
Vita di città
Vendita di alcolici dopo le 18, Libera Trani: «La legge forse non è uguale per tutti?»
«Senso di leggerezza nel non osservare normative decisive per arginare il contagio da covid»
Trani - lunedì 3 maggio 2021
10.26
«Una domenica di ordinaria somministrazione di alcolici». Parte così una nota a firma del presidio Libera Trani che denuncia come nella giornata di ieri alcuni locali abbiano somministrato bevande alcoliche oltre le ore 18, ossia l'orario consentito dal Dpcm. Allertate le forze dell'ordine, Libera lamenta altresì la carenza di controlli.
«Ciò che fa riflettere è il senso di leggerezza nel non osservare normative decisive per arginare il contagio da covid in una città che ha ad oggi un numero relativamente elevato di casi rispetto alla popolazione. Sicurezza di impunità? Ciò che fa riflettere ulteriormente è che in un periodo in cui si ristabilisce l'insegnamento della educazione civica per rinvigorire il senso civico delle future generazioni, chi si attiva per il bene della comunità viene ignorato e quasi percepito con fastidio. Incoerenza tra obiettivi e azioni? Ciò che fa riflettere è che piccoli bar vengono puniti con verbali salati per avere nel proprio locale due persone alle 18.15 mentre locali tipicamente estivi che quindi non hanno subito le conseguenze delle chiusure autunnali e invernali possono lavorare impunemente ben oltre l'orario consentito e con centinaia di persone in attesa di essere servite. La legge forse non è uguale per tutti?».
«Ciò che fa riflettere è il senso di leggerezza nel non osservare normative decisive per arginare il contagio da covid in una città che ha ad oggi un numero relativamente elevato di casi rispetto alla popolazione. Sicurezza di impunità? Ciò che fa riflettere ulteriormente è che in un periodo in cui si ristabilisce l'insegnamento della educazione civica per rinvigorire il senso civico delle future generazioni, chi si attiva per il bene della comunità viene ignorato e quasi percepito con fastidio. Incoerenza tra obiettivi e azioni? Ciò che fa riflettere è che piccoli bar vengono puniti con verbali salati per avere nel proprio locale due persone alle 18.15 mentre locali tipicamente estivi che quindi non hanno subito le conseguenze delle chiusure autunnali e invernali possono lavorare impunemente ben oltre l'orario consentito e con centinaia di persone in attesa di essere servite. La legge forse non è uguale per tutti?».