"Pronti alle nuove sfide politiche". Parla Giannetti segretario del PD a Trani

A latere dell'assemblea provinciale, per il rinnovo della segreteria politica del Partito Democratico, che si è tenuta a Trani lo scorso 05 aprile, abbiamo intervistato Antonio Giannetti, Segretario del PD a Trani, sullo stato di salute del partito tranese, sulle alleanze in vista dei prossimi appuntamenti elettivi.

• Lo stato di salute del Pd a Trani. "Attualmente stiamo lavorando bene – esordisce Giannetti - devo dire che da quando mi sono insediato il partito mi ha supportato molto a livello provinciale ed a livello regionale, perché sono stato aiutato in questo processo di traghettamento dalla Segreteria che mi ha preceduto ad oggi. Stiamo lavorando bene, stiamo lavorando in maniera coesa."
• Le iniziali difficoltà. "Inizialmente c'erano state delle divergenze all'interno del partito – afferma il Segretario - che sono state completamente sanate e di questo devo dare atto e ringraziare soprattutto i componenti del partito stesso che mi stanno aiutando e mi stanno supportando in questa azione. Perché comunque una squadra non lavora mai da sola, nessuno è in grado di mantenere la barra dritta se non ha l'equipaggio che lavora nella stessa direzione."
• Gli appuntamenti elettivi. "Noi siamo pronti alle nuove sfide, sia quella regionale che quella comunale – dice Antonio Giannetti - qui a Trani stiamo lavorando anche grazie alla coesione che c'è nel gruppo di centro-sinistra, con i nostri alleati, gli alleati di governo che oggi governano con noi e che si stanno preparando, con noi, alle prossime sfide."
• L'uomo dei ponti e dei traghetti. La comunicazione. Segretario, le viene riconosciuta preparazione e spessore politico, una modalità di fare politica che non viene compresa al 100% dalle persone a cui lei si rivolge, è un problema di linguaggio o di contenuti? "Francamente sono quello che sono, il mio modo di comunicare è questo – afferma candidamente Antonio Giannetti, segretario politico del PD tranese - mi dispiace se qualche volta posso non essere compreso. Forse quello che non mi viene riconosciuto è il fatto che comunico poco, ma come ho avuto modo di chiarire sono un uomo del fare, sono un uomo a cui piace parlare poco e agire tanto. Non mi piacciono le diatribe, non mi piacciono i malumori, non mi piace il veleno che viene sparso spesso e volentieri nell'ambito politico, cerco di essere l'uomo dei ponti, l'uomo dei traghetti, per cui provo a lavorare in un certo modo, in un determinato modo poi, ripeto, se questo viene inteso male, viene frainteso o comunque non viene compreso, questo mi dispiace."