Politica
Ceduto un suolo alla Vittorio Emanuele II: salvo il finanziamento
Il consiglio comunale approva la delibera
Trani - mercoledì 26 maggio 2010
La nuova casa di riposo per anziani (Il giardino del sole) sarà costruita nel terreno adiacente quella attualmente gestita dall'Ipab Vittorio Emanuele II. Il consiglio comunale ha licenziato il provvedimento con cui il Comune cede gratuitamente all'Ipab il diritto di superficie del terreno di sua proprietà che consentirà la realizzazione della nuova struttura, utilizzando i tre milioni di euro già stanziati dalla Regione Puglia ad aprile. Il provvedimento è passato ma non senza polemiche, poiché la delibera è giunta in aula priva di qualsiasi tipo di allegato e documentazione di supporto.
La porzione di suolo (retrostante il complesso esistente) è stata concessa per 99 anni, mentre la struttura tornerà nelle disponibilità del Comune dopo cinque anni. Prima di veder sorgere la nuova casa, il progetto dovrà tornare in consiglio per l'approvazione di una variante urbanistica al pug. Il Comune intende allocare nella nuova casa anche il centro socio educativo per minori ed un pronto intervento sociale.
Dal momento della concessione del finanziamento, l'amministrazione commissariale della Vittorio Emanuele II aveva due mesi di tempo per presentare gli atti definitivi e far partire gli iter delle gare d'appalto. L'approvazione del provvedimento in consiglio comunale era, dunque, fondamentale, pena la perdita del finanziamento regionale, unica ancora di salvezza per l'Ipab, a rischio chiusura dal 2007 per gli ingenti debiti e per la mancanza di standard adeguati alle norme igienico-sanitarie. Una parte di quei problemi furono risolti grazie all'intervento del Comune, ma per garantire un futuro all'Istituto occorreva far sorgere una nuova struttura che potesse offrire una diginitosa sistemazione agli anziani di Trani che non possono permettersi l'assistenza in case private. La Vittorio Emanuele II è l'unica casa pubblica presente sul territorio.
Dopo due ore di sospensione del consiglio comunale, è stato invece ritirato il primo punto all'ordine del giorno, ossia l'adozione della variante urbanistica per la destinazione di un suolo in via Istria in ottemperanza alla sentenza del Tar Puglia del 22 ottobre 2009 che obbligava l'amministrazione a provvedere ad una nuova pianificazione in variante dell'area. Il provvedimento, su cui non vi era grande convergenza, è stato ritirato dall'amministrazione su proposta del consigliere Sabino Antonino perché privo di una parte di documentazione.
La giornata no dell'amministrazione ha registrato anche una lite fra il capogruppo di Alleanza nazionale, Riccardo Gagliardi, ed il presidente del consiglio, Giuseppe Di Marzio durante la discussione del secondo punto all'ordine del giorno. Gagliardi ha invitato il presidente a far rispettare l'ordine in aula, di là è partito uno scambio di battute con toni piuttosto accesi, concluso con l'invito di Gagliardi (a Di Marzio) a svolgere meglio il suo operato di presidente. Dopo le frizioni in conferenza dei capigruppo, questo è il secondo scambio di vedute tra i due.
La porzione di suolo (retrostante il complesso esistente) è stata concessa per 99 anni, mentre la struttura tornerà nelle disponibilità del Comune dopo cinque anni. Prima di veder sorgere la nuova casa, il progetto dovrà tornare in consiglio per l'approvazione di una variante urbanistica al pug. Il Comune intende allocare nella nuova casa anche il centro socio educativo per minori ed un pronto intervento sociale.
Dal momento della concessione del finanziamento, l'amministrazione commissariale della Vittorio Emanuele II aveva due mesi di tempo per presentare gli atti definitivi e far partire gli iter delle gare d'appalto. L'approvazione del provvedimento in consiglio comunale era, dunque, fondamentale, pena la perdita del finanziamento regionale, unica ancora di salvezza per l'Ipab, a rischio chiusura dal 2007 per gli ingenti debiti e per la mancanza di standard adeguati alle norme igienico-sanitarie. Una parte di quei problemi furono risolti grazie all'intervento del Comune, ma per garantire un futuro all'Istituto occorreva far sorgere una nuova struttura che potesse offrire una diginitosa sistemazione agli anziani di Trani che non possono permettersi l'assistenza in case private. La Vittorio Emanuele II è l'unica casa pubblica presente sul territorio.
Dopo due ore di sospensione del consiglio comunale, è stato invece ritirato il primo punto all'ordine del giorno, ossia l'adozione della variante urbanistica per la destinazione di un suolo in via Istria in ottemperanza alla sentenza del Tar Puglia del 22 ottobre 2009 che obbligava l'amministrazione a provvedere ad una nuova pianificazione in variante dell'area. Il provvedimento, su cui non vi era grande convergenza, è stato ritirato dall'amministrazione su proposta del consigliere Sabino Antonino perché privo di una parte di documentazione.
La giornata no dell'amministrazione ha registrato anche una lite fra il capogruppo di Alleanza nazionale, Riccardo Gagliardi, ed il presidente del consiglio, Giuseppe Di Marzio durante la discussione del secondo punto all'ordine del giorno. Gagliardi ha invitato il presidente a far rispettare l'ordine in aula, di là è partito uno scambio di battute con toni piuttosto accesi, concluso con l'invito di Gagliardi (a Di Marzio) a svolgere meglio il suo operato di presidente. Dopo le frizioni in conferenza dei capigruppo, questo è il secondo scambio di vedute tra i due.
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