Scuola e Lavoro
Ufficio provinciale del lavoro: i socialisti lo vogliono a Trani
«Siamo stanchi di essere la Cenerentola della Bat». Nota a firma di Nicola Cuccovillo, Benedetto Narciso e Vittorio Salvagno
Trani - giovedì 9 giugno 2011
Nicola Cuccovillo, Benedetto Narciso e Vittorio Salvagno chiedono per la città di Trani l'ufficio provinciale del lavoro. I tre componenti della segreteria del partito Socialista di Trani hanno inviato una nota in cui chiedono al sindaco di adoperarsi, con i responsabili della Bat, per attivare tutte le procedure necessarie al raggiungimento di questo obiettivo, stimolando l'azione del Ministero competente (lavoro e politiche sociali) presso cui, attualmente, è in corso una riorganizzazione che comporta anche una revisione degli uffici presenti sul territorio.
La direzione provinciale del lavoro ad oggi, nella Bat, non è stata istituita. «Riteniamo – dicono i tre esponenti del partito - che avere una siffatta struttura sul territorio provinciale comporterebbe una più facile, rapida e fattiva attività e sinergia tra imprese, lavoratori e cittadini da un lato ed istituzione dall'altro. Per questo chiediamo una sua collocazione nella nostra città ed insistiamo affinché tutti i partiti di destra, di centro, di sinistra e tutti i consiglieri comunali e provinciali con a capo il sindaco Tarantini si adoperino per questa causa». I tre componenti del partito socialista si rivolgono direttamente: al primo cittadino tranese: «Il ministro del lavoro è di centrodestra, il ministro delle politiche sociali è dello stesso suo partito, il presidente della Provincia è suo amico personale. Allora faccia uno sforzo, concluda il suo incarico con un bel risultato per Trani. Noi socialisti siamo pronti a dare ogni riferimento utile a questa battaglia».
La richiesta dei Socialisti deriva anche da un'altra considerazione: «Appare sempre più evidente che nella Bat, la città di Trani continua a rivestire i panni della Cenerentola nella distribuzione del potere non solo dei co-capoluoghi ma anche rispetto alle altre città. E questo lo si evince anche dalle piccole cose nelle quali si rileva che siamo ignorati. L'amministrazione Tarantini da sempre più l'impressione di essere trascurata. L'esempio recente più lampante è stata l'infornata di assunzioni di consulenti esterni nella nuova Provincia. La stragrande maggioranza di essi sono di Canosa (città del presidente) mentre non ci risulta nessun assunto di Trani. Sono incapaci i tranesi e tutti cervelloni i canosini?».
La direzione provinciale del lavoro è l'ente territoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed ha sede nei capoluoghi di Provincia con competenza nella provincia relativa. Le attività che svolge, incluse in 5 macro-aree, sono di vigilanza tecnica (con attività di verifica e controllo per garantire la sicurezza sul lavoro), di relazioni sindacali e conflitti di lavoro (legate all'attività di conciliazione di controversie individuali e plurime del settore pubblico e privato e di gestione delle controversie), di vigilanza ordinaria (include attività di controllo come la vigilanza sull'esecuzione del contratto nazionale del lavoro e l'applicazione delle norme in materia di lavoro e di previdenza sociale), di affari legali (svolge le attività relative ai contenziosi sul posto di lavoro) e di gestione ed affari generali (con ufficio dell'ispettore di turno incaricato per le richieste di intervento dei lavoratori nei confronti di ogni situazione pregiudizievole).
La direzione provinciale del lavoro ad oggi, nella Bat, non è stata istituita. «Riteniamo – dicono i tre esponenti del partito - che avere una siffatta struttura sul territorio provinciale comporterebbe una più facile, rapida e fattiva attività e sinergia tra imprese, lavoratori e cittadini da un lato ed istituzione dall'altro. Per questo chiediamo una sua collocazione nella nostra città ed insistiamo affinché tutti i partiti di destra, di centro, di sinistra e tutti i consiglieri comunali e provinciali con a capo il sindaco Tarantini si adoperino per questa causa». I tre componenti del partito socialista si rivolgono direttamente: al primo cittadino tranese: «Il ministro del lavoro è di centrodestra, il ministro delle politiche sociali è dello stesso suo partito, il presidente della Provincia è suo amico personale. Allora faccia uno sforzo, concluda il suo incarico con un bel risultato per Trani. Noi socialisti siamo pronti a dare ogni riferimento utile a questa battaglia».
La richiesta dei Socialisti deriva anche da un'altra considerazione: «Appare sempre più evidente che nella Bat, la città di Trani continua a rivestire i panni della Cenerentola nella distribuzione del potere non solo dei co-capoluoghi ma anche rispetto alle altre città. E questo lo si evince anche dalle piccole cose nelle quali si rileva che siamo ignorati. L'amministrazione Tarantini da sempre più l'impressione di essere trascurata. L'esempio recente più lampante è stata l'infornata di assunzioni di consulenti esterni nella nuova Provincia. La stragrande maggioranza di essi sono di Canosa (città del presidente) mentre non ci risulta nessun assunto di Trani. Sono incapaci i tranesi e tutti cervelloni i canosini?».
La direzione provinciale del lavoro è l'ente territoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed ha sede nei capoluoghi di Provincia con competenza nella provincia relativa. Le attività che svolge, incluse in 5 macro-aree, sono di vigilanza tecnica (con attività di verifica e controllo per garantire la sicurezza sul lavoro), di relazioni sindacali e conflitti di lavoro (legate all'attività di conciliazione di controversie individuali e plurime del settore pubblico e privato e di gestione delle controversie), di vigilanza ordinaria (include attività di controllo come la vigilanza sull'esecuzione del contratto nazionale del lavoro e l'applicazione delle norme in materia di lavoro e di previdenza sociale), di affari legali (svolge le attività relative ai contenziosi sul posto di lavoro) e di gestione ed affari generali (con ufficio dell'ispettore di turno incaricato per le richieste di intervento dei lavoratori nei confronti di ogni situazione pregiudizievole).