Politica
Scarichi a mare, in Provincia si chiede un tavolo tecnico
Presentato un ordine del giorno per il prossimo Consiglio della Bat. Noi siamo di un’altra idea: a quando controlli e sopralluoghi?
Trani - giovedì 27 giugno 2013
16.58
La sesta commissione consiliare della Provincia Bat ha presentato al presidente del consiglio provinciale, Vincenzo Valente, un ordine del giorno per il prossimo Consiglio avente ad oggetto la discussione del problema mare e dello sversamento incontrollato di reflui lungo la fascia costiera dei territori della sesta Provincia, causalmente ricollegato al malfunzionamento di alcuni impianti di depurazione posti a servizio dei Comuni della Bat ed all'immissione in bacini idrici e lame di acque di scarico provenienti da proprietà private.
La sesta commissione suggerisce anche la costituzione di un tavolo tecnico che veda coinvolti rappresentanti della Regione, responsabili della società che gestisce gli impianti di depurazione, ed i vertici delle forze di Polizia locale, deputati al controllo dei territori.
Iniziativa lodevole, per altro, identica nella forma a quella avanzata dal sindaco, Gigi Riserbato, al prefetto della Bat, Carlo Sessa, in occasione del vertice in prefettura sull'iniziativa Mare sicuro 2013.Noi però riteniamo che il tempo dei tavoli sia abbondantemente superato essendo la stagione ormai nel vivo. Tutte queste iniziative – ribadiamo nobilissime – avrebbero avuto maggior senso se poste in essere ad aprile o maggio, non certo a luglio.
La nostra redazione reitera la richiesta di ben altre azioni, poste per altro all'attenzione del primo cittadino: controlli sugli accessi al mare, sopralluoghi concordati con la Capitaneria nelle zone costiere a maggior densità residenziale, campionature a mare, sopralluoghi (seri) ed interventi di pulizia nel collettore alluvionale. Non da meno va sottolineata la necessità di non trovarsi sempre con l'acqua alla gola: le attività di derattizzazione, deblattizzazione, pulizia della spiagge, bonifica dei terreni abbandonati, nella logica della cose, sono operazioni che potrebbero essere tranquillamente pianificate prima dell'estate e non ad estate in corso. Tutto ciò dovrebbe essere prassi se si vuol fare del turismo una risorsa.
La sesta commissione suggerisce anche la costituzione di un tavolo tecnico che veda coinvolti rappresentanti della Regione, responsabili della società che gestisce gli impianti di depurazione, ed i vertici delle forze di Polizia locale, deputati al controllo dei territori.
Iniziativa lodevole, per altro, identica nella forma a quella avanzata dal sindaco, Gigi Riserbato, al prefetto della Bat, Carlo Sessa, in occasione del vertice in prefettura sull'iniziativa Mare sicuro 2013.Noi però riteniamo che il tempo dei tavoli sia abbondantemente superato essendo la stagione ormai nel vivo. Tutte queste iniziative – ribadiamo nobilissime – avrebbero avuto maggior senso se poste in essere ad aprile o maggio, non certo a luglio.
La nostra redazione reitera la richiesta di ben altre azioni, poste per altro all'attenzione del primo cittadino: controlli sugli accessi al mare, sopralluoghi concordati con la Capitaneria nelle zone costiere a maggior densità residenziale, campionature a mare, sopralluoghi (seri) ed interventi di pulizia nel collettore alluvionale. Non da meno va sottolineata la necessità di non trovarsi sempre con l'acqua alla gola: le attività di derattizzazione, deblattizzazione, pulizia della spiagge, bonifica dei terreni abbandonati, nella logica della cose, sono operazioni che potrebbero essere tranquillamente pianificate prima dell'estate e non ad estate in corso. Tutto ciò dovrebbe essere prassi se si vuol fare del turismo una risorsa.