Cronaca
Rimessi in libertà due cardellini
Nelle gabbie di un allevatore anche uccelli di specie protetta. Operazione delle Guardie per l'Ambiente e dei Carabinieri di Trani
Trani - sabato 20 ottobre 2012
19.31
Una giornata come tante. Un controllo come tanti. In un locale al piano terra di una piazza qualsiasi di Trani. Dentro coccarde di primo e secondo posto della Foi, la Federazione Ornicoltori Italiani, ma nelle gabbie a parete due uccelli di specie protetta: due peccati mortali per chi alleva per passione, ma si sa la passione è forte, molto forte.
La stessa che le Guardie per l'Ambiente ci mettono a combattere ogni tipo di reato contro l'ambiente e gli animali. Così scatta il blitz organizzato con i Carabinieri della stazione di Trani. Il controllo è rapido e molto schivo e trova riscontro: due cardellini (Carduelis carduelis). Il cardellino è considerato il più attraente tra i fringillidi europei, con la sua faccia rosso acceso e le vistose ali gialle. Per questo bisogna capire prontamente il perché della presenza di tale fauna protetta all'interno di chi partecipa a mostre rilevanti ed è pluripremiato, a maggior ragione all'avvicinarsi della importante "Fiera Mostra Ornitologica Internazionale del Mediterraneo 2012" che si terrà tra qualche giorno presso i padiglioni della Fiera del Levante di Bari. Si sà, il Business degli animali è il terzo dopo armi e droga. Ed in questo momento di particolare crisi ogni mezzo nella sua illegittimità diventa giustificabile. Ma non per questo legale.
«Questo intervento - spiega Pasquale Laterza, presidente della Guardie per l'Ambiente - ci ha lasciati con un sapore particolarmente amaro. Solitamente gli allevatori per passione sono persone scrupolose e molto vicine agli animali che allevano, entrando alcune volte perfino in simbiosi con loro. Sanno e comprendono che strappare dalla libertà gli uccelli selvatici per trattenerli in gabbie sia molto doloroso anche perché è concreto il rischio di farli abituare all'uomo e di far perdere loro le capacità di vivere una vita in libertà. Uno dei due cardellini, per esempio, durante la liberazione è rimasto quasi un minuto sul palmo della mano, libero di volare, ma disorientato e tenendo il capo sempre basso perché il suo fitness appariva abbastanza compresso.
I Cardellini, proprio per le loro condizioni sono stati opportunamente liberati a Corato, nei pressi del corso d'acqua di via vecchia Bisceglie (molto prima del collettore di sbocco del depuratore comunale), un'area che per le condizioni vegetative, qualitative, di clima e disponibilità trofica è risultata perfetta per il rilascio. Proprio lì infatti è presente una splendida colonia di cardellini, come anche pettirossi, ballerine e con grande nostra meraviglia anche usignoli di fiume. E' stato meraviglioso rivederli prendere il volo, in una mattina di sole e priva di vento, dopo essere vissuti all'ombra di un neon che illuminava appena le loro gabbie di ferro.
Un ringraziamento speciale e doveroso – conclude Pasquale Laterza- va al comandante della Stazione dei Carabinieri di Trani, il luogotenente CLEMENTE che con la sua professionalità e sensibilità ha permesso in pochissimo tempo di intervenire e di conseguenza regalare la libertà agli uccelli che adesso sono li a disegnare i loro magici voli».
La stessa che le Guardie per l'Ambiente ci mettono a combattere ogni tipo di reato contro l'ambiente e gli animali. Così scatta il blitz organizzato con i Carabinieri della stazione di Trani. Il controllo è rapido e molto schivo e trova riscontro: due cardellini (Carduelis carduelis). Il cardellino è considerato il più attraente tra i fringillidi europei, con la sua faccia rosso acceso e le vistose ali gialle. Per questo bisogna capire prontamente il perché della presenza di tale fauna protetta all'interno di chi partecipa a mostre rilevanti ed è pluripremiato, a maggior ragione all'avvicinarsi della importante "Fiera Mostra Ornitologica Internazionale del Mediterraneo 2012" che si terrà tra qualche giorno presso i padiglioni della Fiera del Levante di Bari. Si sà, il Business degli animali è il terzo dopo armi e droga. Ed in questo momento di particolare crisi ogni mezzo nella sua illegittimità diventa giustificabile. Ma non per questo legale.
«Questo intervento - spiega Pasquale Laterza, presidente della Guardie per l'Ambiente - ci ha lasciati con un sapore particolarmente amaro. Solitamente gli allevatori per passione sono persone scrupolose e molto vicine agli animali che allevano, entrando alcune volte perfino in simbiosi con loro. Sanno e comprendono che strappare dalla libertà gli uccelli selvatici per trattenerli in gabbie sia molto doloroso anche perché è concreto il rischio di farli abituare all'uomo e di far perdere loro le capacità di vivere una vita in libertà. Uno dei due cardellini, per esempio, durante la liberazione è rimasto quasi un minuto sul palmo della mano, libero di volare, ma disorientato e tenendo il capo sempre basso perché il suo fitness appariva abbastanza compresso.
I Cardellini, proprio per le loro condizioni sono stati opportunamente liberati a Corato, nei pressi del corso d'acqua di via vecchia Bisceglie (molto prima del collettore di sbocco del depuratore comunale), un'area che per le condizioni vegetative, qualitative, di clima e disponibilità trofica è risultata perfetta per il rilascio. Proprio lì infatti è presente una splendida colonia di cardellini, come anche pettirossi, ballerine e con grande nostra meraviglia anche usignoli di fiume. E' stato meraviglioso rivederli prendere il volo, in una mattina di sole e priva di vento, dopo essere vissuti all'ombra di un neon che illuminava appena le loro gabbie di ferro.
Un ringraziamento speciale e doveroso – conclude Pasquale Laterza- va al comandante della Stazione dei Carabinieri di Trani, il luogotenente CLEMENTE che con la sua professionalità e sensibilità ha permesso in pochissimo tempo di intervenire e di conseguenza regalare la libertà agli uccelli che adesso sono li a disegnare i loro magici voli».