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Cronaca
Caso Raffaele Casale: udienza rinviata al 18 febbraio 2026
I genitori dello chef: “Abbiamo fiducia nel giudice, vogliamo solo verità e giustizia”
Trani - giovedì 13 novembre 2025
14.15
Dopo quasi due ore di camera di consiglio, l'udienza di ieri relativa alle cause della morte del giovane chef Raffaele Casale avvenuta nell'agosto 2017, si è conclusa con un nuovo rinvio. Il GUP Zeno, dopo aver ascoltato le parti, ha disposto il rinvio al 18 febbraio 2026 per consentire eventuali repliche.
Nel corso dell'udienza, il Pubblico Ministero e i legali degli imputati hanno chiesto l'assoluzione, ma — come sottolinea la parte offesa — nel dibattimento sarebbero emerse diverse incongruenze che hanno spinto il giudice a rinviare per un ulteriore approfondimento.
"La decisione del giudice di prendersi ancora del tempo per valutare tutti gli elementi è per noi un segnale positivo," fa sapere la famiglia di Raffaele. "Avremmo voluto che la sentenza arrivasse oggi, o anche ieri, ma comprendiamo la necessità di esaminare tutto con attenzione. Noi confidiamo pienamente nell'operato del giudice: ci auguriamo che possa avere piena contezza e serenità nel vagliare le responsabilità degli imputati e dare finalmente giustizia e verità a nostro figlio."
Il padre di Raffaele, visibilmente provato ma fermo nella sua determinazione, aggiunge:
"Abbiamo fiducia nella magistratura e nel giudice. Sono emersi fatti nuovi, e il rinvio ci fa sperare che tutto venga valutato con la massima serietà. Non cerchiamo vendetta, solo verità e giustizia per Raffaele."
Nel corso dell'udienza, il Pubblico Ministero e i legali degli imputati hanno chiesto l'assoluzione, ma — come sottolinea la parte offesa — nel dibattimento sarebbero emerse diverse incongruenze che hanno spinto il giudice a rinviare per un ulteriore approfondimento.
"La decisione del giudice di prendersi ancora del tempo per valutare tutti gli elementi è per noi un segnale positivo," fa sapere la famiglia di Raffaele. "Avremmo voluto che la sentenza arrivasse oggi, o anche ieri, ma comprendiamo la necessità di esaminare tutto con attenzione. Noi confidiamo pienamente nell'operato del giudice: ci auguriamo che possa avere piena contezza e serenità nel vagliare le responsabilità degli imputati e dare finalmente giustizia e verità a nostro figlio."
Il padre di Raffaele, visibilmente provato ma fermo nella sua determinazione, aggiunge:
"Abbiamo fiducia nella magistratura e nel giudice. Sono emersi fatti nuovi, e il rinvio ci fa sperare che tutto venga valutato con la massima serietà. Non cerchiamo vendetta, solo verità e giustizia per Raffaele."
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