Vita di città
Rifiuti Zero, il comitato protesta durante il Consiglio Comunale di Trani
Flash-mob sotto Palazzo Palmieri: «L'amministrazione ignora i nostri appelli»
Trani - venerdì 11 ottobre 2013
10.41
Prosegue la protesta del comitato cittadino Rifiuti Zero dopo l'ennesimo rinvio da parte dell'amministrazione comunale di Trani all'adesione al progetto di legge per la salvaguardia dell'ambiente. Durante la seduta di Consiglio Comunale a Palazzo Palmieri un gruppo di attivisti ha dato vita ad un flash-mob di piazza con maschere e cartelli.
«Il coordinamento rifiuti zero - spiegano - protesta contro l'amministrazione di Trani che, ignorando i nostri continui appelli, mostra di sottovalutare la gravità di un problema che riveste invece un'enorme importanza. Perché una scellerata politica in merito alla gestione dei rifiuti non fa altro che alimentare il rischio per la salute dei cittadini, sempre più sommersi da quei rifiuti appunto, che, per la maggior parte in maniera indifferenziata, confluiscono in una discarica ormai diventata una vera e propria bomba ecologica. Abbiamo raccolto circa 1000 firme per la proposta di iniziativa popolare depositata in questi giorni in Parlamento. In Italia sono già 200 i Comuni che hanno aderito alla Strategia Rifiuti Zero, dimostrando che i suoi obiettivi sono ambiziosi, ma tutt'altro che utopistici, mentre dal Comune di Trani l'unica risposta è stata un continuo procrastinare la questione, nel tentativo malcelato di prendere tempo. Nei giorni scorsi avevamo anche tentato di coinvolgere i nostri amministratori invitandoli ufficialmente ad alcuni eventi importanti, come la proiezione di un docu-film dal titolo "Trashed", che offre un quadro veritiero ed allarmante dello stato di salute del nostro pianeta a causa della azione devastatrice dell'uomo, e soprattutto la conferenza di Rossano Ercolini. Quest'ultimo, che ha generosamente accettato l'invito del Coordinamento provinciale Rifiuti Zero, è venuto ad illustrare a Barletta il percorso per arrivare a realizzare la Strategia Rifiuti Zero, di cui è uno degli ideatori e promotori. Ma nonostante l'autorevolezza di questo personaggio che è stato insignito del Goldman Prize 2013, quello che potrebbe essere definito il premio Nobel per l'ambiente, il Sindaco e i componenti del governo cittadino, si sono sottratti a questa rara opportunità di approfondimento delle pratiche virtuose che la Strategia contempla».
«Quello che noi quindi continuiamo a chiedere è che il Comune di Trani, e tutti i Comuni facenti parte dell'Aro e dell'Ato di cui Trani è membro, adottino la Strategia Rifiuti Zero come unica strada per un modello di sviluppo sostenibile, e come sola alternativa a discariche e inceneritori, che attentano irrimediabilmente alla salute di popolazioni e territori. I teschi che abbiamo indossato durante l'iniziativa rappresentano appunto il simbolo di una morte che sempre più aleggia sopra le nostre teste, come l'aumento delle patologie tumorali sta a testimoniare. Il messaggio che abbiamo voluto veicolare con la nostra azione è che siamo stanchi di non ricevere risposte; stanchi della totale inerzia con cui questa amministrazione si rapporta al problema; stanchi dell'illegalità in cui, per loro (ir)responsabilità ci ritroviamo, non avendo nemmeno ottemperato il nostro comune alla prescrizione normativa sul livello minimo da raggiungere di raccolta differenziata; stanchi che a pagarne (letteralmente) le conseguenze saranno i cittadini, sui cui si ripercuoterà la sanzione in arrivo a breve, l'ecotassa, proprio a causa di questa inadempienza. Per questo siamo determinati a mettere in campo ogni "arma" a nostra disposizione pur di destare l'attenzione sul diritto alla salute, diritto di cui il sindaco è istituzionalmente responsabile. E siamo pronti a nuove azioni in cui il livello di protesta sarà sempre maggiore, fino a che non ci saranno fornite le dovute risposte»
«Il coordinamento rifiuti zero - spiegano - protesta contro l'amministrazione di Trani che, ignorando i nostri continui appelli, mostra di sottovalutare la gravità di un problema che riveste invece un'enorme importanza. Perché una scellerata politica in merito alla gestione dei rifiuti non fa altro che alimentare il rischio per la salute dei cittadini, sempre più sommersi da quei rifiuti appunto, che, per la maggior parte in maniera indifferenziata, confluiscono in una discarica ormai diventata una vera e propria bomba ecologica. Abbiamo raccolto circa 1000 firme per la proposta di iniziativa popolare depositata in questi giorni in Parlamento. In Italia sono già 200 i Comuni che hanno aderito alla Strategia Rifiuti Zero, dimostrando che i suoi obiettivi sono ambiziosi, ma tutt'altro che utopistici, mentre dal Comune di Trani l'unica risposta è stata un continuo procrastinare la questione, nel tentativo malcelato di prendere tempo. Nei giorni scorsi avevamo anche tentato di coinvolgere i nostri amministratori invitandoli ufficialmente ad alcuni eventi importanti, come la proiezione di un docu-film dal titolo "Trashed", che offre un quadro veritiero ed allarmante dello stato di salute del nostro pianeta a causa della azione devastatrice dell'uomo, e soprattutto la conferenza di Rossano Ercolini. Quest'ultimo, che ha generosamente accettato l'invito del Coordinamento provinciale Rifiuti Zero, è venuto ad illustrare a Barletta il percorso per arrivare a realizzare la Strategia Rifiuti Zero, di cui è uno degli ideatori e promotori. Ma nonostante l'autorevolezza di questo personaggio che è stato insignito del Goldman Prize 2013, quello che potrebbe essere definito il premio Nobel per l'ambiente, il Sindaco e i componenti del governo cittadino, si sono sottratti a questa rara opportunità di approfondimento delle pratiche virtuose che la Strategia contempla».
«Quello che noi quindi continuiamo a chiedere è che il Comune di Trani, e tutti i Comuni facenti parte dell'Aro e dell'Ato di cui Trani è membro, adottino la Strategia Rifiuti Zero come unica strada per un modello di sviluppo sostenibile, e come sola alternativa a discariche e inceneritori, che attentano irrimediabilmente alla salute di popolazioni e territori. I teschi che abbiamo indossato durante l'iniziativa rappresentano appunto il simbolo di una morte che sempre più aleggia sopra le nostre teste, come l'aumento delle patologie tumorali sta a testimoniare. Il messaggio che abbiamo voluto veicolare con la nostra azione è che siamo stanchi di non ricevere risposte; stanchi della totale inerzia con cui questa amministrazione si rapporta al problema; stanchi dell'illegalità in cui, per loro (ir)responsabilità ci ritroviamo, non avendo nemmeno ottemperato il nostro comune alla prescrizione normativa sul livello minimo da raggiungere di raccolta differenziata; stanchi che a pagarne (letteralmente) le conseguenze saranno i cittadini, sui cui si ripercuoterà la sanzione in arrivo a breve, l'ecotassa, proprio a causa di questa inadempienza. Per questo siamo determinati a mettere in campo ogni "arma" a nostra disposizione pur di destare l'attenzione sul diritto alla salute, diritto di cui il sindaco è istituzionalmente responsabile. E siamo pronti a nuove azioni in cui il livello di protesta sarà sempre maggiore, fino a che non ci saranno fornite le dovute risposte»