Politica
Portata via dal cimitero di Trani una statua di bronzo di quasi due metri
E nessuno ha visto nulla
Trani - sabato 17 luglio 2010
La domanda è semplice: può svanire nel nulla una statua di bronzo di 160 centimetri collocata davanti ad una cappella privata nel viale centrale del cimitero senza che nessuno abbia visto nulla e senza alcun segno di scasso all'ingresso? La risposta è altrettanto semplice: a Trani si può.
La scultura, realizzata in Belgio e risalente agli inizi del ‘900 è stata portata via alcune settimane fa dal cimitero tranese. I proprietari della cappella hanno sporto denuncia ai Carabinieri. La statua, come si evince dalla foto, era posizionata all'ingresso della capella, sul lato sinistro. Di quel manufatto resta adesso solo la base di appoggio oltre che alcuni frammenti di pietra divelti dalla scalinata di accesso alla cappella. Nessuno ha visto nulla, men che meno il custode, ascoltato dagli agenti di polizia locale che hanno avuto il compito di constatare il furto che, stando ad alcune testimonianze, sarebbe avvenuto di mattina.

Non è la prima volta che si verificano furti all'interno del cimitero. «Sta diventando un supermercato all'aperto di arredi e bronzo» dice preoccupato Roberto Visibelli (Forza Trani): «Prendiamo atto che a Trani, oltre a non esserci pace per i vivi, non c'è pace neanche per i morti. L'escalation di furti nel cimitero dimostra come non vi sia alcun tipo di attenzione da parte dell'Ente comunale per un luogo diventato noto soltanto per vicende giudiziarie ed appetibile per interessi commerciali legati al project financing che il Consiglio comunale ha inteso condividere approvandone lo schema di convenzione. In attesa di fare affari, nessuno però si preoccupa di garantirne sicurezza e pubblico decoro».
Visibelli denuncia anche le condizioni di totale abbandono in cui giacciono moltissimi monumenti funebri presenti sul viale centrale, in particolare segnala il caso del monumento a ricordo del famoso Savino Scocchera, Senatore del Regno d'Italia con nomina regia e consigliere provinciale.
La scultura, realizzata in Belgio e risalente agli inizi del ‘900 è stata portata via alcune settimane fa dal cimitero tranese. I proprietari della cappella hanno sporto denuncia ai Carabinieri. La statua, come si evince dalla foto, era posizionata all'ingresso della capella, sul lato sinistro. Di quel manufatto resta adesso solo la base di appoggio oltre che alcuni frammenti di pietra divelti dalla scalinata di accesso alla cappella. Nessuno ha visto nulla, men che meno il custode, ascoltato dagli agenti di polizia locale che hanno avuto il compito di constatare il furto che, stando ad alcune testimonianze, sarebbe avvenuto di mattina.

Non è la prima volta che si verificano furti all'interno del cimitero. «Sta diventando un supermercato all'aperto di arredi e bronzo» dice preoccupato Roberto Visibelli (Forza Trani): «Prendiamo atto che a Trani, oltre a non esserci pace per i vivi, non c'è pace neanche per i morti. L'escalation di furti nel cimitero dimostra come non vi sia alcun tipo di attenzione da parte dell'Ente comunale per un luogo diventato noto soltanto per vicende giudiziarie ed appetibile per interessi commerciali legati al project financing che il Consiglio comunale ha inteso condividere approvandone lo schema di convenzione. In attesa di fare affari, nessuno però si preoccupa di garantirne sicurezza e pubblico decoro».
Visibelli denuncia anche le condizioni di totale abbandono in cui giacciono moltissimi monumenti funebri presenti sul viale centrale, in particolare segnala il caso del monumento a ricordo del famoso Savino Scocchera, Senatore del Regno d'Italia con nomina regia e consigliere provinciale.
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