
Politica
Trasferimenti statali, il Comune rischia di perdere 2 milioni
Ferrante: «Non sono stati compilati i necessari questionari». Intervento del capogruppo del Partito Democratico
Trani - giovedì 15 settembre 2011
Le norme sul federalismo impongono ai Comuni il passaggio dalla spesa storica (più spendi più soldi ricevi dallo Stato) ai fabbisogni standard (spendi in base alle effettive necessità). Questo passaggio si realizza attraverso la compilazione di appositi questionari, predisposti dalla Sose, la società che elabora gli studi di settore. Ad oggi un Comune su quattro non è in regola con la compilazione. E il Comune di Trani? Ovviamente fa parte dei Comuni non in regola. La spia viene accesa da Fabrizio Ferrante, capogruppo del Partito Democratico.
«Quando diciamo che la macchina burocratica ed amministrativa del Comune è da ripensare - scrive Ferrante - non lo diciamo a caso e se i cittadini ci daranno la fiducia, lo faremo. Il problema esposto è particolarmente grave. Oltre a non mettersi al passo con i rilevamenti effettuati dagli altri Enti, già da subito ci sono le sanzioni dietro l'angolo e sono assolutamente pesanti».
Entro ottobre prossimo (termine frutto già di proroghe) i Comuni inadempienti si vedranno rifiutata la terza rata di trasferimenti dallo Stato centrale. Per il Comune di Trani la cifra ammonta a circa 2 milioni di euro. «A questo punto - dice Ferrante - è da chiedere all'amministrazione se innanzitutto è a conoscenza di questa scadenza tassativa e se ha attivato la compilazione dei questionari. Perdere in modo così indolente gli ormai pochi trasferimenti provenienti dallo Stato centrale penso sia un lusso che il Comune di Trani non possa affatto permettersi».
«Quando diciamo che la macchina burocratica ed amministrativa del Comune è da ripensare - scrive Ferrante - non lo diciamo a caso e se i cittadini ci daranno la fiducia, lo faremo. Il problema esposto è particolarmente grave. Oltre a non mettersi al passo con i rilevamenti effettuati dagli altri Enti, già da subito ci sono le sanzioni dietro l'angolo e sono assolutamente pesanti».
Entro ottobre prossimo (termine frutto già di proroghe) i Comuni inadempienti si vedranno rifiutata la terza rata di trasferimenti dallo Stato centrale. Per il Comune di Trani la cifra ammonta a circa 2 milioni di euro. «A questo punto - dice Ferrante - è da chiedere all'amministrazione se innanzitutto è a conoscenza di questa scadenza tassativa e se ha attivato la compilazione dei questionari. Perdere in modo così indolente gli ormai pochi trasferimenti provenienti dallo Stato centrale penso sia un lusso che il Comune di Trani non possa affatto permettersi».
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