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Politica
Raffaella Merra (Azione Trani): “L'abbandono scolastico è una ferita sociale, servono progetti concreti”
Le proposte per rispondere all'emergenza: un "Patto Educativo di Comunità", uno "Sportello di Orientamento Permanente" e la "Scuola Aperta 2.0"
Trani - martedì 26 agosto 2025
7.29 Comunicato Stampa
Il Coordinamento di Azione Trani, con un comunicato stampa, lancia l'allarme sul fenomeno della dispersione scolastica, una problematica che riguarda anche Trani e che considera un'emergenza sociale per il territorio. Partendo da dati preoccupanti, il partito non si limita alla denuncia, ma elabora proposte sottolineando l'urgenza di un approccio preventivo e strategico, definendo la lotta all'abbandono scolastico come il più importante investimento per il futuro della comunità. Questo il comunicato a firma di Raffaella Merra:
I dati sull'abbandono scolastico nella nostra provincia rappresentano un allarme che non possiamo più ignorare. A nome di Azione Trani, riteniamo che la lotta alla dispersione non sia solo un dovere morale, ma un investimento strategico e fondamentale riguardante il futuro della nostra comunità. Riteniamo che sia meglio prevenire certi fenomeni con progettualità dedicate, mirate, strategiche. Secondo dati recenti e da poco disponibili, di cui Azione è entrata in possesso e relativi all'anno scolastico 2022/2023, nella provincia di Barletta-Andria-Trani si sono registrati 584 casi di abbandono scolastico "esplicito". Questo numero, sebbene inferiore in termini assoluti rispetto a province demograficamente più grandi come Bari, rappresenta un segnale d'allarme importante. Nello specifico contesto territoriale, la BAT si colloca in una posizione intermedia nel panorama pugliese, affrontando le medesime criticità socio- economiche che alimentano il fenomeno in tutta la regione.
Oltre all'abbandono esplicito, anche nella BAT è rilevante il fenomeno della dispersione "implicita", rappresentata dalla percentuale di studenti che, pur arrivando al diploma, non raggiungono le competenze minime adeguate secondo le rilevazioni INVALSI. Questo indica una fragilità del sistema che va oltre la semplice fuoriuscita dalla scuola. I 584 studenti che hanno lasciato prematuramente i banchi nella provincia BAT non sono solo una statistica, ma rappresentano 584 progetti di vita a rischio, un capitale umano che la nostra città non può permettersi di perdere.
Sappiamo che il fenomeno ha radici profonde: povertà educativa, disagio sociale e un sistema di orientamento spesso inadeguato a intercettare le vere attitudini dei ragazzi. Di fronte a questa emergenza, non bastano più interventi sporadici o affidati solo alla buona volontà delle singole scuole, che già operano in condizioni difficili. È necessario un cambio di passo, una strategia comunale integrata e coraggiosa. Per questo motivo Azione Trani non si limita alla denuncia, ma avanza tre proposte progettuali concrete per costruire una rete di protezione efficace attorno ai nostri studenti.
I dati sull'abbandono scolastico nella nostra provincia rappresentano un allarme che non possiamo più ignorare. A nome di Azione Trani, riteniamo che la lotta alla dispersione non sia solo un dovere morale, ma un investimento strategico e fondamentale riguardante il futuro della nostra comunità. Riteniamo che sia meglio prevenire certi fenomeni con progettualità dedicate, mirate, strategiche. Secondo dati recenti e da poco disponibili, di cui Azione è entrata in possesso e relativi all'anno scolastico 2022/2023, nella provincia di Barletta-Andria-Trani si sono registrati 584 casi di abbandono scolastico "esplicito". Questo numero, sebbene inferiore in termini assoluti rispetto a province demograficamente più grandi come Bari, rappresenta un segnale d'allarme importante. Nello specifico contesto territoriale, la BAT si colloca in una posizione intermedia nel panorama pugliese, affrontando le medesime criticità socio- economiche che alimentano il fenomeno in tutta la regione.
Oltre all'abbandono esplicito, anche nella BAT è rilevante il fenomeno della dispersione "implicita", rappresentata dalla percentuale di studenti che, pur arrivando al diploma, non raggiungono le competenze minime adeguate secondo le rilevazioni INVALSI. Questo indica una fragilità del sistema che va oltre la semplice fuoriuscita dalla scuola. I 584 studenti che hanno lasciato prematuramente i banchi nella provincia BAT non sono solo una statistica, ma rappresentano 584 progetti di vita a rischio, un capitale umano che la nostra città non può permettersi di perdere.
Sappiamo che il fenomeno ha radici profonde: povertà educativa, disagio sociale e un sistema di orientamento spesso inadeguato a intercettare le vere attitudini dei ragazzi. Di fronte a questa emergenza, non bastano più interventi sporadici o affidati solo alla buona volontà delle singole scuole, che già operano in condizioni difficili. È necessario un cambio di passo, una strategia comunale integrata e coraggiosa. Per questo motivo Azione Trani non si limita alla denuncia, ma avanza tre proposte progettuali concrete per costruire una rete di protezione efficace attorno ai nostri studenti.
- La prima proposta è rappresentata da un "Patto Educativo di Comunità: Trani Rete Scuola". Proponiamo a tal proposito l'istituzione di un tavolo permanente, coordinato dal Comune, che metta in rete in modo strutturato Scuole, Servizi Sociali, Terzo Settore, associazioni sportive e, soprattutto, imprese locali. L'obiettivo è duplice: intercettare il disagio, creando un sistema di monitoraggio condiviso per identificare i primi segnali di abbandono e dare vita a vere e proprie opportunità, offrendo percorsi di alternanza scuola-lavoro di alta qualità e tirocini formativi che mostrino ai ragazzi un collegamento reale tra lo studio e un futuro professionale gratificante qui, nella nostra città.
- La seconda proposta è lo "Sportello Orientamento Permanente: Progetta il Tuo Futuro". L'orientamento non può essere un evento confinato alla terza media. Chiediamo la creazione di uno sportello comunale permanente, fisico e digitale, gestito da professionisti (orientatori, psicologi, educatori) che offra supporto continuo a studenti e famiglie. Questo servizio dovrà guidare i ragazzi e le famiglie non solo nella scelta iniziale, ma anche nei passaggi intermedi tra diversi indirizzi di studio, contrastando l'idea che un errore di scelta debba trasformarsi in un fallimento. Questo progetto vuole inoltre offrire supporto psicologico per affrontare l'ansia e la demotivazione.
- La terza proposta consiste ne "La Scuola Aperta 2.0: "Spazi per Crescere". In questo progetto le scuole dovranno diventare veri e propri presidi sociali aperti al territorio, anche oltre l'orario scolastico. Proponiamo di finanziare progetti per tenere le scuole aperte di pomeriggio e nei fine settimana, offrendo sia laboratori di competenze digitali e di promozione all'approccio educativo e lavorativo integrato e interdisciplinare, per colmare i gap formativi e preparare i giovani ai lavori del futuro, e sia attività sportive e artistiche gratuite o a basso costo, per offrire alternative valide alla strada e creare un ambiente sano di aggregazione.
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