Politica
Azione Giovani, la raccolta differenziata prima di tutto
«Come mai al Nord sono tutti capaci di differenziare e al Sud nessuno»
Trani - giovedì 17 gennaio 2008
«Con il verificarsi della tragica situazione Campana e più specificatamente del napoletano, ancora oggi in stato di emergenza rifiuti, l'Italia tutta sembra aver subito in modo diretto e indiretto il drammatico epilogo, le quali conseguenze, evidentemente, si sono sviluppate anche nel nostro territorio. Immaginiamo bene come ad eventi di tale rovinosa portata la società civile possa rispondere in termini di emotività e di sussulto, a maggior ragione se si considera che la stessa società civile spesso è tenuta allo scuro delle reali condizioni dell'ambiente del proprio territorio ed di quello circostante; ne è prova il fatto che, in un cittadina di dimensioni limitate come la nostra, da anni si sente parlare di discariche, di ECOERRE e rifiuti speciali, di termovalorizzatori e di cementerie trasformate in "riufiuterie", senza che il Commistrario Regionale ai Rifiuti, Nichi Vendola, abbia mai emesso alcuna sillaba a favore della trasparenza e delle reali ragioni che stanno alla base della "sua" politica ambientalista perseguita in questi anni.
La vocazione ambientalista della sua parte politica - or ora tradita anche dal più sommo esponente della sinistra ambientalista ben noto come Ministro all'Ambiente, Pecoraro Scanio – e le motivazioni tecnico-scientifiche a sfavore dell'incenerimento dei rifiuti, sembrano più bastare ai cittadini, che dopo l'esperienza campana cominciano a porsi mille interrogativi sullo stato delle cose. Prendendo atto della situazione attuale viene facile il riscontro di quanto poco di concreto sia stato realizzato nella nostra regione in termini di soluzioni ottimali per l'ambiente, per questo viene spontaneo chiedersi se l'essere ambientalisti significhi starsi con le mani in mano per arrivare a godersi spettacoli di portata internazionale come quello ancora in opera in Campania! Arrivando ad un ragionamento differente dal precedente, basato sulla proposizione di idee e strumenti atti a definire strategie politiche efficaci in ambito di monnezza, ritengo che il RECUPERO E RICICLAGGIO dei rifiuti siano la principale, se non esclusiva, strada da seguire d'ora in poi! Il concetto, così espresso, può sembrare retorico se non scontato, ma sfido chiunque a dimostrare come sia stata perseguita qualsivoglia direttiva europea in tale direzione! Coi piedi, diremmo in gergo!!! Come ovunque, anche a Trani: la Rifondazione coi Verdi dice NO per partito preso, i grillini propositivi si limitano a descrivere scientificamente la tecnica del riciclaggio, mentre d'altro canto abbiamo i sostenitori del termovalorizzatore che marciano sulla mala politica e sulla mala gestione dei rifiuti per dare credito alla loro tesi, che definirei l'ultima sponda del ciclo dei rifiuti; ma nessuno e dico nessuno, che critica la bassa qualità nella promozione di politiche ambientali e le inesistenti, o poco serie, iniziative in tal senso. A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai al Nord sono tutti capaci di differenziare e al Sud nessuno? Perché al nord i termovalorizzatori funzionano nonostante si arrivi a differenziare oltre il 60% dei rifiuti? Ci si potrebbe espettare una risposta del tipo: "E' una questione di cultura, di educazione!", ma a ciò risponderei che la mancanza di cultura si combatte con la legge, con l'obbligatorietà di fare determinate cose! Come non si può parcheggiare un veicolo in divieto di sosta così si potrebbe vietare e multare chi parcheggia plastica in cassonetti non preposti! Questa cosa al Nord la si fa ormai da tempo... In antitesi con le infruttifere prospettive future provenienti da varie parti, si può arrivare a proporre un programma operativo di raccolta differenziata, funzionale al rispetto ambientale e della salute dei cittadini:A) partendo dall'esempio succitato, emettere un'ordinanza che preveda sanzioni per coloro che non rispettano l'ambiente non effettuando la differenziazione dei rifiuti;
B) affiancare il sostegno di politiche volte alla rieducazione e al rispetto per l'ambiente – aspetto, ad oggi, curato pochissimo - da svolgere in ogni istituto sociale (scuole, associazioni, enti pubblici e privati). Per questo, si potrebbe pensare anche di destinare fondi comunali o regionali ad associazioni no-profit aventi scopo affine a quello del rispetto ambientale, che si impegnino per il perseguimento di precisi e ben determinati obiettivi, realizzabili in tempi di gran lunga più brevi di quelli di cui abbisognerebbe l'ente locale per fare la medesima operazione;
C) dotare i cittadini di guide e sacchetti che rendano più semplice la differenziazione degli elementi a rifiuto.Naturalmente, a monte, è necessario predisporre una struttura logistica di smaltimento e ove la nostra Isola Ecologica non fosse più idonea, si potrebbe pensare, a determinate condizioni e qualora si rendesse necessario al seguito di uno studio serio basato su dati reali, di dotare il territorio di un impianto termovalorizzatore. A dispetto dei fedeli alla cultura del nonfarniente-verdesolelegambiente diciamo che quando ce vò, ce vò…sperando insieme che non ci si arrivi!»
