
Territorio
Ambiente e sviluppo, a Trani la strada è ancora lunga
Comitato Bene Comune pronto a sperimentare le soluzioni più innovative
Trani - domenica 15 novembre 2015
Rispetto per l'ambiente, sviluppo, ecologia e risparmio. Sono le parole chiave dell'incontro organizzato dal comitato Bene Comune, che nella giornata di ieri ha animato l'auditorium San Luigi di Trani. In città, come più volte è stato sottolineato nel corso del dibattito, è il momento di guardare avanti cercando, con coraggio, di sperimentare le soluzioni più innovative e rispettose nei confronti dell'ambiente. All'incontro ha partecipato anche Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, città protagonista dell'associazione Comuni Virtuosi.
La città salentina ha ottenuto risultati eccellenti in tema ambientale e di impegno civico. «Abbiamo messo in campo - ha spiegato Stomeo - la buona politica, quella stessa politica che mette al centro dello sviluppo della comunità il cittadino, la persona. Alcuni risultati importanti, nello specifico, sono la raccolta differenziata, la fornitura di riduttori di flusso per i rubinetti nelle case dei cittadini e, soprattutto, la cooperativa di comunità. La partecipazione dei cittadini è, infatti, al primo posto, tanto è vero che abbiamo redatto e scritto un piano urbano generale con i cittadini della nostra comunità, chiedendo loro come immaginassero la propria città».
La strada per trasformare Trani in una città virtuosa è ancora molto lunga e tortuosa. «In città - ha dichiarato il presidente del Comitato bene Comune, Teresa De Vito - si possono fare tante cose, a partire dall'installazione dei pannelli solari sugli edifici pubblici o privati, formando una cooperativa i cui utili vengano rinvestiti in progetti che riguardano tutta la cittadinanza, dalle strade alle scuole. Si possono attuare raccolte differenziate che permettano di ricavare materiali di alto valore, trasformando così il rifiuto da costo a risorsa. Tutto ciò si ottiene con una buona amministrazione e con cittadini responsabilizzati - ha concluso - che capiscano che anche loro hanno da guadagnare in termini ambientali, di salute ed economici».
Ospite dell'incontro è stato anche Agostino Di Ciaula, referente regionale dell'associazione Medici per l'Ambiente. «Trani - ha sottolineato - ha una delle percentuali più basse di differenziata della Bat, il 20 per cento. Mentre Barletta nel giro di quattro mesi è passata dal 17 a oltre il 70 per cento grazie alla raccolta differenziata. Comunque - ha continuato - non bisogna puntare solo sulla differenziata, ma anche su una minore produzione di rifiuti. Anche perché non tutto ciò che viene differenziato - ha concluso - viene effettivamente riutilizzato».
La città salentina ha ottenuto risultati eccellenti in tema ambientale e di impegno civico. «Abbiamo messo in campo - ha spiegato Stomeo - la buona politica, quella stessa politica che mette al centro dello sviluppo della comunità il cittadino, la persona. Alcuni risultati importanti, nello specifico, sono la raccolta differenziata, la fornitura di riduttori di flusso per i rubinetti nelle case dei cittadini e, soprattutto, la cooperativa di comunità. La partecipazione dei cittadini è, infatti, al primo posto, tanto è vero che abbiamo redatto e scritto un piano urbano generale con i cittadini della nostra comunità, chiedendo loro come immaginassero la propria città».
La strada per trasformare Trani in una città virtuosa è ancora molto lunga e tortuosa. «In città - ha dichiarato il presidente del Comitato bene Comune, Teresa De Vito - si possono fare tante cose, a partire dall'installazione dei pannelli solari sugli edifici pubblici o privati, formando una cooperativa i cui utili vengano rinvestiti in progetti che riguardano tutta la cittadinanza, dalle strade alle scuole. Si possono attuare raccolte differenziate che permettano di ricavare materiali di alto valore, trasformando così il rifiuto da costo a risorsa. Tutto ciò si ottiene con una buona amministrazione e con cittadini responsabilizzati - ha concluso - che capiscano che anche loro hanno da guadagnare in termini ambientali, di salute ed economici».
Ospite dell'incontro è stato anche Agostino Di Ciaula, referente regionale dell'associazione Medici per l'Ambiente. «Trani - ha sottolineato - ha una delle percentuali più basse di differenziata della Bat, il 20 per cento. Mentre Barletta nel giro di quattro mesi è passata dal 17 a oltre il 70 per cento grazie alla raccolta differenziata. Comunque - ha continuato - non bisogna puntare solo sulla differenziata, ma anche su una minore produzione di rifiuti. Anche perché non tutto ciò che viene differenziato - ha concluso - viene effettivamente riutilizzato».


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