai giovani sul loro futuro andando a colpire perfino il precariato che, al momento, è l'unica possibilità lavorativa delle nuove generazioni. È arrivato il momento che a Palazzo Chigi si cominci davvero a pensare all'Italia del domani, mezzogiorno compreso.
Il piano per il sud si è rivelato una scatola vuota. Si pensi al territorio della nuova provincia un tempo oasi felice del tessile, dell'abbigliamento e del calzaturiero. Di fronte alle migliaia di lavoratori in cassa integrazione ed alle decine di aziende che chiudono i battenti anche a causa della mancanza degli ordinativi e della concorrenza sleale, la politica cosa ha fatto?
Il premier, Silvio Berlusconi, e il ministro, Giulio Tremonti, rispondono alle difficoltà dei lavoratori e delle famiglie con una manovra economica iniqua e antisolidale, priva di qualsiasi prospettiva e che va a gravare pesantemente sul pubblico impiego bloccando i contratti nazionali di lavoro per 3 anni. Colpisce tutti: sposta di un anno l'accesso alla pensione intervenendo sulle finestre di uscita e mette a repentaglio la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori con un provvedimento che prevede la soppressione di un istituto come l'Ispesl che rappresenta uno dei centri più avanzati di ricerca per le misure antinfortunistiche nei posti di lavoro. Non solo, non c'è traccia di un progetto o una semplice proposta che possa riguardare i giovani ed il loro futuro. L'unica idea che il primo ministro abbia in questi anni avuto è consigliare alle ragazze o ai ragazzi in difficoltà di sposare uno dei suoi figli.
Con lo slogan Il futuro è dei giovani e del loro lavoro, anche la Cgil Bat sfilerà, in occasione della manifestazione nazionale del 27 novembre a Roma, in corteo verso piazza San Giovanni per chiedere una politica di redistribuzione in favore dei lavoratori e dei pensionati avanzando delle proposte. L'inserimento, per esempio, di una tassazione unica sulle rendite finanziarie da portare al 20% o l'istituzione della quattordicesima per i pensionati, tanto per citarne qualcuna.
Bisogna invertire la marcia prima che sia troppo tardi – dice Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – e per questo anche noi della Cgil Bat con 21 pullman e oltre 1000 persone provenienti da tutta la provincia di Barletta – Andria – Trani saremo nella capitale sabato per difendere il lavoro, le pensioni ed il welfare. Chiederemo attenzione verso i problemi del sud e ci faremo portavoce delle istanze della nuova provincia. Per questo – conclude Antonucci – invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori, i giovani, i pensionati ed i disoccupati ad essere con noi, anche se non fisicamente, sabato mattina perché le fasce più deboli della società non debbano essere le sole a pagare il prezzo della crisi. Noi della Cgil Bat non accettiamo che si tolga la speranza ai giovani sul loro futuro».
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