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Attualità
Tartarughe tornano in mare: rilascio congiunto tra WWF e Carabinieri Subacquei al largo di Trani
Un incontro casuale diventa occasione di sinergia tra forze dell’ordine e ambientalisti per la salvaguardia delle specie protette
Trani - domenica 14 dicembre 2025
9.56
Nei giorni scorsi, durante una normale attività di controllo dei fondali marini, una squadra di sommozzatori del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara impegnata in operazioni di monitoraggio a circa due miglia di distanza dal porto di Trani si è imbattuta in un incontro del tutto inatteso e particolarmente emozionante.
I militari hanno infatti incrociato l'equipaggio del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta, impegnato in un delicato intervento di rilascio di tre esemplari di Caretta Caretta. Le tartarughe, precedentemente soccorse e curate dall'associazione ambientalista, presentavano sintomi riconducibili sia ad annegamento sia a gas embolismo. Dopo un periodo di degenza di circa 20 giorni presso il centro specializzato, gli animali avevano finalmente recuperato le condizioni ottimali per tornare in mare aperto.
L'incontro casuale tra i Carabinieri subacquei e il WWF ha permesso di condividere un momento di grande valore naturalistico: insieme, in un gesto congiunto di tutela e rispetto per l'ambiente, hanno accompagnato le tartarughe nel rientro nel loro habitat naturale a una profondità di circa 18 metri.
Il rilascio è avvenuto in condizioni ottimali, in un tratto di mare particolarmente idoneo per profondità e distanza dalla costa, garantendo agli animali un ritorno sicuro alla vita selvatica.
Questa esperienza sottolinea ancora una volta l'importanza della sinergia tra i vari operatori, dimostrando come l'impegno condiviso possa tradursi in risultati concreti per la salvaguardia delle specie protette e la tutela del patrimonio naturale. Queste finalità sono anche richiamate nel Protocollo d'intesa tra l'Arma dei Carabinieri e il WWF Italia che ha rafforzato ancora di più il già proficuo rapporto di collaborazione.
I Carabinieri Subacquei, distribuiti fra il Centro Subacquei di Genova e i 6 Nuclei presenti sul territorio nazionale (Genova, Pescara, Roma, Napoli, Cagliari e Messina) rappresentano un'eccellenza dell'Arma dei Carabinieri. I militari specializzati operano non solo per il soccorso e le ricerche in acqua e sui fondali, ma sono impegnati anche in interventi di polizia giudiziaria, contribuendo al recupero di reperti archeologici e allo studio per la protezione dell'ambiente marino.
I militari hanno infatti incrociato l'equipaggio del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta, impegnato in un delicato intervento di rilascio di tre esemplari di Caretta Caretta. Le tartarughe, precedentemente soccorse e curate dall'associazione ambientalista, presentavano sintomi riconducibili sia ad annegamento sia a gas embolismo. Dopo un periodo di degenza di circa 20 giorni presso il centro specializzato, gli animali avevano finalmente recuperato le condizioni ottimali per tornare in mare aperto.
L'incontro casuale tra i Carabinieri subacquei e il WWF ha permesso di condividere un momento di grande valore naturalistico: insieme, in un gesto congiunto di tutela e rispetto per l'ambiente, hanno accompagnato le tartarughe nel rientro nel loro habitat naturale a una profondità di circa 18 metri.
Il rilascio è avvenuto in condizioni ottimali, in un tratto di mare particolarmente idoneo per profondità e distanza dalla costa, garantendo agli animali un ritorno sicuro alla vita selvatica.
Questa esperienza sottolinea ancora una volta l'importanza della sinergia tra i vari operatori, dimostrando come l'impegno condiviso possa tradursi in risultati concreti per la salvaguardia delle specie protette e la tutela del patrimonio naturale. Queste finalità sono anche richiamate nel Protocollo d'intesa tra l'Arma dei Carabinieri e il WWF Italia che ha rafforzato ancora di più il già proficuo rapporto di collaborazione.
I Carabinieri Subacquei, distribuiti fra il Centro Subacquei di Genova e i 6 Nuclei presenti sul territorio nazionale (Genova, Pescara, Roma, Napoli, Cagliari e Messina) rappresentano un'eccellenza dell'Arma dei Carabinieri. I militari specializzati operano non solo per il soccorso e le ricerche in acqua e sui fondali, ma sono impegnati anche in interventi di polizia giudiziaria, contribuendo al recupero di reperti archeologici e allo studio per la protezione dell'ambiente marino.
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