
Politica
Ospedale, «Coinvolgiamo Molfetta e Corato»
Cuccovillo commenta le recenti dichiarazioni del sindaco di Trani. Per il segretario socialista Trani ha fatto poco e niente
Trani - sabato 21 maggio 2011
10.55
Nicola Cuccovillo, segretario del partito Socialista di Trani, guarda con favore alla convocazione di un Consiglio comunale sulla sanità locale e sul futuro dell'ospedale unico con Bisceglie. «Questa strada – dice Cuccovillo – è l'unica che ci può far sperare di evitare la chiusura del San Nicola Pellegrino per logoramento ed esaurimento».
Cuccovillo commenta le recenti dichiarazioni del sindaco di Trani che si era dichiarato «disturbato relativamente» dalla recente presa di posizione del centrosinistra che ha chiesto il confronto in aula sull'argomento. «Tarantini, grande funambolo del linguaggio, sta cercando di buttarla in casciara così da nascondere quello che è ormai chiaro alla cittadinanza è cioè che sul tema dell'ospedale è stato completamente inadempiente in quanto non ha mai sollecitato o dato l'impulso a discuterne in Consiglio comunale. E questo è ancora più grave se pensiamo che Tarantini è un operatore del settore ed era certamente a conoscenza che sin dal 2008 esisteva il cosiddetto piano attuativo locale che prevedeva la realizzazione di un'unica struttura ospedaliera dove far confluire gli ospedali di Trani e Bisceglie. E qualora se ne fosse dimenticato, c'erano stati incontri e sollecitazioni da parte dell'assessorato regionale alla sanità e svariati comunicati di associazioni tranesi oltre che del partito socialista. E ciliegina sulle dimenticanze, a marzo 2010 la Regione aveva dato il via libera al project financing e quindi al partenariato pubblico-privato per l'ospedale unico Trani-Bisceglie. Ed allora perché questa inerzia così pervicace?».
Cuccovillo avanza dei sospetti. «Noi socialisti non vogliamo assolutamente credere alle voci per cui si sono voluti evitare contrasti con i politici del centrodestra di Bisceglie che probabilmente propendevano per la realizzazione di un'ospedale unico Bisceglie-Molfetta, ma è certo che linguacchio ora c'è ed è bello grosso. Infatti nelle pieghe dello sconcertante sonno di quest'amministrazione di centrodestra (con un pochettino di sponda dei partiti del centrosinistra che siedono in Consiglio comunale), è arrivata come una mazzata una nuova direttiva del governo Berlusconi che prevede la possibilità di costruire nuovi ospedali solo per bacini di utenza superiori a 200.000 abitanti. Il nostro ospedale è kaput. I nostri concittadini saranno ancor più penalizzati».
Il segretario socialista rinnova al sindaco di Trani una possibilità già avanzata in un precedente comunicato: «Bisogna accordarsi, oltre che con Bisceglie, anche con qualche altra città vicina e quindi o con Molfetta o Corato, con cui ci sarebbe anche un doppio significato strategico. Supereremmo la soglia prevista e recupereremmo il tempo perso. A Tarantini chiediamo di attivarsi sin d'ora con le amministrazioni di queste due città le quali, essendo della stasse politica, non dovrebbero fare ostruzionismo. Anche se non facciamo (né faremo mai) parte del centrodestra, in questo caso, nell'interesse cittadino, tifiamo per il sindaco auspicando che riesca a portare buone notizie dalle trattative così da rendere fruttuoso il Consiglio comunale».
Cuccovillo commenta le recenti dichiarazioni del sindaco di Trani che si era dichiarato «disturbato relativamente» dalla recente presa di posizione del centrosinistra che ha chiesto il confronto in aula sull'argomento. «Tarantini, grande funambolo del linguaggio, sta cercando di buttarla in casciara così da nascondere quello che è ormai chiaro alla cittadinanza è cioè che sul tema dell'ospedale è stato completamente inadempiente in quanto non ha mai sollecitato o dato l'impulso a discuterne in Consiglio comunale. E questo è ancora più grave se pensiamo che Tarantini è un operatore del settore ed era certamente a conoscenza che sin dal 2008 esisteva il cosiddetto piano attuativo locale che prevedeva la realizzazione di un'unica struttura ospedaliera dove far confluire gli ospedali di Trani e Bisceglie. E qualora se ne fosse dimenticato, c'erano stati incontri e sollecitazioni da parte dell'assessorato regionale alla sanità e svariati comunicati di associazioni tranesi oltre che del partito socialista. E ciliegina sulle dimenticanze, a marzo 2010 la Regione aveva dato il via libera al project financing e quindi al partenariato pubblico-privato per l'ospedale unico Trani-Bisceglie. Ed allora perché questa inerzia così pervicace?».
Cuccovillo avanza dei sospetti. «Noi socialisti non vogliamo assolutamente credere alle voci per cui si sono voluti evitare contrasti con i politici del centrodestra di Bisceglie che probabilmente propendevano per la realizzazione di un'ospedale unico Bisceglie-Molfetta, ma è certo che linguacchio ora c'è ed è bello grosso. Infatti nelle pieghe dello sconcertante sonno di quest'amministrazione di centrodestra (con un pochettino di sponda dei partiti del centrosinistra che siedono in Consiglio comunale), è arrivata come una mazzata una nuova direttiva del governo Berlusconi che prevede la possibilità di costruire nuovi ospedali solo per bacini di utenza superiori a 200.000 abitanti. Il nostro ospedale è kaput. I nostri concittadini saranno ancor più penalizzati».
Il segretario socialista rinnova al sindaco di Trani una possibilità già avanzata in un precedente comunicato: «Bisogna accordarsi, oltre che con Bisceglie, anche con qualche altra città vicina e quindi o con Molfetta o Corato, con cui ci sarebbe anche un doppio significato strategico. Supereremmo la soglia prevista e recupereremmo il tempo perso. A Tarantini chiediamo di attivarsi sin d'ora con le amministrazioni di queste due città le quali, essendo della stasse politica, non dovrebbero fare ostruzionismo. Anche se non facciamo (né faremo mai) parte del centrodestra, in questo caso, nell'interesse cittadino, tifiamo per il sindaco auspicando che riesca a portare buone notizie dalle trattative così da rendere fruttuoso il Consiglio comunale».
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