
Enti locali
Refezione scolastica, le precisazioni del Comune sulle procedure di gara
La replica dopo le osservazioni sollevate sulla gara per l’affidamento del servizio
Trani - venerdì 4 luglio 2025
«In merito alle osservazioni sollevate sulla gara per l'affidamento del servizio di refezione scolastica per gli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028, il Comune di Trani - si legge in una nota a firma del dirigente Alessandro Attolico - ritiene doveroso fare chiarezza, riscontrando puntualmente le perplessità sollevate dalle organizzazioni sindacali.
Il primo punto contestato riguarda l'indicazione negli atti di gara, quale contratto collettivo di riferimento, quello del settore "Turismo, Pubblici esercizi, Ristorazione collettiva e commerciale, Alberghi" (codice CNEL H05Z).
Questa scelta, tuttavia, fatta per rispettare una norma che impone alle Stazioni appaltanti di indicare un contratto coerente con il tipo di servizio da affidare, non esclude in alcun modo l'applicazione della legge, la quale stabilisce chiaramente che ogni impresa è tenuta ad applicare il contratto collettivo firmato dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale, e adatto al tipo di attività svolta.
Per questo motivo, quella del CCNL Conflavoro PMI deve essere intesa come una mera indicazione a titolo ricognitivo, inserita unicamente per inquadrare il settore di riferimento dell'appalto e favorire la massima apertura del mercato, nel rispetto dei principi di concorrenza e proporzionalità sanciti dal Codice dei Contratti pubblici. Resta inteso l'obbligo, da parte di chi si aggiudicherà il servizio, di dover garantire le condizioni previste dal contratto più rappresentativo per il settore, che in questo caso è il CCNL individuato dal codice H05Y, firmato da tutte le principali sigle sindacali. Non a caso, proprio quest'ultimo CCNL è stato considerato dal Comune di Trani come riferimento per calcolare i costi del lavoro nella fase di progettazione dell'appalto, anche perché utilizzato dall'operatore uscente.
È importante evidenziare, tuttavia, che tutti i chiarimenti sopra riportati sono stati già formalizzati in un apposito chiarimento ufficiale, pubblicato in data 10 giugno 2025 sulla piattaforma di e-procurement "Appalti&Contratti", che fa parte integrante della documentazione di gara (lex specialis) ed in quanto tale è vincolante per tutti gli operatori economici interessati a partecipare.
L'Amministrazione comunale conferma, in ogni caso, che il rispetto del contratto collettivo applicabile sarà oggetto di puntuale monitoraggio nella fase esecutiva del contratto, al fine di garantire sempre la massima tutela delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori impiegati nel servizio.
Per quanto riguarda, invece, la criticità segnalata rispetto alle modalità di contrattualizzazione del personale impiegato nell'appalto precedente, si chiarisce che l'impresa C.S.F. Costruzioni e Servizi S.r.l. ha operato in qualità di subappaltatrice dell'aggiudicatario Ladisa S.r.l.
È importante sottolineare che, fino ad oggi, nel corso della gestione contrattuale, non erano mai emerse segnalazioni o evidenze oggettive che facessero presupporre irregolarità o violazioni contrattuali. Gli Uffici del Comune di Trani hanno comunque avviato le opportune verifiche per chiarire compiutamente la situazione.
In conclusione, si ritiene opportuno ribadire che il Comune di Trani ha da sempre posto particolare attenzione alla tutela delle condizioni di lavoro del personale impiegato dalle imprese appaltatrici, nella consapevolezza che la qualità dei servizi pubblici passa anche attraverso il riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Non a caso, proprio nella procedura di gara relativa al servizio di refezione scolastica, oltre a garantire il rispetto delle disposizioni normative in materia di lavoro, il Comune di Trani ha ritenuto di rafforzare tale impegno prevedendo specifiche misure volte alla promozione dell'occupazione giovanile e femminile, attribuendo un punteggio premiale a favore degli operatori economici in possesso della certificazione di parità di genere e, infine, raccomandando l'impiego di ingredienti provenienti da aziende etiche e responsabili, in possesso di certificazioni che attestino l'assenza di sfruttamento lavorativo, come ad esempio SA8000, Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, NoCap, Etichetta Etica, ecc.
