
Cronaca
Archiviate le indagini sull'ex componente del collegio sindacale Amiu
Denunciato da Michele Zecchillo, Pietro Di Mango «ha dimostrato d'avere agito in ragione del suo ufficio»
Trani - venerdì 8 maggio 2015
15.14
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, ha archiviato l'indagine che vedeva accusato di "sottrazione di corrispondenza" l'ex componente del collegio sindacale dell'Amiu, Pietro Di Mango. Il professionista era stato denunciato dall'ormai ex dirigente tecnico, Michele Zecchillo, per aver letto una missiva inviata il primo Luglio 2011 all'allora amministratore delegato Francesco Sotero. Il pubblico ministero, titolare del fascicolo d'indagine, Antonio Savasta, aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta che però è stata opposta dal denunciante Zecchillo. Dopo un lungo iter procedurale il gip Angela Schiralli ha ordinato l'archiviazione delle indagini.
«L'indagato - ha motivato il gip - ha dimostrato d'avere agito in ragione del suo ufficio nell'ambito dei poteri conferitigli quale componente del Collegio Sindacale dell'Amiu. Le sedute del Collegio Sindacale dell'8 Maggio 2010, del 5 Febbraio 2011, del 24 Marzo e del 3 Ottobre 2012 furono imperniate su un unico tema d'indagine ovvero la verifica della legittimità degli incarichi conferiti a Zecchillo, in aggiunta al lavoro dipendente a tempo indeterminato già svolto dallo stesso nell'Amiu. In via generale, i componenti del Collegio Sindacale sono legittimati ad aver accesso a tutta la documentazione dell'ente, compresa la corrispondenza in entrata ed in uscita, al fine di poter esplicare l'attività di controllo che è loro demandata. Nel caso di specie più volte e a più riprese il Collegio Sindacale con plurime deliberazioni aveva sollecitato gli organi amministrativi dell'Amiu a rendere chiarimenti (mai pervenuti) sull'attività extracontrattuale svolta da Zecchillo per gli incarichi affidati come progettista, direttore dei lavori e consulente sempre per conto dell'Amiu. La nota non era un atto riservato, né l'atto è stato prelevato in un luogo di privata dimora ma in un ufficio pubblico (ufficio protocollo). Non si trattava neppure di notizie personali e la nota conteneva informazioni utili relative all'esercizio dell'attività aziendale e in specie a questioni oggetto di specifica indagine».
«L'indagato - ha motivato il gip - ha dimostrato d'avere agito in ragione del suo ufficio nell'ambito dei poteri conferitigli quale componente del Collegio Sindacale dell'Amiu. Le sedute del Collegio Sindacale dell'8 Maggio 2010, del 5 Febbraio 2011, del 24 Marzo e del 3 Ottobre 2012 furono imperniate su un unico tema d'indagine ovvero la verifica della legittimità degli incarichi conferiti a Zecchillo, in aggiunta al lavoro dipendente a tempo indeterminato già svolto dallo stesso nell'Amiu. In via generale, i componenti del Collegio Sindacale sono legittimati ad aver accesso a tutta la documentazione dell'ente, compresa la corrispondenza in entrata ed in uscita, al fine di poter esplicare l'attività di controllo che è loro demandata. Nel caso di specie più volte e a più riprese il Collegio Sindacale con plurime deliberazioni aveva sollecitato gli organi amministrativi dell'Amiu a rendere chiarimenti (mai pervenuti) sull'attività extracontrattuale svolta da Zecchillo per gli incarichi affidati come progettista, direttore dei lavori e consulente sempre per conto dell'Amiu. La nota non era un atto riservato, né l'atto è stato prelevato in un luogo di privata dimora ma in un ufficio pubblico (ufficio protocollo). Non si trattava neppure di notizie personali e la nota conteneva informazioni utili relative all'esercizio dell'attività aziendale e in specie a questioni oggetto di specifica indagine».
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