
Religioni
San Magno, iniziano le attività pastorali
Domenica la benedizione dell'aula liturgica in via Almirante. La nuova circoscrizione parrocchiale del quartiere stadio
Trani - giovedì 27 gennaio 2011
Domenica 30 gennaio, a Trani, sarà benedetta l'aula liturgica della nuova parrocchia di San Magno, in via Almirante. Il rito segnerà l'avvio ufficiale delle attività pastorali della comunità parrocchiale sotto la guida di Don Dino Cimadomo, primo parroco. La nuova circoscrizione parrocchiale nasce con lo smembramento di una porzione di appartenenti alla Madonna di Fatima, su un asse territoriale che abbraccia gran parte del cosiddetto quartiere Stadio, da viale delle Forze Armate a via Torrente Antico, avendo come linea di confine con la Madonna di Fatima la piazza della caserma Lolli Ghetti.
Per l'inizio delle attività pastorali sarà osservato il seguente programma. Alle 16, in piazza Duomo si darà l'avvio della marcia della pace, a cura dell'Azione Cattolica cittadina, che, percorrendo le vie della città, si concluderà presso i locali sede della nuova parrocchia, in via Giorgio Almirante ai civici 38 e 40. Alle 19.30 verrà officiata la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di Trani, Giovan Battista Pichierri, durante la quale sarà benedetta l'aula liturgica con l'altare, l'ambone e il tabernacolo.
San Magno nacque a Trani verso la fine del II secolo. Sin da piccolo, per aiutare la famiglia, si dedicò alla pastorizia e, consigliato dal padre, comprò un piccolo gregge e devolvette il ricavato prevalentemente ai poveri. Ricevette il battesimo dal vescovo Redento insieme con suo padre. Alla morte di Redento, Magno fu chiamato dal popolo e dal clero a succedergli, rivelandosi ardente di carità e zelo. Si impegnò nella diffusione del Vangelo prima nell'agro di Fondi, poi ad Aquino, città ducale, ed infine presso Anagni. In questa città battezzò una giovane di nome Secondina, che anch'ella come lui sarebbe poi morta martire. Sfuggito alle ire di un certo Tarquinio, Magno si recò a Roma, ma quando era ormai di ritorno fu scovato da alcuni soldati a pregare in una grotta a Fondi. Chiese loro di non ucciderlo subito e così avvenne, ma dopo aver atteso invano e trovatolo morto, lo decapitarono presso Fabreteria, nel Lazio. Curiosa è la storia delle reliquie del santo, che intorno al IX secolo furono traslate a Veroli da un certo Platone. Muca, sovrano saraceno, profanò il luogo gel sepolcro trasformandolo in una stalla. Trovati in seguito i cavalli morti, restò impaurito e gettò fuori le spoglie del santo, invitando gli anagnini ad acquistarlo a prezzo d'oro. Questi accettarono ed alla presenza del vescovo Zaccaria avvenne la traslazione nella cattedrale di Anagni con grande concorso di popolo. Successivamente San Magno fu proclamato patrono della città, ma il santo è inoltre venerato anche a Colle San Magno, sempre in provincia di Frosinone. Questo santo non va confuso con il suo omonimo venerato nel cuneese, leggendario martire della Legione Tebea, anch'egli festeggiato in data odierna. Il Martyrologium Romanum cita comunque solamente San Magno di Anagni.
Don Dino Cimadomo, nato a Terlizzi il 23 agosto 1982 ma residente a Corato, ha sempre frequentato la parrocchia San Giuseppe di Corato. Dal 1997 ha iniziato il percorso di discernimento vocazionale con Don Matteo Martire presso il Seminario arcivescovile di Bisceglie. Nel 2000 ha frequentato l'anno zero presso il Pontificio seminario regionale di Molfetta. Nell'anno accademico 2003/2004 è entrato nel Seminario San Pio X a Chieti, per proseguire nella formazione in vista del presbiterato, conseguendo il Baccalaureato in Sacra teologia presso l'Istituto teologico abruzzese e molisano affiliato alla pontificia Università lateranense il 15 giugno del 2009 con la qualifica di magna cum laude. Nel 2006 ha svolto il ministero dell'accolitato e poi quello del diaconato nella Parrocchia di San Giuseppe di Trani divenendo, dopo l'ordinazione presbiterale (31 ottobre 2007), vicario parrocchiale della stessa. Attualmente è cappellano delle suore adoratrici del sangue di Cristo di Trani, assistente diocesano dell'Azione cattolica ragazzi, membro della commissione diocesana catechesi e dottrina della fede. Guida le comunità neocatecumenali della parrocchia di San Francesco di Trani e insegna religione cattolica presso la scuola media statale Bovio di Trani.
