Enti locali
Passaggio a livello, si profila una marcia su Roma
Vincolo al muro di villa Bini, Di Savino vuol giocarsi un'altra carta. Il secondo forum è iniziato fra urla e contestazioni
Trani - martedì 14 giugno 2011
E' iniziato fra urla e contestazioni il secondo forum organizzato dall'amministrazione comunale per esporre ai cittadini le progettualità (previste per il quartiere Stadio) da candidare a finanziamento regionale nell'ambito dei piani integrati di rigenerazione urbana (bandi in scadenza il 6 luglio). Assente Tarantini, a confrontarsi con gli abitanti del quartiere sono stati l'assessore ai lavori pubblici Piero Di Savino, l'architetto Vito Sgobba ed il dirigente all'urbanistica Giuseppe Affatato.
I cittadini si sono sfogati: troppe cose non vanno in quella zona. La gente chiede sicurezza, vigili, più pulizia, illuminazione adeguata, spazi d'aggregazione e soprattutto una risposta concreta sui grandi temi del quartiere: il completamento del rudere di via Di Vittorio destinato ad ospitare un asilo, la realizzazione del sottopasso pedonale da piazza XX settembre a via del Ponte romano, il progetto di chiusura dell'ultimo passaggio a livello ed i problemi di convivenza con la statale 16 bis. Evidentemente, l'episodio del tir della Barilla fuori strada non è stato ancora metabolizzato. La situazione si è poi tranquillizzata col passare dei minuti, così da permettere lo svolgimento del forum con animi assolutamente distesi e con toni civili.
Sulla soppressione del passaggio a livello di via Corato, i cittadini hanno chiesto chiarimenti all'assessore sulla linea che l'amministrazione intende adottare a fronte del vincolo posto dalla Soprintendenza sul muro di villa Bini che impedisce la realizzazione di un sottopasso veicolare. Di Savino ha annunciato ancora battaglia: «Vogliamo organizzare una delegazione e chiedere un incontro a Roma, al Ministero, per cercare di far ragionare chi si oppone all'arretramento di un muro che non ha alcun pregio e che purtroppo ostacola i nostri progetti iniziali. Detto questo, non possiamo non cautelarci. Bisogna lavorare su un'alternativa ed in questa ottica nasce l'ipotesi del sovrappasso ciclopedonale, un'idea che non dispiace a molti residenti. Prima di procedere, vogliamo impegnarci in un altro tentativo diplomatico con il Ministero».
I cittadini si sono sfogati: troppe cose non vanno in quella zona. La gente chiede sicurezza, vigili, più pulizia, illuminazione adeguata, spazi d'aggregazione e soprattutto una risposta concreta sui grandi temi del quartiere: il completamento del rudere di via Di Vittorio destinato ad ospitare un asilo, la realizzazione del sottopasso pedonale da piazza XX settembre a via del Ponte romano, il progetto di chiusura dell'ultimo passaggio a livello ed i problemi di convivenza con la statale 16 bis. Evidentemente, l'episodio del tir della Barilla fuori strada non è stato ancora metabolizzato. La situazione si è poi tranquillizzata col passare dei minuti, così da permettere lo svolgimento del forum con animi assolutamente distesi e con toni civili.
Sulla soppressione del passaggio a livello di via Corato, i cittadini hanno chiesto chiarimenti all'assessore sulla linea che l'amministrazione intende adottare a fronte del vincolo posto dalla Soprintendenza sul muro di villa Bini che impedisce la realizzazione di un sottopasso veicolare. Di Savino ha annunciato ancora battaglia: «Vogliamo organizzare una delegazione e chiedere un incontro a Roma, al Ministero, per cercare di far ragionare chi si oppone all'arretramento di un muro che non ha alcun pregio e che purtroppo ostacola i nostri progetti iniziali. Detto questo, non possiamo non cautelarci. Bisogna lavorare su un'alternativa ed in questa ottica nasce l'ipotesi del sovrappasso ciclopedonale, un'idea che non dispiace a molti residenti. Prima di procedere, vogliamo impegnarci in un altro tentativo diplomatico con il Ministero».