
Politica
«Trani ha bisogno di più efficienza, viviamo tempi difficili»
Elezioni 2012, parla Ugo Operamolla. Diversi esponenti del centrosinistra premono per la sua candidatura
Trani - venerdì 15 luglio 2011
10.23
L'incontro organizzato dall'associazione Liberamente democratici sulla storia dell'azionismo (nell'ambito del progetto di formazione politica) è stata occasione per incontrare Ugo Operamolla. Il nome dell'avvocato tranese rimbalza spesso negli ambienti del centrosinistra come possibile candidato sindaco della coalizione. Il suo curriculum è di assoluto spessore. Nato nel 1939, per tre bienni eletto presidente dell'Ordine forense di Trani, presidente dell'unione regionale degli Ordini forensi della Puglia, eletto consigliere nazionale nel 2000 dell'Ordine degli avvocati, coordinatore dal 2002 del comitato direttivo della Fondazione dell'avvocatura italiana, Operamolla fu eletto consigliere comunale di Trani il 7 giugno del 1970 nelle liste del Partito repubblicano italiano. «Dopo un anno – racconta - mi dichiarai indipendente di sinistra con Mimì Di Palo. Erano anni felici, quella da consigliere è stata una parentesi molto costruttiva ed interessante».
Diversi esponenti del centrosinistra premono per la sua candidatura. Lui si è detto disponibile ma a determinate condizioni, in primis evitare le primarie. Con il cronista però non vuole toccare questo argomento. «Io candidato sindaco? A me fa piacere incontrare sempre più gente per strade che me lo chiede». Sulle primarie Operamolla si limita a concetti generali, senza entrare nel caso particolare: «Se fossero articolate con il modello americano direi subito di sì, così come sono impostate qui da noi possono essere uno strumento pericoloso». I suoi fedelissimi non hanno dubbi: «Un buon leader deve essere portatore d'interesse collettivo e non individuale».
Ci sono due mesi per trovare una soluzione che non sembra per nulla facile anche perché, notizia di qualche giorno fa, la direzione provinciale del Partito Democratico ha licenziato una proposta da sottoporre all'approvazione dell'assemblea degli iscritti in cui si ribadisce che la strada de percorrere resta quelle delle primarie. «A meno che tutti i partiti non trovino la convergenza su di un nome». Nel caso di Trani appare alquanto improbabile e un tantino controcorrente ma nella politica può succedere di tutto. Operamolla, nel corso dell'intervista, centellina le parole. «Trani ha bisogno di più efficienza. Viviamo tempi difficili. Uno sviluppo ci può essere ma bisogna cambiare». Con lui al timone? Operamolla sorride e va via.
Diversi esponenti del centrosinistra premono per la sua candidatura. Lui si è detto disponibile ma a determinate condizioni, in primis evitare le primarie. Con il cronista però non vuole toccare questo argomento. «Io candidato sindaco? A me fa piacere incontrare sempre più gente per strade che me lo chiede». Sulle primarie Operamolla si limita a concetti generali, senza entrare nel caso particolare: «Se fossero articolate con il modello americano direi subito di sì, così come sono impostate qui da noi possono essere uno strumento pericoloso». I suoi fedelissimi non hanno dubbi: «Un buon leader deve essere portatore d'interesse collettivo e non individuale».
Ci sono due mesi per trovare una soluzione che non sembra per nulla facile anche perché, notizia di qualche giorno fa, la direzione provinciale del Partito Democratico ha licenziato una proposta da sottoporre all'approvazione dell'assemblea degli iscritti in cui si ribadisce che la strada de percorrere resta quelle delle primarie. «A meno che tutti i partiti non trovino la convergenza su di un nome». Nel caso di Trani appare alquanto improbabile e un tantino controcorrente ma nella politica può succedere di tutto. Operamolla, nel corso dell'intervista, centellina le parole. «Trani ha bisogno di più efficienza. Viviamo tempi difficili. Uno sviluppo ci può essere ma bisogna cambiare». Con lui al timone? Operamolla sorride e va via.
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