Enti locali
Tari, il Cna Bat presenta degli emendamenti al regolamento
Le proposte di modifica sono state inoltrate al sindaco
Trani - lunedì 6 ottobre 2014
14.52
Il Cna Bat ha inviato, questa mattina, al sindaco di Trani una proposta di emendamenti da portare in Consiglio Comunale: ecco le proposte inoltrate al Primo Cittadino, che proprio nell'incontro previsto per l'8 ottobre andrà ad occuparsi di eventuali modifiche alla Iuc insieme a consiglieri e assessori.
Ai primi punti della proposta, si parla di una maggiore attenzione verso locali e luoghi diversi dalla civile abitazione: chi produce tanti rifiuti deve rientrare nella categoria di rifiuti speciali, così come i magazzini di materie prime e di merci. Le utenze non domestiche necessitano, quindi di uno studio più approfondito. Maggiore attenzione va prestata a chi si trova fuori dal raggio d'azione Amiu: i costi dovranno essere ridimensionati e proporzionati alla distanza dal territorio coperto. La raccolta differenziata "porta a porta" merita una maggiore detassazione per poterla incentivare.
Sempre a proposito del "porta a porta", una maggiore estensione del servizio era stata prevista e inserita nei costi: la mancata espansione andrebbe detratta, portando un ulteriore risparmio ai cittadini. Altre detrazioni potrebbero essere previste per bar e tabaccherie che eliminano le slot machine, mentre un maggiore e migliore utilizzo dell'isola ecologica, con il conferimento diretto di rifiuto pulito e differenziato, potrebbe portare percentuali di sconto sulla tassa ai singoli cittadini aderenti all'iniziativa (così come succede in altre città italiane). Il calcolo, poi, dovrebbe passare dal "freddo" metraggio a una più oculata proporzione in base ai rifiuti prodotti.
Il Cna sottolinea, infine, che il Comune ha incassato, fino al 31 Agosto 2014, circa 650.000 euro dai Comuni che hanno conferito nella discarica di Trani i propri rifiuti urbani, a titolo di "Ristoro Ambientale", cioè per il "disagio" indotto nel territorio dalla presenza dell'impianto di smaltimento rifiuti. Tale importo deve essere finalizzato per la tutela ambientale, della salute dei cittadini e per migliorare il ciclo di gestione integrato dei rifiuti, e non per tutelare le casse comunali.
I consigli forniti alla Pubblica Amministrazione porterebbero risparmi e benefici immediati ai cittadini: saranno, però, sfruttati da chi di dovere?
In allegato, il testo completo delle proposte avanzate.
Ai primi punti della proposta, si parla di una maggiore attenzione verso locali e luoghi diversi dalla civile abitazione: chi produce tanti rifiuti deve rientrare nella categoria di rifiuti speciali, così come i magazzini di materie prime e di merci. Le utenze non domestiche necessitano, quindi di uno studio più approfondito. Maggiore attenzione va prestata a chi si trova fuori dal raggio d'azione Amiu: i costi dovranno essere ridimensionati e proporzionati alla distanza dal territorio coperto. La raccolta differenziata "porta a porta" merita una maggiore detassazione per poterla incentivare.
Sempre a proposito del "porta a porta", una maggiore estensione del servizio era stata prevista e inserita nei costi: la mancata espansione andrebbe detratta, portando un ulteriore risparmio ai cittadini. Altre detrazioni potrebbero essere previste per bar e tabaccherie che eliminano le slot machine, mentre un maggiore e migliore utilizzo dell'isola ecologica, con il conferimento diretto di rifiuto pulito e differenziato, potrebbe portare percentuali di sconto sulla tassa ai singoli cittadini aderenti all'iniziativa (così come succede in altre città italiane). Il calcolo, poi, dovrebbe passare dal "freddo" metraggio a una più oculata proporzione in base ai rifiuti prodotti.
Il Cna sottolinea, infine, che il Comune ha incassato, fino al 31 Agosto 2014, circa 650.000 euro dai Comuni che hanno conferito nella discarica di Trani i propri rifiuti urbani, a titolo di "Ristoro Ambientale", cioè per il "disagio" indotto nel territorio dalla presenza dell'impianto di smaltimento rifiuti. Tale importo deve essere finalizzato per la tutela ambientale, della salute dei cittadini e per migliorare il ciclo di gestione integrato dei rifiuti, e non per tutelare le casse comunali.
I consigli forniti alla Pubblica Amministrazione porterebbero risparmi e benefici immediati ai cittadini: saranno, però, sfruttati da chi di dovere?
In allegato, il testo completo delle proposte avanzate.