Politica
«Salviamo villa Monetti da una vergognosa aggressione urbanistica»
Forza Trani scrive al sindaco-assessore
Trani - venerdì 12 novembre 2010
Dopo l'accorato appello di Legambiente per la difesa di villa Di Corato e della circostante area verde, un altro grido di allarme parte dal movimento Forza Trani in difesa stavolta di villa Monetti, pregevole opera posta all'inizio di via Malcangi. «Combattiamo - spiega Raffaella Di Lernia, presidente del movimento politico - affinché la villa non venga impunemente stravolta, nel menefreghismo dei consiglieri comunali, in un contesto caratterizzato da una diffusa vocazione rinunciataria tra quanti non hanno a cuore la storia di Trani».
Per sollecitare l'attenzione delle Istituzioni, Roberto Visibelli ha scritto una lettera aperta a Pinuccio Tarantini, sindaco ed assessore all'urbanistica in pectore. «In caso di inerzia dell'amministrazione e delle forze politiche tranesi - anticipa Visibelli - Forza Trani interesserà del caso la Soprintendenza ed il ministero competente». Ecco la lettera di Visibelli al primo cittadino:
«In questi giorni abbiamo potuto leggere un accorato appello per la difesa di Villa Di Corato e della circostante area verde. In tale appello vengono citati gli altri casi di immobili ed aree cittadine che sono state o stanno per essere edificate stravolgendo lo stato dei luoghi, pur in presenza di vincoli urbanistici derivanti dal piano urbanistico generale o imposti dalla Sopraintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, tra i quali beni vi è anche villa Monetti. Proprio in relazione a quest'ultima area, in questi giorni è in pubblicazione il permesso di costruire numero 79/2010, di rinnovo del permesso di costruire numero 101/2009, sul suolo in catasto al foglio 15/H (particella 1894 sub 7).

Atteso che l'area della villa Monetti, con annesso giardino risulta vincolata sia dal pug e sia dalla Soprintendenza, tanto che era sorto un contenzioso tra la proprietà dell'area e la Soprintendenza stessa (risoltasi in favore di quest'ultima), avevamo chiesto, con reiterate note, di poter visionare il progetto in questione ed avevamo invitato l'amministrazione comunale a verificare la compatibilità del progetto presentato, con le determinazioni della Soprintendenza. Ciò perché, nel permesso di costruire si fa riferimento ad un nulla osta espresso dalla Soprintendenza nell'agosto 2006, mentre ci risulta che la Soprintendenza si sia espressa diversamente con successivi atti del 2008 (oggetto del contenzioso citato in precedenza). Peraltro, la documentazione della Soprintendenza fa riferimento a particelle catastali con numerazione parzialmente differente, rispetto a quella attuale, per cui non è chiaro quale sia esattamente l'area sottoposta a vincolo.
Avevamo inoltre evidenziato talune nostre perplessità in merito al puntuale rispetto delle prescrizioni del pug vigente. Infine, quand'anche il vincolo fosse parziale, chiediamo come sia possibile conciliare i vincoli imposti dal pug e dalla Soprintendenza, con la necessità di impiantare il cantiere, che di fatto, comporterà la completa distruzione del giardino (in gran parte già avvenuta) di villa Monetti.
Non essendo stati riscontrati in alcun modo, per cui le nostre perplessità rimangono, invitiamo lei e tutti coloro che hanno interesse a che non venga impunemente stravolta l'ennesima area di pregio della nostra città, a verificare ed imporre con fermezza il rispetto delle norme e della legalità».
Per sollecitare l'attenzione delle Istituzioni, Roberto Visibelli ha scritto una lettera aperta a Pinuccio Tarantini, sindaco ed assessore all'urbanistica in pectore. «In caso di inerzia dell'amministrazione e delle forze politiche tranesi - anticipa Visibelli - Forza Trani interesserà del caso la Soprintendenza ed il ministero competente». Ecco la lettera di Visibelli al primo cittadino:
«In questi giorni abbiamo potuto leggere un accorato appello per la difesa di Villa Di Corato e della circostante area verde. In tale appello vengono citati gli altri casi di immobili ed aree cittadine che sono state o stanno per essere edificate stravolgendo lo stato dei luoghi, pur in presenza di vincoli urbanistici derivanti dal piano urbanistico generale o imposti dalla Sopraintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, tra i quali beni vi è anche villa Monetti. Proprio in relazione a quest'ultima area, in questi giorni è in pubblicazione il permesso di costruire numero 79/2010, di rinnovo del permesso di costruire numero 101/2009, sul suolo in catasto al foglio 15/H (particella 1894 sub 7).

Atteso che l'area della villa Monetti, con annesso giardino risulta vincolata sia dal pug e sia dalla Soprintendenza, tanto che era sorto un contenzioso tra la proprietà dell'area e la Soprintendenza stessa (risoltasi in favore di quest'ultima), avevamo chiesto, con reiterate note, di poter visionare il progetto in questione ed avevamo invitato l'amministrazione comunale a verificare la compatibilità del progetto presentato, con le determinazioni della Soprintendenza. Ciò perché, nel permesso di costruire si fa riferimento ad un nulla osta espresso dalla Soprintendenza nell'agosto 2006, mentre ci risulta che la Soprintendenza si sia espressa diversamente con successivi atti del 2008 (oggetto del contenzioso citato in precedenza). Peraltro, la documentazione della Soprintendenza fa riferimento a particelle catastali con numerazione parzialmente differente, rispetto a quella attuale, per cui non è chiaro quale sia esattamente l'area sottoposta a vincolo.
Avevamo inoltre evidenziato talune nostre perplessità in merito al puntuale rispetto delle prescrizioni del pug vigente. Infine, quand'anche il vincolo fosse parziale, chiediamo come sia possibile conciliare i vincoli imposti dal pug e dalla Soprintendenza, con la necessità di impiantare il cantiere, che di fatto, comporterà la completa distruzione del giardino (in gran parte già avvenuta) di villa Monetti.
Non essendo stati riscontrati in alcun modo, per cui le nostre perplessità rimangono, invitiamo lei e tutti coloro che hanno interesse a che non venga impunemente stravolta l'ennesima area di pregio della nostra città, a verificare ed imporre con fermezza il rispetto delle norme e della legalità».
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