Per l'inizio delle attività pastorali sarà osservato il seguente programma. Alle 16, in piazza Duomo si darà l'avvio della marcia della pace, a cura dell'Azione Cattolica cittadina, che, percorrendo le vie della città, si concluderà presso i locali sede della nuova parrocchia, in via Giorgio Almirante ai civici 38 e 40. Alle 19.30 verrà officiata la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di Trani, Giovan Battista Pichierri, durante la quale sarà benedetta l'aula liturgica con l'altare, l'ambone e il tabernacolo.
San Magno nacque a Trani verso la fine del II secolo. Sin da piccolo, per aiutare la famiglia, si dedicò alla pastorizia e, consigliato dal padre, comprò un piccolo gregge e devolvette il ricavato prevalentemente ai poveri. Ricevette il battesimo dal vescovo Redento insieme con suo padre. Alla morte di Redento, Magno fu chiamato dal popolo e dal clero a succedergli, rivelandosi ardente di carità e zelo. Si impegnò nella diffusione del Vangelo prima nell'agro di Fondi, poi ad Aquino, città ducale, ed infine presso Anagni. In questa città battezzò una giovane di nome Secondina, che anch'ella come lui sarebbe poi morta martire. Sfuggito alle ire di un certo Tarquinio, Magno si recò a Roma, ma quando era ormai di ritorno fu scovato da alcuni soldati a pregare in una grotta a Fondi. Chiese loro di non ucciderlo subito e così avvenne, ma dopo aver atteso invano e trovatolo morto, lo decapitarono presso Fabreteria, nel Lazio. Curiosa è la storia delle reliquie del santo, che intorno al IX secolo furono traslate a Veroli da un certo Platone. Muca, sovrano saraceno, profanò il luogo gel sepolcro trasformandolo in una stalla. Trovati in seguito i cavalli morti, restò impaurito e gettò fuori le spoglie del santo, invitando gli anagnini ad acquistarlo a prezzo d'oro. Questi accettarono ed alla presenza del vescovo Zaccaria avvenne la traslazione nella cattedrale di Anagni con grande concorso di popolo. Successivamente San Magno fu proclamato patrono della città, ma il santo è inoltre venerato anche a Colle San Magno, sempre in provincia di Frosinone. Questo santo non va confuso con il suo omonimo venerato nel cuneese, leggendario martire della Legione Tebea, anch'egli festeggiato in data odierna. Il Martyrologium Romanum cita comunque solamente San Magno di Anagni.
Don Dino Cimadomo, nato a Terlizzi il 23 agosto 1982 ma residente a Corato, ha sempre frequentato la parrocchia San Giuseppe di Corato. Dal 1997 ha iniziato il percorso di discernimento vocazionale con Don Matteo Martire presso il Seminario arcivescovile di Bisceglie. Nel 2000 ha frequentato l'anno zero presso il Pontificio seminario regionale di Molfetta. Nell'anno accademico 2003/2004 è entrato nel Seminario San Pio X a Chieti, per proseguire nella formazione in vista del presbiterato, conseguendo il Baccalaureato in Sacra teologia presso l'Istituto teologico abruzzese e molisano affiliato alla pontificia Università lateranense il 15 giugno del 2009 con la qualifica di magna cum laude. Nel 2006 ha svolto il ministero dell'accolitato e poi quello del diaconato nella Parrocchia di San Giuseppe di Trani divenendo, dopo l'ordinazione presbiterale (31 ottobre 2007), vicario parrocchiale della stessa. Attualmente è cappellano delle suore adoratrici del sangue di Cristo di Trani, assistente diocesano dell'Azione cattolica ragazzi, membro della commissione diocesana catechesi e dottrina della fede. Guida le comunità neocatecumenali della parrocchia di San Francesco di Trani e insegna religione cattolica presso la scuola media statale Bovio di Trani.








































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