My Two Cents
La casta forense
Non c'è più tempo di privilegiare nessuno
giovedì 4 agosto 2011
Non entro nel merito delle valutazioni dei dirigenti in merito alla scelta dei difensori dell'Ente, ma di certo dissento dalla voce, peraltro isolata, di un certo avvocato, che non condivide la scelta di nominare giovani avvocati nei processi a tutela del Comune. Allora mi chiedo: è giusto consentire ad un giovane avvocato di poter lavorare posto che paga lo stesso importo di un avvocato anziano per essere iscritto all'Ordine degli avvocati? Sulla base di quale criterio «anziano» fa il paio con «esperienza» e l'esperienza è sinonimo di migliore difesa? Perché si parla e si parla sul futuro dei giovani e poi quando è ora di offrire spazi ci si ricorda che sono giovani e dunque non meritevoli di fiducia? E perché un sinistro stradale, una causa di sfratto, una costituzione di parte civile necessiterebbe della difesa di un solone, che il più delle volte non va in udienza e ci manda proprio il giovane avvocato alle sue dipendenze? E perché l'incarico ad una donna giovane avvocato desta stupore, meraviglia?
Non entro nel merito specifico ma direi che se la politica e la pubblica amministrazione si muovono in direzione dei giovani non solo è un bene ma anche una corretta interpretazione di ciò che la gente vuole. Se la politica e la pubblica amministrazione guardano alle donne professioniste considerandole al pari degli uomini professionisti, semplicemente fanno il loro dovere.
Il fatto è che, come al solito, si guarda il bicchiere mezzo vuoto e mai mezzo pieno. Intanto provate ad attraversare i corridoi dei tribunali, le aule giudiziarie durante le udienze. Beh, vi troverete giovani avvocati alle prese con giovani giudici; avvocati donne e donne pubblici ministeri.
Il mondo si muove veloce e non c'è più tempo e voglia di privilegiare nessuno, neppure le caste degli avvocati.
Non entro nel merito specifico ma direi che se la politica e la pubblica amministrazione si muovono in direzione dei giovani non solo è un bene ma anche una corretta interpretazione di ciò che la gente vuole. Se la politica e la pubblica amministrazione guardano alle donne professioniste considerandole al pari degli uomini professionisti, semplicemente fanno il loro dovere.
Il fatto è che, come al solito, si guarda il bicchiere mezzo vuoto e mai mezzo pieno. Intanto provate ad attraversare i corridoi dei tribunali, le aule giudiziarie durante le udienze. Beh, vi troverete giovani avvocati alle prese con giovani giudici; avvocati donne e donne pubblici ministeri.
Il mondo si muove veloce e non c'è più tempo e voglia di privilegiare nessuno, neppure le caste degli avvocati.