Politica
Trani Incoming: «Idee chiare sulle linee programmatiche nei prossimi cinque anni»
Riflessione di Francesco Donato in vista delle prossime elezioni amministrative
Trani - lunedì 3 agosto 2020
In vista delle elezioni amministrative di settembre, ci teniamo a fare il nostro "in bocca al lupo" a tutti i candidati alla carica di sindaco della nostra città. Ora come mai preme avere le idee chiare su quali linee programmatiche tenere nei prossimi cinque anni di governo cittadino. Il turismo diventa sempre più settore strategico per la città di Trani e per la regione Puglia. Ma serve sicuramente una profonda riflessione su che tipo di città vorremo diventare nei prossimi cinque anni.
Guardando indietro, Trani è sicuramente cresciuta nei numeri e nell'esposizione mediatica, in parte per meriti dell'amministrazione in carica, ma per larga parte grazie al lavoro di promozione fatto dalla regione negli ultimi vent' anni, ai passaggi mediatici, e alla leva di marketing più efficace di tutte: il passaparola. Trani sta seguendo un flusso e nei numeri è sicuramente cresciuta, ma nella programmazione c'è ancora tanto da fare. Ad oggi, non abbiamo ancora sentito nessuno dei candidati porre l'attenzione sul tema turismo, non ci sono state discussioni in merito, tavole rotonde che potessero essere essenziali per un dialogo attorno a un tema cosi importante per la città. Veniamo fuori con le ossa rotte da un periodo difficile, che stiamo vivendo ancora, e nessuna operazione è stata posta in essere a livello turistico per arginare la mancanza degli stranieri in maggio e giugno. Molti pensano che il tessuto turistico abbia tenuto duro.
Cosi non è, se pensiamo alle mancate presenze passate, e a quelle alle quali andremo incontro in settembre e ottobre, mesi dove negli ultimi tre anni la presenza di stranieri era oramai una costante nella nostra città. Come associazione abbiamo anche suggerito e sollecitato in tempi di lockdown delle proposte, pensando a cosa sarebbe stato dopo. E su questo, si può ancora lavorare.
Conosciamo le peculiarità e le difficoltà della nostra città. Dinanzi a noi abbiamo una scelta politica, sociale e cittadina da fare: decidere chi essere. Posto in maniera semplice, se divenire una città di movida, come lo è Gallipoli, strutturalmente differente da noi, con un turismo balneare trainante e tanti eventi per i giovani a fare da richiamo per il turismo. Ma negli anni, senza una strategia a monte, abbiamo visto cosa ha provocato: "posti balcone" affittati a dieci euro per dormire, traffico infernale, disagi diffusi per i residenti. Altri esempi più virtuosi come Monopoli, Lecce, seppur con le dovute differenze, potrebbero essere da monito per avviare una programmazione e porre le basi per un turismo sostenibile per i cittadini e per la città. Qualche esempio: la cosiddetta movida, che tutti amiamo, e porta lustro, denaro e tante persone nella nostra città, va disciplinata. Il parcheggio selvaggio, le urla e gli schiamazzi fino a tarda notte nel centro cittadino non sono più tollerabili.
Il problema parcheggio non è stato ancora affrontato. Si sono tentate negli anni misure mai all'altezza della affluenza di turisti nella nostra città. E prettamente riguardo il turismo, una città turistica non può esistere senza Taxi e Ncc: un bando era stato fatto, ma che fine ha fatto? In ultimo, nonostante la stima per il lavoro svolto dalla attuale amministrazione del comune di Trani, crediamo che non possa non esistere un referente per l'assessorato al turismo nel comune, che possa e debba dedicare tutto il suo tempo ad un tema cosi importante. Tutte le domande le poniamo ai candidati, e ci aspettiamo una discussione seria sull'argomento. Sperando in un futuro tavolo di concertazione che porti tutti gli attori del settore turistico a pensare insieme a quale futuro, sostenibile, dare alla nostra città.
- Francesco Donato, associazione Trani Incoming
Guardando indietro, Trani è sicuramente cresciuta nei numeri e nell'esposizione mediatica, in parte per meriti dell'amministrazione in carica, ma per larga parte grazie al lavoro di promozione fatto dalla regione negli ultimi vent' anni, ai passaggi mediatici, e alla leva di marketing più efficace di tutte: il passaparola. Trani sta seguendo un flusso e nei numeri è sicuramente cresciuta, ma nella programmazione c'è ancora tanto da fare. Ad oggi, non abbiamo ancora sentito nessuno dei candidati porre l'attenzione sul tema turismo, non ci sono state discussioni in merito, tavole rotonde che potessero essere essenziali per un dialogo attorno a un tema cosi importante per la città. Veniamo fuori con le ossa rotte da un periodo difficile, che stiamo vivendo ancora, e nessuna operazione è stata posta in essere a livello turistico per arginare la mancanza degli stranieri in maggio e giugno. Molti pensano che il tessuto turistico abbia tenuto duro.
Cosi non è, se pensiamo alle mancate presenze passate, e a quelle alle quali andremo incontro in settembre e ottobre, mesi dove negli ultimi tre anni la presenza di stranieri era oramai una costante nella nostra città. Come associazione abbiamo anche suggerito e sollecitato in tempi di lockdown delle proposte, pensando a cosa sarebbe stato dopo. E su questo, si può ancora lavorare.
Conosciamo le peculiarità e le difficoltà della nostra città. Dinanzi a noi abbiamo una scelta politica, sociale e cittadina da fare: decidere chi essere. Posto in maniera semplice, se divenire una città di movida, come lo è Gallipoli, strutturalmente differente da noi, con un turismo balneare trainante e tanti eventi per i giovani a fare da richiamo per il turismo. Ma negli anni, senza una strategia a monte, abbiamo visto cosa ha provocato: "posti balcone" affittati a dieci euro per dormire, traffico infernale, disagi diffusi per i residenti. Altri esempi più virtuosi come Monopoli, Lecce, seppur con le dovute differenze, potrebbero essere da monito per avviare una programmazione e porre le basi per un turismo sostenibile per i cittadini e per la città. Qualche esempio: la cosiddetta movida, che tutti amiamo, e porta lustro, denaro e tante persone nella nostra città, va disciplinata. Il parcheggio selvaggio, le urla e gli schiamazzi fino a tarda notte nel centro cittadino non sono più tollerabili.
Il problema parcheggio non è stato ancora affrontato. Si sono tentate negli anni misure mai all'altezza della affluenza di turisti nella nostra città. E prettamente riguardo il turismo, una città turistica non può esistere senza Taxi e Ncc: un bando era stato fatto, ma che fine ha fatto? In ultimo, nonostante la stima per il lavoro svolto dalla attuale amministrazione del comune di Trani, crediamo che non possa non esistere un referente per l'assessorato al turismo nel comune, che possa e debba dedicare tutto il suo tempo ad un tema cosi importante. Tutte le domande le poniamo ai candidati, e ci aspettiamo una discussione seria sull'argomento. Sperando in un futuro tavolo di concertazione che porti tutti gli attori del settore turistico a pensare insieme a quale futuro, sostenibile, dare alla nostra città.
- Francesco Donato, associazione Trani Incoming