Politica
«A Trani sarà mai realizzato un nuovo pronto soccorso?»
La Federazione della sinistra denuncia il perdurevole disagio
Trani - mercoledì 18 agosto 2010
La Federazione della sinistra di Trani (ha unificato Rifondazione e PdCI) denuncia lo stato di estremo disagio sia per gli operatori che per gli utenti del pronto soccorso del presidio ospedaliero cittadino. Sono state proprio le continue segnalazioni pervenute alla presidenza tranese della Federazione della Sinistra da parte dei cittadini, in un momento che ha fatto registrare un incremento notevole dei ricoveri d'urgenza, vista l'aumento della popolazione per la presenza dei turisti, a indurre i vertici cittadini della Federazione della Sinistra a riproporre alla Asl l'annoso interrogativo che dura ormai da anni: saranno mai approntati i nuovi locali destinati ad accogliere il pronto soccorso?
Una domanda che, come detto, da anni non trova ancora una risposta. Nel frattempo tutto l'apparato è sistemato provvisoriamente in locali di fortuna ricavati in un corridoio che collega il reparto di dialisi al centro trasfusionale. In pratica le persone vengono visitate nell'unica stanza a disposizione degli operatori. Se solo si presentano contemporaneamente (il che accade spessissimo) solo due casi urgenti, ecco che sorge puntuale tutta una serie di problemi che possono avere serie conseguenze sulla salute dei ricoverati. «Appare assurdo e inconcepibile - dicono dalla Federazione della sinistra - che due feriti gravi non possano avere adeguata assistenza proprio perché vi è solo una sala, o meglio una stanza adibita alle cure più immediate. Più volte il primario del reparto avrebbe sollecitato la definizione dell'annosa questione, pare, però, senza ricevere anche lui una risposta precisa».
Come si è detto, gli operatori (sei medici, 11 infermieri e sei ausiliari, questo l'organico che copre i tre turni di lavoro)sono costretti a stare in ambienti di fortuna, con i muri in cartongesso attraversati da varie tubature, come ad esempio quelle per l'ossigeno. E proprio per consentire questo minimo indispensabile, tempo fa tutto il reparto fu spostato per diversi mesi in altri ambienti, sempre di fortuna. «Fino ad oggi - fa sapere l'ufficio di presidenza della Federazione della Sinistra tranese - non si conosce se e quando inizieranno i lavori per il nuovo reparto e, tanto meno, quando finiranno. E allora, dicono ancora, ci sarà mai un nuovo pronto soccorso? Oppure, come spesso accade, bisogna rassegnarsi al fatto che niente è più definitivo di una situazione provvisoria?».
Una domanda che, come detto, da anni non trova ancora una risposta. Nel frattempo tutto l'apparato è sistemato provvisoriamente in locali di fortuna ricavati in un corridoio che collega il reparto di dialisi al centro trasfusionale. In pratica le persone vengono visitate nell'unica stanza a disposizione degli operatori. Se solo si presentano contemporaneamente (il che accade spessissimo) solo due casi urgenti, ecco che sorge puntuale tutta una serie di problemi che possono avere serie conseguenze sulla salute dei ricoverati. «Appare assurdo e inconcepibile - dicono dalla Federazione della sinistra - che due feriti gravi non possano avere adeguata assistenza proprio perché vi è solo una sala, o meglio una stanza adibita alle cure più immediate. Più volte il primario del reparto avrebbe sollecitato la definizione dell'annosa questione, pare, però, senza ricevere anche lui una risposta precisa».
Come si è detto, gli operatori (sei medici, 11 infermieri e sei ausiliari, questo l'organico che copre i tre turni di lavoro)sono costretti a stare in ambienti di fortuna, con i muri in cartongesso attraversati da varie tubature, come ad esempio quelle per l'ossigeno. E proprio per consentire questo minimo indispensabile, tempo fa tutto il reparto fu spostato per diversi mesi in altri ambienti, sempre di fortuna. «Fino ad oggi - fa sapere l'ufficio di presidenza della Federazione della Sinistra tranese - non si conosce se e quando inizieranno i lavori per il nuovo reparto e, tanto meno, quando finiranno. E allora, dicono ancora, ci sarà mai un nuovo pronto soccorso? Oppure, come spesso accade, bisogna rassegnarsi al fatto che niente è più definitivo di una situazione provvisoria?».
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