
Scuola e Lavoro
All'istituto Aldo Moro di Trani l'incontro online con l'onorevole Gero Grassi
L'Italia Repubblicana e il caso Moro i temi affrontati con le classi quinte
Trani - martedì 9 marzo 2021
0.23
La vita di Aldo Moro come un prisma che scompone le luci e le ombre della storia italiana. Dagli anni del fascismo alla Costituente, dagli accordi di Yalta al primo Centrosinistra, dal compromesso storico fra Dc e Pci al rapimento e all'uccisione dello statista pugliese per mano delle Brigate Rosse.
C'è tutto questo e molto ancora nelle due ore del video-intervento dell'onorevole Gero Grassi a cui hanno assistito lunedì 8 marzo gli studenti delle quinte classi dell'Istituto di istruzione secondaria "Aldo Moro" di Trani.
C'è tutto questo e molto ancora nelle due ore del video-intervento dell'onorevole Gero Grassi a cui hanno assistito lunedì 8 marzo gli studenti delle quinte classi dell'Istituto di istruzione secondaria "Aldo Moro" di Trani.
Grassi, per tre volte parlamentare prima della Margherita e poi del Partito Democratico, è stato componente della Commissione d'inchiesta sulla strage di via Fani, oltre che presentatore e relatore della proposta di legge istitutiva della Commissione stessa. L'incontro, trasmesso in streaming, rientra nell'ambito dell'iniziativa "Moro vive" promossa dal Consiglio della Regione Puglia per favorire la conoscenza del pensiero del politico originario di Maglie nel Salento (il video è disponibile sul sito www.gerograssi.it). Nel saluto di presentazione il Dirigente scolastico professor Michele Buonvino ha sottolineato l'importanza per i maturandi della conoscenza di pagine così dense della storia repubblicana e ringraziato le docenti referenti del progetto Anna Mastrapasqua e Carmela De Lucia. L'onorevole Grassi, presente a scuola, non ha lesinato particolari scottanti nella lunga e dettagliata ricostruzione dei 55 giorni dell'affaire Moro. Una testimonianza densa e appassionata. L'ex parlamentare piddino originario di Terlizzi non ha nascosto che a causa del suo impegno nella Commissione di inchiesta è stato oggetto di minacce. «Ogniqualvolta accendo l'auto dopo gli incontri nelle scuole ho il timore di saltare in aria per una bomba», ha confidato. «Moro fu ucciso per due motivi: perché voleva creare l'Europa dei popoli in un momento in cui dominava la logica degli schieramenti scritta a Yalta e perché, soprattutto, voleva introdurre l'alternanza fra le forze democratiche alla guida del Paese», ha proseguito.
Numerosi gli aneddoti (ignoti ai più e spesso agli stessi autori dei libri di storia per studenti) riportati: dalla morte dell'amante del Duce Claretta Petacci al protettorato di fatto esercitato dall'Inghilterra sull'Italia («un codicillo di Yalta»), dall'ictus che colpì il Presidente della Repubblica Segni durante un drammatico incontro col socialdemocratico Saragat al ruolo di Marcincus nella vicenda del rapimento della giovane studentessa e cittadina dello Stato del Vaticano Emanuela Orlandi. Ma è soprattutto con riferimento ai giorni del sequestro e della morte del presidente Moro che Grassi ha snocciolato tutta una serie di incongruenze e di falsi storici su cui ha fatto luce la Commissione parlamentare di inchiesta. «Moro è un martire laico della democrazia italiana», ha concluso Grassi.
Due ore di streaming intense, dunque. Due ore che si aggiungono alle numerose ore di lezione davanti al computer a cui il Covid ha costretto gli studenti. Ma che i maturandi del Moro di Trani sicuramente non dimenticheranno.
Numerosi gli aneddoti (ignoti ai più e spesso agli stessi autori dei libri di storia per studenti) riportati: dalla morte dell'amante del Duce Claretta Petacci al protettorato di fatto esercitato dall'Inghilterra sull'Italia («un codicillo di Yalta»), dall'ictus che colpì il Presidente della Repubblica Segni durante un drammatico incontro col socialdemocratico Saragat al ruolo di Marcincus nella vicenda del rapimento della giovane studentessa e cittadina dello Stato del Vaticano Emanuela Orlandi. Ma è soprattutto con riferimento ai giorni del sequestro e della morte del presidente Moro che Grassi ha snocciolato tutta una serie di incongruenze e di falsi storici su cui ha fatto luce la Commissione parlamentare di inchiesta. «Moro è un martire laico della democrazia italiana», ha concluso Grassi.
Due ore di streaming intense, dunque. Due ore che si aggiungono alle numerose ore di lezione davanti al computer a cui il Covid ha costretto gli studenti. Ma che i maturandi del Moro di Trani sicuramente non dimenticheranno.