
Enti locali
Modugno va via ma ha già chiesto di tornare
Presentato il ricorso al tribunale del lavoro per la stabilizzazione. L’udienza davanti al giudice è fissata il 4 luglio
Trani - domenica 2 giugno 2013
12.48
Antonio Modugno dall'1 giugno ha lasciato il comando della Polizia locale di Trani per trasferirsi – con analogo ruolo – nel Comune di Cisternino in virtù di un concorso vinto. L'amministrazione – senza rimpianti – ha avallato la sua scelta concedendogli il nulla osta. Modugno però potrebbe non aver concluso la sua avventura tranese.
Fallita la mancata conciliazione col Comune (per la quale è in corso ancora un'indagine della magistratura), in questi giorni è stato presentato dai legali foggiani di Modugno, presso il tribunale del lavoro di Trani, un ricorso col quale il comandante chiede al giudice di accertare e dichiarare l'inefficacia e l'illegittimità della revoca dell'incarico dirigenziale a tempo determinato di dirigente della sesta ripartizione e di riconoscergli la riconversione del rapporto di lavoro subordinato di natura dirigenziale a tempo pieno e indeterminato. Modugno chiede inoltre la condanna dell'amministrazione al pagamento a titolo risarcitorio delle differenze retributive da lui maturate dal 13 giugno 2012 ad oggi.
In caso di mancato accoglimento della sua richiesta di stabilizzazione, Modugno chiede in ogni caso il diritto al pagamento da parte del Comune di Trani, in relazione agli incarichi ricevuti dall'ex sindaco Giuseppe Tarantini, delle differenze retributive (da determinarsi in separata sede) maturate a titolo di retribuzione di risultato e buoni pasto.
Antonio Modugno era giunto a Trani, a seguito di mobilità volontaria dal Comune di Casamassima, l'1 febbraio del 2005 con la qualifica di funzionario e comandante del Corpo di Polizia locale. Nel 2010 il sindaco Tarantini decise di nominarlo dirigente comunale. Modugno si è occupato nei 2 anni da dirigente, della prima e della sesta ripartizione del Comune di Trani. Il 12 giugno del 2012 il neo eletto sindaco Gigi Riserbato decise di revocargli l'incarico.
L'udienza davanti al giudice del lavoro è fissata il 4 luglio.
Fallita la mancata conciliazione col Comune (per la quale è in corso ancora un'indagine della magistratura), in questi giorni è stato presentato dai legali foggiani di Modugno, presso il tribunale del lavoro di Trani, un ricorso col quale il comandante chiede al giudice di accertare e dichiarare l'inefficacia e l'illegittimità della revoca dell'incarico dirigenziale a tempo determinato di dirigente della sesta ripartizione e di riconoscergli la riconversione del rapporto di lavoro subordinato di natura dirigenziale a tempo pieno e indeterminato. Modugno chiede inoltre la condanna dell'amministrazione al pagamento a titolo risarcitorio delle differenze retributive da lui maturate dal 13 giugno 2012 ad oggi.
In caso di mancato accoglimento della sua richiesta di stabilizzazione, Modugno chiede in ogni caso il diritto al pagamento da parte del Comune di Trani, in relazione agli incarichi ricevuti dall'ex sindaco Giuseppe Tarantini, delle differenze retributive (da determinarsi in separata sede) maturate a titolo di retribuzione di risultato e buoni pasto.
Antonio Modugno era giunto a Trani, a seguito di mobilità volontaria dal Comune di Casamassima, l'1 febbraio del 2005 con la qualifica di funzionario e comandante del Corpo di Polizia locale. Nel 2010 il sindaco Tarantini decise di nominarlo dirigente comunale. Modugno si è occupato nei 2 anni da dirigente, della prima e della sesta ripartizione del Comune di Trani. Il 12 giugno del 2012 il neo eletto sindaco Gigi Riserbato decise di revocargli l'incarico.
L'udienza davanti al giudice del lavoro è fissata il 4 luglio.
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