Vita di città
Benvenuti a Trani, città dei rifiuti
In arrivo altre 100 tonnellate di immondizia da Bari. Il commento del sindaco Tarantini
Trani - martedì 29 settembre 2009
Le anticipazioni di Traniweb hanno trovato conferma. Domani chiude la discarica di Giovinazzo che accoglieva giornalmente 100 tonnellate di rifiuti del bacino dell'Ato Bari 2 (Bari, Binetto, Bitetto, Bitritto, Bitonto, Giovinazzo, Palo del Colle, Modugno e Sannicandro). In attesa che la cava di Giovinazzo venga ampliata (il Consiglio comunale ha approvato la realizzazione del sesto lotto), Provincia di Bari e Regione Puglia hanno deciso di portare a Trani l'immondizia del barese.
Trani sì, Conversano no. La scelta, maturata al termine di una conferenza di servizi, è stata condivisa dai due Enti e si tramuterà nelle prossime ore in un'ordinanza urgente del presidente della Regione, Nichi Vendola. Trani accoglierà i rifiuti del bacino Bari 2 (oltre quelli del Bari 4) dall'1 ottobre fino alle fine di dicembre, quando è prevista l'ultimazione dei lavori di impliamento della discarica di Giovinazzo.
Subito dopo la pubblicazione del nostro articolo, è pervenuta in redazione una nota de sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini:
«Apprendo dagli organi di stampa, come si sia deciso di affrontare l' emergenza rifiuti in Puglia, scaricando sulla nostra Città di Trani tonnellate di rifiuti giornaliere, rifiuti non differenziati e quindi – come ho sempre sostenuto anche nel recente passato – più inquinanti rispetto a quelli trattati, lavorati, selezionati e poi destinati alla combustione controllata. Questa situazione emergenziale denota una mancanza di programmazione che rappresenta una ulteriore sconfitta del Governo regionale del Presidente Vendola.
Rilevo una sostanziale mancanza di rispetto nei confronti dei tranesi, da parte della Regione, poiché né io e né l'Amiu, siamo stati informati preventivamente di questa decisione. Dalle notizie in nostro possesso, ulteriori 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dal bacino dell'Ato Ba2 si aggiungeranno alle 200 tonnellate al giorno che noi già smaltiamo e che provengono da precedenti emergenze riguardanti il bacino dell'Ato Ba4. Ciò significa che dall'1 ottobre smaltiremo quotidianamente quasi il doppio delle quantità che siamo in grado di smaltire al giorno, con la conseguenza che si dimezzeranno i volumi nella discarica a nostra disposizione ed andremo in emergenza anche noi, ma nella metà del tempo che la nostra programmazione aveva previsto.
Questo voglio rammentarlo a coloro i quali con veemenza si sono opposti a pianificazioni concrete e tempisticamente ineccepibili che avevamo proposto nel passato, ben consapevoli che saremmo un giorno arrivati a questi livelli di emergenza. Proposte cui sicuramente si arriverà – come appunto avvenuto in Campania – per risolvere i problemi ambientali, sociali ed economici che una politica senza pianificazione e con ciechi e strumentali pregiudizi pseudo/tecnici, di fatto provoca. Reduce dalle discussioni di questi giorni durante i Dialoghi di Trani, i critici delle scelte che avevamo proposto su questo argomento mi appaiono evanescenti, come coloro i quali si ostinano ancora oggi a negare le teorie di Darwin».
Giuseppe TarantiniSindaco di Trani
Trani sì, Conversano no. La scelta, maturata al termine di una conferenza di servizi, è stata condivisa dai due Enti e si tramuterà nelle prossime ore in un'ordinanza urgente del presidente della Regione, Nichi Vendola. Trani accoglierà i rifiuti del bacino Bari 2 (oltre quelli del Bari 4) dall'1 ottobre fino alle fine di dicembre, quando è prevista l'ultimazione dei lavori di impliamento della discarica di Giovinazzo.
Subito dopo la pubblicazione del nostro articolo, è pervenuta in redazione una nota de sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini:
«Apprendo dagli organi di stampa, come si sia deciso di affrontare l' emergenza rifiuti in Puglia, scaricando sulla nostra Città di Trani tonnellate di rifiuti giornaliere, rifiuti non differenziati e quindi – come ho sempre sostenuto anche nel recente passato – più inquinanti rispetto a quelli trattati, lavorati, selezionati e poi destinati alla combustione controllata. Questa situazione emergenziale denota una mancanza di programmazione che rappresenta una ulteriore sconfitta del Governo regionale del Presidente Vendola.
Rilevo una sostanziale mancanza di rispetto nei confronti dei tranesi, da parte della Regione, poiché né io e né l'Amiu, siamo stati informati preventivamente di questa decisione. Dalle notizie in nostro possesso, ulteriori 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dal bacino dell'Ato Ba2 si aggiungeranno alle 200 tonnellate al giorno che noi già smaltiamo e che provengono da precedenti emergenze riguardanti il bacino dell'Ato Ba4. Ciò significa che dall'1 ottobre smaltiremo quotidianamente quasi il doppio delle quantità che siamo in grado di smaltire al giorno, con la conseguenza che si dimezzeranno i volumi nella discarica a nostra disposizione ed andremo in emergenza anche noi, ma nella metà del tempo che la nostra programmazione aveva previsto.
Questo voglio rammentarlo a coloro i quali con veemenza si sono opposti a pianificazioni concrete e tempisticamente ineccepibili che avevamo proposto nel passato, ben consapevoli che saremmo un giorno arrivati a questi livelli di emergenza. Proposte cui sicuramente si arriverà – come appunto avvenuto in Campania – per risolvere i problemi ambientali, sociali ed economici che una politica senza pianificazione e con ciechi e strumentali pregiudizi pseudo/tecnici, di fatto provoca. Reduce dalle discussioni di questi giorni durante i Dialoghi di Trani, i critici delle scelte che avevamo proposto su questo argomento mi appaiono evanescenti, come coloro i quali si ostinano ancora oggi a negare le teorie di Darwin».
Giuseppe TarantiniSindaco di Trani