Politica
Tommaso Laurora (Pd): «Vi racconto come valorizzare il patrimonio comunale»
Il consigliere spiega i dettagli dell'emendamento bocciato in Consiglio comunale
Trani - mercoledì 6 agosto 2014
7.09
Il Consigliere Comunale del Pd Tommaso Laurora racconta ai cittadini tranesi la sua proposta riguardo la valorizzazione degli immobili comunali, tra cui i capannoni Ruggia, portata nel Consiglio Comunale del 31 Luglio, e di come l'emendamento da lui presentato sia stato bocciato dal sindaco e dalla maggioranza.
«Mancavano poche ore alla seduta di consiglio comunale del 31 Luglio - fa sapere Tommaso Laurora -. In quella seduta sarebbe stato approvato il Piano di valorizzazione degli immobili comunali. Con quel provvedimento si sarebbe deciso di quali immobili comunali si sarebbe disposta la vendita o, più in generale, l 'ottimale utilizzo. Molti sapranno che noi tranesi possediamo molti immobili da valorizzare e una più che discreta quantità di suoli edificabili, di varia natura urbanistica. Esiste, però, un caso in cui il Comune di Trani possiede un'area che costituisce, da sola, un intero comparto edificatorio: l'area in questione e' quella dei Capannoni Ruggia. La mattina del consiglio comunale - continua il Consigliere del Pd -, mi risvegliai come assalito da un incubo: mi ero sognato una serie di gru e dei fabbricati in corso di realizzazione, i capannoni in parte abbattuti, imprese al lavoro e decisi di proporre un emendamento in Consiglio Comunale. Innanzitutto, mi dissi, proporrò di vendere la proprietà di tutti i cittadini dopo aver deciso dove far costruire i palazzi, quanta superficie destinare ai servizi (anche più del minimo previsto dal PUG), quali servizi allocare, se abbattere o meno i capannoni e quale destinazione d'uso conferirgli. In sostanza il Piano Urbanistico Esecutivo sarebbe potuto essere pubblico e quindi l'avrebbe predisposto l'ufficio tecnico».
«Poi, mi dissi, proporrò di far costruire alloggi che siano accessibili a tutti coloro che non hanno grandi disponibilità finanziarie, in regime di edilizia residenziale pubblica, cioè a scelta fra convenzionata, sovvenzionata, agevolata. Preparai l'emendamento. Quando arrivo' il turno della proposta di deliberazione in questione, depositai la mia proposta di emendamento al tavolo della presidenza, affinché fosse sottoposto all'obbligatorio parere del dirigente dell'area urbanistica, Ing. Stasi, il quale espresse parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa. Ma, dopo aver dato lettura dell'emendamento approvato da Stasi, e' intervenuto il consigliere di maggioranza ing. Gagliardi, il quale ha espresso il proprio parere contrario all'emendamento. Tutti in città sanno che il consigliere Gagliardi conosce bene l'ufficio tecnico, ma non ha tenuto conto che il dirigente Stasi, esprimendo parere favorevole, evidentemente aveva ritenuto di essere in grado di poter redigere un PUE. Che diamine. Un ingegnere esperto come lui non poteva esprimersi in modo diverso. Oltretutto, da un po' di tempo Riserbato dichiara che l'area urbanistica dell'ufficio tecnico ha un dirigente tutto suo, ed ha in organico anche un architetto e dei geometri tutti suoi. Fatto sta che anche lui, sbugiardando se stesso, ha bocciato il mio emendamento, unitamente ai superstiti della maggioranza. Quindi, cittadini tranesi, sappiate che l'ufficio tecnico non è in grado nemmeno di redigere uno studio di fattibilità di un PUE. Non so cosa pensare - conclude Laurora - e non capisco come mai non si voglia far realizzare case a prezzi più convenienti nei Capannoni Ruggia. L'obiettivo di favorire l'edilizia e il suo indotto e, nel contempo, la possibilità per le giovani coppie di poter acquistare una casa non mi pare che sia perseguito da questa amministrazione. Ad ogni buon conto, ciò che è successo in consiglio comunale mi è servito per capire che su quest'area dovremo tutti tenere gli occhi bene aperti».
«Mancavano poche ore alla seduta di consiglio comunale del 31 Luglio - fa sapere Tommaso Laurora -. In quella seduta sarebbe stato approvato il Piano di valorizzazione degli immobili comunali. Con quel provvedimento si sarebbe deciso di quali immobili comunali si sarebbe disposta la vendita o, più in generale, l 'ottimale utilizzo. Molti sapranno che noi tranesi possediamo molti immobili da valorizzare e una più che discreta quantità di suoli edificabili, di varia natura urbanistica. Esiste, però, un caso in cui il Comune di Trani possiede un'area che costituisce, da sola, un intero comparto edificatorio: l'area in questione e' quella dei Capannoni Ruggia. La mattina del consiglio comunale - continua il Consigliere del Pd -, mi risvegliai come assalito da un incubo: mi ero sognato una serie di gru e dei fabbricati in corso di realizzazione, i capannoni in parte abbattuti, imprese al lavoro e decisi di proporre un emendamento in Consiglio Comunale. Innanzitutto, mi dissi, proporrò di vendere la proprietà di tutti i cittadini dopo aver deciso dove far costruire i palazzi, quanta superficie destinare ai servizi (anche più del minimo previsto dal PUG), quali servizi allocare, se abbattere o meno i capannoni e quale destinazione d'uso conferirgli. In sostanza il Piano Urbanistico Esecutivo sarebbe potuto essere pubblico e quindi l'avrebbe predisposto l'ufficio tecnico».
«Poi, mi dissi, proporrò di far costruire alloggi che siano accessibili a tutti coloro che non hanno grandi disponibilità finanziarie, in regime di edilizia residenziale pubblica, cioè a scelta fra convenzionata, sovvenzionata, agevolata. Preparai l'emendamento. Quando arrivo' il turno della proposta di deliberazione in questione, depositai la mia proposta di emendamento al tavolo della presidenza, affinché fosse sottoposto all'obbligatorio parere del dirigente dell'area urbanistica, Ing. Stasi, il quale espresse parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa. Ma, dopo aver dato lettura dell'emendamento approvato da Stasi, e' intervenuto il consigliere di maggioranza ing. Gagliardi, il quale ha espresso il proprio parere contrario all'emendamento. Tutti in città sanno che il consigliere Gagliardi conosce bene l'ufficio tecnico, ma non ha tenuto conto che il dirigente Stasi, esprimendo parere favorevole, evidentemente aveva ritenuto di essere in grado di poter redigere un PUE. Che diamine. Un ingegnere esperto come lui non poteva esprimersi in modo diverso. Oltretutto, da un po' di tempo Riserbato dichiara che l'area urbanistica dell'ufficio tecnico ha un dirigente tutto suo, ed ha in organico anche un architetto e dei geometri tutti suoi. Fatto sta che anche lui, sbugiardando se stesso, ha bocciato il mio emendamento, unitamente ai superstiti della maggioranza. Quindi, cittadini tranesi, sappiate che l'ufficio tecnico non è in grado nemmeno di redigere uno studio di fattibilità di un PUE. Non so cosa pensare - conclude Laurora - e non capisco come mai non si voglia far realizzare case a prezzi più convenienti nei Capannoni Ruggia. L'obiettivo di favorire l'edilizia e il suo indotto e, nel contempo, la possibilità per le giovani coppie di poter acquistare una casa non mi pare che sia perseguito da questa amministrazione. Ad ogni buon conto, ciò che è successo in consiglio comunale mi è servito per capire che su quest'area dovremo tutti tenere gli occhi bene aperti».