L'Amministrazione comunale auspica che questo impegno venga riconosciuto come prova concreta della volontà di promuovere un lavoro giusto e servizi pubblici di qualità, ed è pronta a fornire ogni ulteriore chiarimento nell'incontro con le organizzazioni sindacali già fissato per il 9 luglio p.v..»
Il primo punto contestato riguarda l'indicazione negli atti di gara, quale contratto collettivo di riferimento, quello del settore "Turismo, Pubblici esercizi, Ristorazione collettiva e commerciale, Alberghi" (codice CNEL H05Z).
Questa scelta, tuttavia, fatta per rispettare una norma che impone alle Stazioni appaltanti di indicare un contratto coerente con il tipo di servizio da affidare, non esclude in alcun modo l'applicazione della legge, la quale stabilisce chiaramente che ogni impresa è tenuta ad applicare il contratto collettivo firmato dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale, e adatto al tipo di attività svolta.
Per questo motivo, quella del CCNL Conflavoro PMI deve essere intesa come una mera indicazione a titolo ricognitivo, inserita unicamente per inquadrare il settore di riferimento dell'appalto e favorire la massima apertura del mercato, nel rispetto dei principi di concorrenza e proporzionalità sanciti dal Codice dei Contratti pubblici. Resta inteso l'obbligo, da parte di chi si aggiudicherà il servizio, di dover garantire le condizioni previste dal contratto più rappresentativo per il settore, che in questo caso è il CCNL individuato dal codice H05Y, firmato da tutte le principali sigle sindacali. Non a caso, proprio quest'ultimo CCNL è stato considerato dal Comune di Trani come riferimento per calcolare i costi del lavoro nella fase di progettazione dell'appalto, anche perché utilizzato dall'operatore uscente.
È importante evidenziare, tuttavia, che tutti i chiarimenti sopra riportati sono stati già formalizzati in un apposito chiarimento ufficiale, pubblicato in data 10 giugno 2025 sulla piattaforma di e-procurement "Appalti&Contratti", che fa parte integrante della documentazione di gara (lex specialis) ed in quanto tale è vincolante per tutti gli operatori economici interessati a partecipare.
L'Amministrazione comunale conferma, in ogni caso, che il rispetto del contratto collettivo applicabile sarà oggetto di puntuale monitoraggio nella fase esecutiva del contratto, al fine di garantire sempre la massima tutela delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori impiegati nel servizio.
Per quanto riguarda, invece, la criticità segnalata rispetto alle modalità di contrattualizzazione del personale impiegato nell'appalto precedente, si chiarisce che l'impresa C.S.F. Costruzioni e Servizi S.r.l. ha operato in qualità di subappaltatrice dell'aggiudicatario Ladisa S.r.l.
È importante sottolineare che, fino ad oggi, nel corso della gestione contrattuale, non erano mai emerse segnalazioni o evidenze oggettive che facessero presupporre irregolarità o violazioni contrattuali. Gli Uffici del Comune di Trani hanno comunque avviato le opportune verifiche per chiarire compiutamente la situazione.
In conclusione, si ritiene opportuno ribadire che il Comune di Trani ha da sempre posto particolare attenzione alla tutela delle condizioni di lavoro del personale impiegato dalle imprese appaltatrici, nella consapevolezza che la qualità dei servizi pubblici passa anche attraverso il riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Non a caso, proprio nella procedura di gara relativa al servizio di refezione scolastica, oltre a garantire il rispetto delle disposizioni normative in materia di lavoro, il Comune di Trani ha ritenuto di rafforzare tale impegno prevedendo specifiche misure volte alla promozione dell'occupazione giovanile e femminile, attribuendo un punteggio premiale a favore degli operatori economici in possesso della certificazione di parità di genere e, infine, raccomandando l'impiego di ingredienti provenienti da aziende etiche e responsabili, in possesso di certificazioni che attestino l'assenza di sfruttamento lavorativo, come ad esempio SA8000, Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, NoCap, Etichetta Etica, ecc.
L'Amministrazione comunale auspica che questo impegno venga riconosciuto come prova concreta della volontà di promuovere un lavoro giusto e servizi pubblici di qualità, ed è pronta a fornire ogni ulteriore chiarimento nell'incontro con le organizzazioni sindacali già fissato per il 9 luglio p.v..»
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