Politica
«Subappalto di piazza Quercia: Di Savino difendendosi ha fatto autogol»
Laurora (Pd): «Non ci troviamo con le date»
Trani - giovedì 28 ottobre 2010
Tommaso Laurora, segretario e consigliere del Pd, non è soddisfatto delle spiegazioni fornite dall'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino, sull'aggiudicazione dei lavori in piazza Quercia e torna sulla questione:
«La risposta dell'assessore ai lavori pubblici Di Savino mi fa sorridere ma al tempo stesso mi preoccupa e apre nuovi scenari in merito. Mi fa sorridere perché liquida la questione con due righe, con tre date che a vederle sembrano perfette per chiudere il cerchio e con la considerazione che non c´è altro da aggiungere, come per dire: "Questo è, questo vi è dovuto e chiusa la storia".
L'atteggiamento dell'assessore mi preoccupa e la dice lunga sul modus operandi di questa amministrazione che continua a ritenere il rispetto delle regole un optional, mi preoccupa perché la storia avrà un suo fine e non ci sarà più nulla da aggiungere (e questo è da vedere) solo quando alla mia interrogazione ufficiale seguiranno le carte fornite dall'ufficio tecnico e non semplici dati verbali dirmati dall'assessore stesso.
Allora comincio io a mettere un pò di carte in tavola allegando alla presente l'attestazione dei requisiti della ditta subappaltatrice certo di non commettere alcuna violazione della privacy in quanto il certificato è regolarmente scaricabile dal sito http://www.avcp.it/. Dalla attestazione si evince che la ditta subappaltatrice è stata attestata nella categoria Og2 (lavori di restauro) da società autorizzata dal Ministero dei lavori pubblici il 18 ottobre 2010 e quindi la sua efficacia parte appunto dal 18 ottobre e non dal 6 ottobre che, di fatto, è solo la data di acquisizione del ramo d'azienda con il quale successivamente la ditta ha chiesto di essere attestata. L'attestazione è stata poi rilasciata. Voglio precisare che io ho denunciato il fatto che la ditta non posseedeba i requisiti alla data di effettivo inizio dei lavori (4 ottobre 2010, vedasi tabellone pubblico) e per di più non li possedeva alla data del 15 ottobre indicata dall'assessore come data di stipula del contratto.
Pertanto ringrazio l'assessore al ramo per l'assist concesso in quanto non fa altro che avvalorare la mia denuncia. Come si fa a firmare e peggio ancora ad approvare una determina dirigenziale da lui stesso citata (la 422 del 14 ottobre 2010) autorizzando un subappalto ad una ditta che entra in possesso dei requisiti solo 4 giorni dopo dall'approvazione della stessa?
Rinnovo l'invito all'assessore ed ai cittadini a controllare sul sito dell'autorità di vigilanza che la validità dell'attestazione ha decorrenza 18 ottobre 2010 e non 12 marzo 2010 come da lui inesattamente riportato. Tutto questo per dimostrare la poca efficienza dell'ufficio tecnico comunale (dovuta a molteplici fattori) e per dimostrare la superficialità dell'amministrazione nel vigilare su procedure di così rilevante importanza e l'arroganza nel rispondere ad un Consigliere comunale e quindi ai cittadini. Ed è proprio questo atteggiamento che mi spinge ad andare oltre e a non chiudere la partita fin quando non avrò come richiesto ufficialmente tutte le carte in merito alla vicenda e solo dopo aver controllato se quello che viene solo detto trova riscontro nei fatti e nelle carte».
Tommaso Laurora
Segretario e consigliere comunale Pd
«La risposta dell'assessore ai lavori pubblici Di Savino mi fa sorridere ma al tempo stesso mi preoccupa e apre nuovi scenari in merito. Mi fa sorridere perché liquida la questione con due righe, con tre date che a vederle sembrano perfette per chiudere il cerchio e con la considerazione che non c´è altro da aggiungere, come per dire: "Questo è, questo vi è dovuto e chiusa la storia".
L'atteggiamento dell'assessore mi preoccupa e la dice lunga sul modus operandi di questa amministrazione che continua a ritenere il rispetto delle regole un optional, mi preoccupa perché la storia avrà un suo fine e non ci sarà più nulla da aggiungere (e questo è da vedere) solo quando alla mia interrogazione ufficiale seguiranno le carte fornite dall'ufficio tecnico e non semplici dati verbali dirmati dall'assessore stesso.
Allora comincio io a mettere un pò di carte in tavola allegando alla presente l'attestazione dei requisiti della ditta subappaltatrice certo di non commettere alcuna violazione della privacy in quanto il certificato è regolarmente scaricabile dal sito http://www.avcp.it/. Dalla attestazione si evince che la ditta subappaltatrice è stata attestata nella categoria Og2 (lavori di restauro) da società autorizzata dal Ministero dei lavori pubblici il 18 ottobre 2010 e quindi la sua efficacia parte appunto dal 18 ottobre e non dal 6 ottobre che, di fatto, è solo la data di acquisizione del ramo d'azienda con il quale successivamente la ditta ha chiesto di essere attestata. L'attestazione è stata poi rilasciata. Voglio precisare che io ho denunciato il fatto che la ditta non posseedeba i requisiti alla data di effettivo inizio dei lavori (4 ottobre 2010, vedasi tabellone pubblico) e per di più non li possedeva alla data del 15 ottobre indicata dall'assessore come data di stipula del contratto.
Pertanto ringrazio l'assessore al ramo per l'assist concesso in quanto non fa altro che avvalorare la mia denuncia. Come si fa a firmare e peggio ancora ad approvare una determina dirigenziale da lui stesso citata (la 422 del 14 ottobre 2010) autorizzando un subappalto ad una ditta che entra in possesso dei requisiti solo 4 giorni dopo dall'approvazione della stessa?
Rinnovo l'invito all'assessore ed ai cittadini a controllare sul sito dell'autorità di vigilanza che la validità dell'attestazione ha decorrenza 18 ottobre 2010 e non 12 marzo 2010 come da lui inesattamente riportato. Tutto questo per dimostrare la poca efficienza dell'ufficio tecnico comunale (dovuta a molteplici fattori) e per dimostrare la superficialità dell'amministrazione nel vigilare su procedure di così rilevante importanza e l'arroganza nel rispondere ad un Consigliere comunale e quindi ai cittadini. Ed è proprio questo atteggiamento che mi spinge ad andare oltre e a non chiudere la partita fin quando non avrò come richiesto ufficialmente tutte le carte in merito alla vicenda e solo dopo aver controllato se quello che viene solo detto trova riscontro nei fatti e nelle carte».
Tommaso Laurora
Segretario e consigliere comunale Pd
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