Cronaca
Trani, domenica di fuoco: due incendi in zona Ariscianne
Sul posto sono intervenuti i volontari della Folgore. Il video
Trani - lunedì 9 agosto 2010
Domenica 8 agosto, durante un normale controllo sul territorio di Trani, i volontari della Folgore hanno avvistato una colonna di fumo proveniente dalla spiaggia Verde, in zona Boccadoro, a nord di Trani. Giunti sul posto hanno accertato che nei pressi dell'ittica Ariscianne a confine fra Trani e Barletta, erano attivi due focolai d'incendio, distanti tra loro una cinquantina di metri
Alle ore 12:55 circa, dopo aver allertato il 115 dei Vigili del Fuoco, i volontari della Folgore sono intervenuti per domare l'incendio più contenuto, con l'utilizzo di flabelli, riuscendo ad avere la meglio sulle fiamme. (il flabello sfrutta l'effetto frusta delle strisce di piatto per produrre un'azione di soffocamento sulle fiamme, il colpo secco delle strisce alla base delle fiamme provoca un violento spostamento d'aria che le estingue).
«Abbiamo ispezionato a piedi l'intera area interessata dal secondo focolaio - spiega l'ispettore Nunzio Di Lauro - per verificare che non ci fossero pericoli per la pubblica incolumità e danni per la proprietà, in attesa dell'intervento dei Vigili del Fuoco. Quest'area è popolata anche da anatre ed altre specie selvatiche acquatiche a causa della folta vegetazione e della presenza di un canale d'acqua dolce con annesso canneto, habitat naturale anche di molte altre specie migratorie».
L'intervento dei volontari si è concluso alle 14.30. «Questi solerti angeli della Folgore a guardia ambientale e Protezione Civile, mossi da spirito di solidarietà, senza percepire contributi né paga alcuna, hanno operato anche di domenica, mentre tutti i cittadini erano intenti a godersi tranquillamente il pranzo».
Dopo lo spegnimento del primo incendio, i volontari hanno potuto documentare con foto e video il secondo incendio.
Alle ore 12:55 circa, dopo aver allertato il 115 dei Vigili del Fuoco, i volontari della Folgore sono intervenuti per domare l'incendio più contenuto, con l'utilizzo di flabelli, riuscendo ad avere la meglio sulle fiamme. (il flabello sfrutta l'effetto frusta delle strisce di piatto per produrre un'azione di soffocamento sulle fiamme, il colpo secco delle strisce alla base delle fiamme provoca un violento spostamento d'aria che le estingue).
«Abbiamo ispezionato a piedi l'intera area interessata dal secondo focolaio - spiega l'ispettore Nunzio Di Lauro - per verificare che non ci fossero pericoli per la pubblica incolumità e danni per la proprietà, in attesa dell'intervento dei Vigili del Fuoco. Quest'area è popolata anche da anatre ed altre specie selvatiche acquatiche a causa della folta vegetazione e della presenza di un canale d'acqua dolce con annesso canneto, habitat naturale anche di molte altre specie migratorie».
L'intervento dei volontari si è concluso alle 14.30. «Questi solerti angeli della Folgore a guardia ambientale e Protezione Civile, mossi da spirito di solidarietà, senza percepire contributi né paga alcuna, hanno operato anche di domenica, mentre tutti i cittadini erano intenti a godersi tranquillamente il pranzo».
Dopo lo spegnimento del primo incendio, i volontari hanno potuto documentare con foto e video il secondo incendio.