
Politica
«Meno soldi ai cantanti, più soldi per lo sport»
E' la provocatoria proposta dei Verdi. «Un Elton John in meno, in cambio di una squadra sportiva»
Trani - venerdì 4 marzo 2011
«Un Elton John in meno, in cambio di una squadra sportiva in grado di investire di più sugli atleti del territorio. Perché, solo considerando lo sport come fattore di progresso sociale, è possibile elargire soldi pubblici». E' la proposta-provocazione dei Verdi che, dopo la vittoria della squadra di calcio locale al termine dello scorso campionato, sostennero che le vittorie sportive, per avere un vero significato per il territorio avrebbero, dovuto avere una ricaduta positiva in termini sociali: cioè creare strutture sportive pubbliche migliori e in tutti i quartieri, incentivare la partecipazione giovanile, curare i ragazzi.
«Il fatto che la dirigenza che aveva guidato la squadra alla vittoria del campionato, sacrificando però il settore giovanile e quindi le risorse sia tecniche sia atletiche locali – dice subito Michele di Gregorio, il capogruppo consiliare - per noi non era un esempio da vantare e da ossequiare come invece molti a Trani, amministratori e non, hanno fatto. Lo sport in quanto tale deve avere una funzione sociale».
«Non molti anni addietro – aggiunge il consigliere Francesco Laurora - era possibile giocare per strada: ora per fare sport bisogna pagare. Per questo abbiamo chiesto a gran voce l'apertura delle palestre scolastiche ai ragazzi o la creazione di piccole strutture sportive pubbliche di quartiere. Lo abbiamo detto allora e lo ripetiamo ancora oggi, alla luce di quello che dopo quel lampo di gioia è accaduto alla nostra società di calcio che dopo essere stata sedotta è stata abbandonata al suo destino».
Per questo i Verdi, considerato il periodo di vacche magre per la pubblica amministrazione, invitano Palazzo di città a fare delle scelte precise, seguendo le priorità legate alle esigenze di vita concrete dei cittadini, perché lo sport e la squadra di calcio appartengono a tutta la città. «Per questo – concludono di Gregorio e Laurora – ci permettiamo di suggerire di individuare le poche necessarie risorse, salvo verificare soluzioni migliori, attraverso una variazione di bilancio prelevandole dai capitoli di spesa destinate al prossimo cartellone estivo con l'impegno della valorizzazione dei giovani atleti locali».
«Il fatto che la dirigenza che aveva guidato la squadra alla vittoria del campionato, sacrificando però il settore giovanile e quindi le risorse sia tecniche sia atletiche locali – dice subito Michele di Gregorio, il capogruppo consiliare - per noi non era un esempio da vantare e da ossequiare come invece molti a Trani, amministratori e non, hanno fatto. Lo sport in quanto tale deve avere una funzione sociale».
«Non molti anni addietro – aggiunge il consigliere Francesco Laurora - era possibile giocare per strada: ora per fare sport bisogna pagare. Per questo abbiamo chiesto a gran voce l'apertura delle palestre scolastiche ai ragazzi o la creazione di piccole strutture sportive pubbliche di quartiere. Lo abbiamo detto allora e lo ripetiamo ancora oggi, alla luce di quello che dopo quel lampo di gioia è accaduto alla nostra società di calcio che dopo essere stata sedotta è stata abbandonata al suo destino».
Per questo i Verdi, considerato il periodo di vacche magre per la pubblica amministrazione, invitano Palazzo di città a fare delle scelte precise, seguendo le priorità legate alle esigenze di vita concrete dei cittadini, perché lo sport e la squadra di calcio appartengono a tutta la città. «Per questo – concludono di Gregorio e Laurora – ci permettiamo di suggerire di individuare le poche necessarie risorse, salvo verificare soluzioni migliori, attraverso una variazione di bilancio prelevandole dai capitoli di spesa destinate al prossimo cartellone estivo con l'impegno della valorizzazione dei giovani atleti locali».
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