Ufficiale: i Dialoghi di Trani fuori dal Castello Svevo

Non sono bastate ventiquattr'ore di trattative per convincere gli organizzatori dei Dialoghi di Trani a tornare sui propri passi: la manifestazione, per quest'anno, si terrà per le piazze, le strade, i palazzi storici della città e in villa comunale. Nonostante, al termine della conferenza stampa di ieri pomeriggio, la presidentessa dell'associazione La Maria del Porto, Lucia Perrone Capano, e la direttrice artistica, Rosanna Gaeta, abbiano promesso al sindaco un altro giorno per riflettere, umori e volontà sembrano ormai inamovibili.

Lo strappo consumatosi lunedì, con l'ancora poco chiaro tentativo di raddoppiare il biglietto d'ingresso al museo a 6 euro, rendendo obbligatorio quindi l'acquisto del ticket per la mostra di Archimede, organizzata dalla stessa società che ha in gestione i servizi esterni del fortino federiciano, è stato ricucito nella giornata di ieri, con l'ente pronto a tornare sui propri passi e a concedere il tradizionale biglietto da 3 euro. Non è bastato, però: come spiegato ieri, la direzione, presa anche dal ministro Franceschini, è quella della piena fruibilità dei luoghi e degli eventi culturali. La controproposta avanzata dagli organizzatori, biglietto unico per i quattro giorni del Castello, difficilmente potrà essere accolta in pochi giorni. A nulla sono serviti i pareri di sindaco e assessore al ramo, Grazia Distaso, favorevoli ad adottare una linea morbida e a riappacificarsi, almeno per questa edizione, con la struttura.

Nelle prossime ore saranno comunicate le nuove location destinate ad ospitare tutte le attività: un'impresa faraonica quella di spostare 80 attività e 82 relatori in 5 giorni. Ma la quattordicesima edizione, "Generare", finirà, senza dubbio, per essere annoverata come tredicesima "fatica d'Ercole".