Politica

«Agricoltura, per Trani un ruolo di secondo piano»

I Verdi: «Altro che Gal, si dia dignità al comparto»

«Mentre la crisi agricola incombe e le amministrazioni comunali di Andria, Barletta o Canosa hanno un ruolo attivo a sostegno dei loro lavoratori, a Trani l'amministrazione tace. Come se l'agricoltura a Trani non esistesse. L'amara constatazione è dei consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Francesco Laurora, i quali rilevano la stranezza di un simile comportamento.

«Un silenzio assordante dell'amministrazione di Trani - dice di Gregorio - che, come al solito, proprio come fatto per la distribuzione delle sedi della sesta Provincia, ha semplicemente assistito alle iniziative degli altri. Eppure di argomenti e proposte da porre al tavolo della discussione il Comune di Trani ne avrebbe tanti e anche importanti. A cominciare dall'utilizzazione concreta dei due consorzi esistenti: quello del paniere agroalimentare e della pesca e quello della valorizzazione e tutela del vino doc Moscato di Trani. Oppure l'enorme spazio del vecchio mercato ortofrutticolo da mettere a disposizione delle aziende agricole e della Sesta Provincia. Invece nulla di tutto questo è stato fatto - rimarca il capogruppo consiliare dei Verdi - e l'agricoltura tranese continua ad essere dimenticata da oramai tanti anni: nessun intervento da quando è in carica questa amministrazione è stata adottata in favore del settore».

«Il massimo che gli assessori delegati hanno saputo fare in questi ultimi sei anni - aggiunge Laurora - sono state tre o quattro riunioni con la partecipazione delle associazioni di categoria». L'elenco delle inadempienze, al contrario, è molto lungo secondo i Verdi: nessuna manutenzione delle strade vicinali (Monachelle, Fondola, Catarinelle etc.) e poderali; riutilizzo delle acque reflue derivanti dal depuratore per l'irrigazione; smaltimento e raccolta dei contenitori dei fertilizzanti; riduzione dell'Ici sui terreni agricoli; utilizzo del mercato ortofrutticolo.

«E' come - dice ancora di Gregorio - se l'agricoltura a Trani non esistesse. Del resto basta considerare la vicenda ultima del Gal di cui si discuterà nel prossimo Consiglio comunale. Anche in questo caso gli agricoltori di Trani staranno a guardare, considerato che un ruolo preminente lo avrà il Comune di Bisceglie e il consorzio della ciliegia».

Per questo i Verdi chiedono che «l'amministrazione, piuttosto che abdicare o marginalizzare Trani in iniziative come il Gal, cominci a dare piena dignità anche ai propri agricoltori, valorizzando le imprese locali o i soggetti giuridici già esistenti. Insomma, niente più ruota di scorta delle altre città o pagare la somma di ben 5.382,50 l'anno quale quota associativa al comitato di gestione "Strada dei vini doc Castel del Monte" con non si sa quale scopo».
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