Lino Antonacci
Vice Presidente Azione Giovani Trani
Dirigente Provinciale Azione Giovani BAT
La vocazione ambientalista della sua parte politica - or ora tradita anche dal più sommo esponente della sinistra ambientalista ben noto come Ministro all'Ambiente, Pecoraro Scanio – e le motivazioni tecnico-scientifiche a sfavore dell'incenerimento dei rifiuti, sembrano più bastare ai cittadini, che dopo l'esperienza campana cominciano a porsi mille interrogativi sullo stato delle cose. Prendendo atto della situazione attuale viene facile il riscontro di quanto poco di concreto sia stato realizzato nella nostra regione in termini di soluzioni ottimali per l'ambiente, per questo viene spontaneo chiedersi se l'essere ambientalisti significhi starsi con le mani in mano per arrivare a godersi spettacoli di portata internazionale come quello ancora in opera in Campania! Arrivando ad un ragionamento differente dal precedente, basato sulla proposizione di idee e strumenti atti a definire strategie politiche efficaci in ambito di monnezza, ritengo che il RECUPERO E RICICLAGGIO dei rifiuti siano la principale, se non esclusiva, strada da seguire d'ora in poi! Il concetto, così espresso, può sembrare retorico se non scontato, ma sfido chiunque a dimostrare come sia stata perseguita qualsivoglia direttiva europea in tale direzione! Coi piedi, diremmo in gergo!!! Come ovunque, anche a Trani: la Rifondazione coi Verdi dice NO per partito preso, i grillini propositivi si limitano a descrivere scientificamente la tecnica del riciclaggio, mentre d'altro canto abbiamo i sostenitori del termovalorizzatore che marciano sulla mala politica e sulla mala gestione dei rifiuti per dare credito alla loro tesi, che definirei l'ultima sponda del ciclo dei rifiuti; ma nessuno e dico nessuno, che critica la bassa qualità nella promozione di politiche ambientali e le inesistenti, o poco serie, iniziative in tal senso. A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai al Nord sono tutti capaci di differenziare e al Sud nessuno? Perché al nord i termovalorizzatori funzionano nonostante si arrivi a differenziare oltre il 60% dei rifiuti? Ci si potrebbe espettare una risposta del tipo: "E' una questione di cultura, di educazione!", ma a ciò risponderei che la mancanza di cultura si combatte con la legge, con l'obbligatorietà di fare determinate cose! Come non si può parcheggiare un veicolo in divieto di sosta così si potrebbe vietare e multare chi parcheggia plastica in cassonetti non preposti! Questa cosa al Nord la si fa ormai da tempo... In antitesi con le infruttifere prospettive future provenienti da varie parti, si può arrivare a proporre un programma operativo di raccolta differenziata, funzionale al rispetto ambientale e della salute dei cittadini:A) partendo dall'esempio succitato, emettere un'ordinanza che preveda sanzioni per coloro che non rispettano l'ambiente non effettuando la differenziazione dei rifiuti;
B) affiancare il sostegno di politiche volte alla rieducazione e al rispetto per l'ambiente – aspetto, ad oggi, curato pochissimo - da svolgere in ogni istituto sociale (scuole, associazioni, enti pubblici e privati). Per questo, si potrebbe pensare anche di destinare fondi comunali o regionali ad associazioni no-profit aventi scopo affine a quello del rispetto ambientale, che si impegnino per il perseguimento di precisi e ben determinati obiettivi, realizzabili in tempi di gran lunga più brevi di quelli di cui abbisognerebbe l'ente locale per fare la medesima operazione;
C) dotare i cittadini di guide e sacchetti che rendano più semplice la differenziazione degli elementi a rifiuto.Naturalmente, a monte, è necessario predisporre una struttura logistica di smaltimento e ove la nostra Isola Ecologica non fosse più idonea, si potrebbe pensare, a determinate condizioni e qualora si rendesse necessario al seguito di uno studio serio basato su dati reali, di dotare il territorio di un impianto termovalorizzatore. A dispetto dei fedeli alla cultura del nonfarniente-verdesolelegambiente diciamo che quando ce vò, ce vò…sperando insieme che non ci si arrivi!»
Lino Antonacci
Vice Presidente Azione Giovani Trani
Dirigente Provinciale Azione Giovani BAT
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